Sciare a Foppolo-Carona SKI

[CadeSpi]

Tra le soluzioni prospettate in audizione per cercare di salvare la stagione anche quella del consigliere Paolo Franco: «La Regione in questi decenni ha investito milioni di euro in impianti di sci, ma non è proprietaria di nulla. E la situazione difficile di Brembo Ski oggi potrebbe essere quella di domani di un’altra stazione. Allora facciamo di Foppolo-Carona un progetto sperimentale: la Regione, oggi anche come ente creditore, tramite una sua società partecipata, prenda in gestione il comprensorio. Credo che da parte della Curatela fallimentare ci sarebbe la buona volontà di accettare». .

Come immaginavo la proposta "Dentella" non sembra tale da portare un reale beneficio alla Bremboski. E personalmente ne capisco i motivi, evidenti e meno evidenti. Vedremo come andrà a finire. Quello che è certo che la chiusura del comprensorio (anche se in verità negli ultimi anni si è spesso andati avanti con solo Quarta Baita, Montebello e Valgussera aperti, ma almeno era garantito l'innevamento), farebbe e farà danni pesantissimi alla Valle. Spero che, se ciò avverrà, almeno favorisca una soluzione stabile e non un pannicello caldo con visibilità 1-2 anni massimo. SI tratta di garantire il futuro di un intero territorio. Io condivido il ragionamento di Paolo Franco ma il modo in cui lo finalizza mi sembra la montagna che partorisce il topolino. La Regione come "gestore" mi sembra un controsenso. Se parliamo di progetto pilota allora che sia davvero pilota, ma sulla falsariga di quanto fatto in altre regioni con esempi di successo. La Regione, tramite una partecipata o una società ad hoc, rilevi il comprensorio, tagliando anche il nodo gordiano del frazionamento di proprietà che sembrano comporre un puzzle complicatissimo, e, dopo aver messo mano agli investimenti necessari, dia il comprensorio in gestione e con bando pubblico a società private.

[elio.biava]

Seggiovie di Carona. Spettro della chiusura sempre più vicino
Sci. Soluzione lontana pure dopo l’incontro in Regione. Il Comune spera in un aiuto regionale per l’acquisto- Nuova proposta della «Monte Poieto»: facciamo da soli.
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«Visti i tempi stretti - aggiunge il sindaco di Carona Giancarlo Pedretti - ogni ora è preziosa. L’auspicio è che la Regione possa aiutarci nell’acquisizione delle seggiovie». Comune di Carona, invece, che, a sua volta, esclude la possibilità di aiutare economicamente il progetto della «Sviluppo Monte Poieto»
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Senza pretese di trovare soluzioni, ma sono le uniche parole di buon senso che leggo. Dopo le proposte di acquisto che sono risultate fasulle, i due sindaci di Carona e Foppolo penso che debbano continuare a battersi in prima persona. Pensare ad una stazione di sci con le sole due seggiovie di Foppolo è un'opzione anacronistica e senza senso. Bisogna farsene una ragione visto come sono intersecati gli interessi, i terreni, le strutture ecc...serve una società paritaria che superi il disastro della precedente struttura con le sue nuove quote assurde e la spartizione fittizia dei terreni. Naturalmente la parte terza d'obbligo è la Comunità Montana che rappresenta l'interesse di tutti o perlomeno come è sempre stato l'interesse dei comuni dell'alta valle.
Auguri Sindaci, contiamo su di voi , siete gli unici accreditati a battere un colpo, bisogna tornare allo spirito della prima società Bremboski !....purtroppo nel frattempo Valleve è sparito dal tavolo, ma non è detto che non possa rinascere visto che è l'unica stazione di sci capace di resistere ai mutamenti climatici in corso e con possibilità di espansione.

[IW2LBR]

Mozione in Regione: stagione sci da salvare

Val Carisole
Ok dal Consiglio affinché la giunta valuti come intervenire per garantire l’avvio delle seggiovie

Con 66 sì, tre astenuti e nessun contrario, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri una mozione urgente, a primo firmatario il consigliere leghista brembano Alex Galizzi, che invita la Giunta a «valutare iniziative per favorire l’avvio della stagione sciistica» nel comprensorio di Brembo Ski. È il primo risultato dell’audizione che lunedì in Commissione Montagna ha visto illustrare la difficile situazione delle stazioni sci di Carona e Foppolo, con la Val Carisole, in particolare che, da dicembre, rischia concretamente di restare ferma. I tempi stringono - mancano ormai una quarantina di giorni all’avvio canonico della stagione - e si cerca di accelerare. «Siamo consapevoli che la strada non è facile - dice zi - ma cerchiamo di essere ottimisti. Il Consiglio ora ha impegnato la Giunta a prendere in esame la situazione e a cercare di trovare una soluzione per far partire la stagione sci. Gli interlocutori saranno ovviamente la Curatela fallimentare ma anche il Comune di Carona».

Proprio nella mozione si fa presente come il Comune dell’alta valle sia disposto a mettere sul piatto 700 mila euro dei 2,1 milioni di euro chiesti dalla Curatela per la vendita dell’azienda in Val Carisole (ovvero seggiovie Valgussera, Conca Nevosa e Alpe Soliva). Nell’operazione, quindi, potrebbero entrare enti pubblici (la Regione) ma anche privati. Tutto è ancora da valutare anche «compatibilmente con il quadro normativo e con la disponibilità di bilancio», specifica la mozione. Ergo: bisogna capire se la Regione può e vuole aiutare economicamente il Comune di Carona. Ne discuterà la Giunta. Resta il fatto che i tempi sono sempre più stretti e le seggiovie che si vorrebbe riavviare in Val Carisole - sostengono gli addetti ai lavori - necessitano di interventi di manutenzione, stimati anche oltre i 200 mila euro. E, in caso di nevicate ocomunque di maltempo, le difficoltà di intervento diventeranno sempre maggiori. Quindi, il messaggio della mozione, è anche quello di intervenire «con urgenza». Sul tavolo dei Curatori, intanto, resta anche la proposta della «Sviluppo Monte Poieto» società amministrata da Stefano Dentella che ha già in gestione le seggiovie di Piazzatorre. Dopo aver chiesto un aiuto al Comune di Carona («non praticabile», dicono dall’Amministrazione), ha riformulato la proposta offrendo per l’affitto stagionale congiunto di Foppolo-Carona 400 mila euro, di cui 250 da scomputare in caso di successivo acquisto. Così come sul tavolo c’è la proposta della Garum di Termoli (Campobasso), con un’offerta irrevocabile di acquisto di un milione e 200 mila euro. Nel frattempo il Comune di Foppolo sarebbe pronto a pubblicare il bando per affittare le sue due seggiovie (Quarta Baita e Montebello), di sua proprietà in virtù di un esproprio fatto a suo tempo per pubblica utilità. Strada che, finora, il Comune di Carona, invece, ha più volte ribadito di non voler seguire.

[IW2LBR]

«San Simone» sempre più desolato. Vendesi anche il rifugio Scoiattolo



Valleve. Dal successo degli igloo alla possibile rinuncia, il titolare: sono rimasto l’unico a crederci
«Aperto finché riesco, ma sempre più difficile. Non so neanche se si pulirà la strada dalla neve»

Forse ha più il sapore della provocazione ma lui, il titolare, Davide Midali dice che «se qualche aspirante acquirente si fa avanti ci faccio sicuramente un pensiero». Il rifugio-ristoro in vendita è «Lo scoiattolo», a San Simone di Valleve, l’ormai ex stazione di sci, chiusa da tre anni. Un cartello che ha suscitato sicuramente sorpresa, visto anche il boom di clientela che negli ultimi anni la struttura era riuscita ad avere. Con l’apice raggiunto due stagioni fa, quando, grazie all’idea degli igloo, all’anfiteatro innevato davanti allo Scoiattolo arrivarono a migliaia, anche da lontanissimo.

Riferimento per escursionisti
E, da tempo, ormai, il ristoro è punto di riferimento anche per ciaspolatori ed escursionisti in genere che frequentano la conca di San Simone, durante tutto l’anno. Ora, invece, si vende. Midali, che dal giugno scorso ha aperto il ristorante-pizzeria «Miramonti», a Valnegra, allarga simbolicamente le braccia. «A San Simone ormai sono rimasto l’unico a crederci – dice –. In questi anni mi sono fatto in quattro per iniziative di ogni genere, ma vedo che, purtroppo, non trovo molta collaborazione». Rassicura però i suoi affezionati clienti: «Finché riuscirò terrò aperto - dice -. Certo è che, se qualcuno dovesse accettare la proposta, un pensiero ce lo farò. Qui siamo nell’abbandono più totale, non vedo molte prospettive, purtroppo. E sulla pulizia della strada dalla neve non ho ancora risposte. In questa incertezza diventa difficile andare avanti». Eppure proprio la conca di San Simone, a detta dei più, avrebbe potenzialità turistiche non indifferenti, grazie allo stupendo pianoro davanti allo Scoiattolo, ideale per le famiglie, e alle tradizionali mete escursionistiche che lo caratterizzano. Più a monte, intanto, il rifugio-ristoro Camoscio ha riaperto saltuariamente con una nuova gestione (generalmente ora è attivo la domenica). Aperture saltuarie, finora, anche per il ristorante dell’albergo San Simone. Seggiovie, invece, chiuse.

Seggiovie ferme dal 2017
Gli impianti, spiega il commissario prefettizio Andrea Iannotta, sono in una situazione di stallo. Le banche, proprietarie delle seggiovie a monte, ovvero la Sessi e la Camoscio, stanno cercando ancora acquirenti. Anche questa stagione saranno ferme. Per San Simone sarà la terza stagione consecutiva di chiusura di tutti gli impianti di risalita.

[Valerie]

Such a pity. We have enjoyed many days there over the years, summer and winter. So much potential.

[IW2LBR]

Foppolo, iniziata la manutenzione alle seggiovie e tappetini del k2

In attesa che i Curatori si pronunciano (Mercoledi' 30 Ottobre) sulla proposta della «Sviluppo Monte Poieto» società amministrata da Stefano Dentella, gestione e futuro acquisto degli impianti a Carona Carisole, a Foppolo si sono avviate in questi giorni le manutenzioni delle seggiovie Montebello, IV Baita e ai tappetini del K2.

reportage by Aurelio Paganoni

[IW2LBR]

[IW2LBR]

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