Il nuovo visual poem di QC Terme QC Terme celebra le future aperture di Roma e San Pellegrino con un nuovo video.
Per riscoprire il vero senso del benessere
[youtube]YUBCbG6AOvg[/youtube]
QC Terme, ormai in fase di apertura con i centri di Roma e San Pellegrino, celebra l’importanza di regalarsi e regalare del tempo con un visual poem che porta a riflettere su quanto il tempo sia, oggi, un vero lusso. Il centro di Roma prevede la realizzazione di un resort di lusso con all'interno una spa firmata QC Terme. Il tutto circonddato dal suggestivo parco naturale di Traiano, tra pini marittimi secolari e piante di alloro profumate. La filosofia di QC Terme sarà ovviamente punto di forza: i sensi saranno appagati da massaggi personalizzati e curati nei minimi dettagli. Il percorso benessere, con saune e sale relax, si snoda negli affascinanti sotterranei degli edifici storici e nell'incantevole giardino. In più idromassaggi, vasche sensoriali, cascate, giochi d'acqua e solarium. Il progetto di San Pellegrino prevede, invece, un intervento di riqualificazione dello stabilimento termale ed una valorizzazione delle risorse turistiche del Comune di San Pellegrino Terme, per rinnovare un benessere che ha fatto la storia. Due nuovi centri QC Terme, dunque, per aiutarvi a ritrovare in modo corretto bellezza e forma fisica.
Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Le tariffe delle nuove Terme di San Pellegrino


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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Terme di San Pellegrino, i prezzi e gli orari sono già su internet
San Pellegrino Terme - Prezzi e orari d’ingresso sono fissati, comprese tariffe di Day spa, abbonamenti e trattamenti. Le nuove terme di San Pellegrino, targate Antonio Percassi e con un costo preventivato di 16 milioni di euro, mancano solo della data ufficiale di inaugurazione prevista per dicembre, sicuramente prima di Natale. I lavori, anche nonostante il maltempo, procedono il più celermente possibile per realizzare il sogno della cittadina brembana e della valle atteso da ormai otto anni, da quando partì tutta l’operazione di rilancio e da quando vennero chiuse le secolari terme curative di via Taramelli.
Una volta aperte, secondo gli accordi di programma, le terme diventeranno di proprietà del Comune, che le acquisterà con otto milioni di contributo regionale e otto propri, dandole in concessione per 30 anni al gruppo Percassi; gruppo che, a sua volta, le farà gestire a «Qc terme», gestore anche di centri termali a Prè Saint Didier (Val d’Aosta), Bormio, Milano, Torino e Roma. Le nuove terme di San Pellegrino rimarranno aperte tutti i giorni dell’anno, da domenica a giovedì, dalle 10 alle 22, il venerdì e il sabato fino alle 23; l’ingresso giornaliero feriale costerà 36 euro, il festivo-prefestivo e ponti 39 euro; quindi il biglietto solo serale, dalle 17,30 costerà 32 euro, dalle 19,30, invece, 29 euro, prezzi che comprendono fornitura di accappatoio, telo, ciabatte,«aperiterme », trattamenti nelle saune e bagno a vapore. Quindi i Day spa, comprensivi di ingresso e massaggi diversificati, da 74 a 198 euro, oppure la possibilità degli abbonamenti con le card da dieci o venti ingressi scontati, utilizzabili entro un anno e anche da più persone. Sul sito internet delle terme anche la filosofia del gruppo, un appunto particolare poi per il Light cafè, ovvero la storica Sala bibite liberty che diventerà lo spazio prestigioso dove pranzare o per happy hour in accappatoio. Infine le «Idee in più», ovvero le proposte per eventi al vicino casinò municipale (anch’esso in gestione al gruppo Percassi per 30 anni) e di pacchetti regalo per amici. Nei giorni scorsi si è svolta una visita sul cantiere degli operatori turistici di San Pellegrino e di alcuni sindaci della valle, in occasione anche della richiesta ufficiale di fondi a Expo per la promozione turistica vallare. «L’impressione di tutti – commenta il presidente degli albergatori Luigi Milesi – è stata ottima, seppure si sia ancora in fase di cantiere. Una struttura sicuramente molto ampia (4.000 metri quadrati di superficie coperta, ndr) che ha sollevato il morale a tanti operatori turistici. Tra un mese circa si parte, siamo pronti e occorre che la valle sia pronta». Le terme, progettate dal gruppo «De8 architetti» di Orio al Serio con Marco Ferreri design, sono state realizzate dal gruppo Percassi al posto dell’ex hotel Terme-Milano, a fianco del Casinò.
Il nuovo centro avrà una superficie coperta di circa 4.000 metri quadrati, con il «cuore» che sarà proprio al posto dell’ex hotel Terme-Milano, verso nord: qui sono state realizzate le 11 piscine, interne ed esterne. Gli spazi sopra il porticato, chiuso da vetrate a creare il foyer d’accesso, ospiteranno le sale per i trattamenti e le aree relax. In corso anche la realizzazione dei parcheggi. Secondo «Qc terme» il centro termale, una volta a regime, potrebbe raggiungere circa 150 mila presenze all’anno, con 400 accessi medi giornalieri, stima calcolata anche sulla base degli altri centri termali del gruppo, sulla tipologia di clientela e il bacino d’utenza che potrà contare sulla centralità in Lombardia e la vicinanza dell’aeroporto di Orio al Serio. «L’auspicio – commenta il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi – è che l’apertura delle nuove terme consenta la svolta positiva tanto attesa per la nostra cittadina e la Valle Brembana».
Terme di San Pellegrino, i prezzi e gli orari sono già su internet
San Pellegrino Terme - Prezzi e orari d’ingresso sono fissati, comprese tariffe di Day spa, abbonamenti e trattamenti. Le nuove terme di San Pellegrino, targate Antonio Percassi e con un costo preventivato di 16 milioni di euro, mancano solo della data ufficiale di inaugurazione prevista per dicembre, sicuramente prima di Natale. I lavori, anche nonostante il maltempo, procedono il più celermente possibile per realizzare il sogno della cittadina brembana e della valle atteso da ormai otto anni, da quando partì tutta l’operazione di rilancio e da quando vennero chiuse le secolari terme curative di via Taramelli.
Una volta aperte, secondo gli accordi di programma, le terme diventeranno di proprietà del Comune, che le acquisterà con otto milioni di contributo regionale e otto propri, dandole in concessione per 30 anni al gruppo Percassi; gruppo che, a sua volta, le farà gestire a «Qc terme», gestore anche di centri termali a Prè Saint Didier (Val d’Aosta), Bormio, Milano, Torino e Roma. Le nuove terme di San Pellegrino rimarranno aperte tutti i giorni dell’anno, da domenica a giovedì, dalle 10 alle 22, il venerdì e il sabato fino alle 23; l’ingresso giornaliero feriale costerà 36 euro, il festivo-prefestivo e ponti 39 euro; quindi il biglietto solo serale, dalle 17,30 costerà 32 euro, dalle 19,30, invece, 29 euro, prezzi che comprendono fornitura di accappatoio, telo, ciabatte,«aperiterme », trattamenti nelle saune e bagno a vapore. Quindi i Day spa, comprensivi di ingresso e massaggi diversificati, da 74 a 198 euro, oppure la possibilità degli abbonamenti con le card da dieci o venti ingressi scontati, utilizzabili entro un anno e anche da più persone. Sul sito internet delle terme anche la filosofia del gruppo, un appunto particolare poi per il Light cafè, ovvero la storica Sala bibite liberty che diventerà lo spazio prestigioso dove pranzare o per happy hour in accappatoio. Infine le «Idee in più», ovvero le proposte per eventi al vicino casinò municipale (anch’esso in gestione al gruppo Percassi per 30 anni) e di pacchetti regalo per amici. Nei giorni scorsi si è svolta una visita sul cantiere degli operatori turistici di San Pellegrino e di alcuni sindaci della valle, in occasione anche della richiesta ufficiale di fondi a Expo per la promozione turistica vallare. «L’impressione di tutti – commenta il presidente degli albergatori Luigi Milesi – è stata ottima, seppure si sia ancora in fase di cantiere. Una struttura sicuramente molto ampia (4.000 metri quadrati di superficie coperta, ndr) che ha sollevato il morale a tanti operatori turistici. Tra un mese circa si parte, siamo pronti e occorre che la valle sia pronta». Le terme, progettate dal gruppo «De8 architetti» di Orio al Serio con Marco Ferreri design, sono state realizzate dal gruppo Percassi al posto dell’ex hotel Terme-Milano, a fianco del Casinò.
Il nuovo centro avrà una superficie coperta di circa 4.000 metri quadrati, con il «cuore» che sarà proprio al posto dell’ex hotel Terme-Milano, verso nord: qui sono state realizzate le 11 piscine, interne ed esterne. Gli spazi sopra il porticato, chiuso da vetrate a creare il foyer d’accesso, ospiteranno le sale per i trattamenti e le aree relax. In corso anche la realizzazione dei parcheggi. Secondo «Qc terme» il centro termale, una volta a regime, potrebbe raggiungere circa 150 mila presenze all’anno, con 400 accessi medi giornalieri, stima calcolata anche sulla base degli altri centri termali del gruppo, sulla tipologia di clientela e il bacino d’utenza che potrà contare sulla centralità in Lombardia e la vicinanza dell’aeroporto di Orio al Serio. «L’auspicio – commenta il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi – è che l’apertura delle nuove terme consenta la svolta positiva tanto attesa per la nostra cittadina e la Valle Brembana».
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Leggevo di accordi con pacchetti per sciare a Piazzatorre o Valtorta......è andato tutto nel dimenticatoio? 

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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
non male... anche i prezzi... prima o poi un giro lo farò !!!
Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Bel progetto!!!
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
da L'Eco di Bergamo
Casinò, terme e turismo, convegno a San Pellegrino
San Pellegrino Terme - «Riaprire il casinò per dare forza allo sviluppo turistico della Valle Brembana»: questo il titolo dell’incontro in programma sabato, dalle 9,30, nella sala consiliare del municipio di San Pellegrino, organizzato dall’Amministrazione comunale della cittadina termale, in vista anche della prossima apertura del centro termale. Al centro del dibattito, a cui sono stati invitati amministratori vallari, politici bergamaschi e organizzazioni sindacali, le iniziative del Comune e dei parlamentari per poter riaprire la casa da gioco in Valle Brembana. In particolare, come scritto ai parlamentari, il Comune di San Pellegrino «chiede un provvedimento che, così come in passato avvenuto per Sanremo, Venezia, Campione d’Italia e Saint Vincent, consenta, senza alcun onere per lo Stato, di dare un forte e decisivo impulso allo sviluppo turistico di tutta la Valle Brembana e insieme di salvaguardare e valorizzare i due complessi monumentali liberty del casinò e del Grand Hotel, oggetto di vincolo da parte del ministero dei Beni culturali». Il concorso Il programma prevede alle 9,30 l’introduzione del sindaco Vittorio Milesi, a seguire l’intervento dell’avvocato Filippo Maria De Stefano Grigis su «Il gioco d’azzardo tra diritto e morale », dalle 10 Gianluca Spineli del Gruppo Percassi e l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi interverranno sulla prossima apertura del centro termale di San Pellegrino e sull’attuazione dell’accordo di programma tra Regione, Comune, Provincia e gruppo Percassi; dalle 10,30 gli interventi di parlamentari e autorità, cui farà seguito la visita al casinò e al teatro. L’incontro è aperto a tutti. E San Pellegrino, sempre sabato, sarà protagonista anche a Cesenatico, al Grand Hotel Da Vinci, in occasione della cerimonia di premiazione del concorso fotografico nazionale «Italian liberty», dedicato allo stile floreale. Tra le immagini premiate anche alcune provenienti dalla cittadina brembana.
Casinò, terme e turismo, convegno a San Pellegrino
San Pellegrino Terme - «Riaprire il casinò per dare forza allo sviluppo turistico della Valle Brembana»: questo il titolo dell’incontro in programma sabato, dalle 9,30, nella sala consiliare del municipio di San Pellegrino, organizzato dall’Amministrazione comunale della cittadina termale, in vista anche della prossima apertura del centro termale. Al centro del dibattito, a cui sono stati invitati amministratori vallari, politici bergamaschi e organizzazioni sindacali, le iniziative del Comune e dei parlamentari per poter riaprire la casa da gioco in Valle Brembana. In particolare, come scritto ai parlamentari, il Comune di San Pellegrino «chiede un provvedimento che, così come in passato avvenuto per Sanremo, Venezia, Campione d’Italia e Saint Vincent, consenta, senza alcun onere per lo Stato, di dare un forte e decisivo impulso allo sviluppo turistico di tutta la Valle Brembana e insieme di salvaguardare e valorizzare i due complessi monumentali liberty del casinò e del Grand Hotel, oggetto di vincolo da parte del ministero dei Beni culturali». Il concorso Il programma prevede alle 9,30 l’introduzione del sindaco Vittorio Milesi, a seguire l’intervento dell’avvocato Filippo Maria De Stefano Grigis su «Il gioco d’azzardo tra diritto e morale », dalle 10 Gianluca Spineli del Gruppo Percassi e l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi interverranno sulla prossima apertura del centro termale di San Pellegrino e sull’attuazione dell’accordo di programma tra Regione, Comune, Provincia e gruppo Percassi; dalle 10,30 gli interventi di parlamentari e autorità, cui farà seguito la visita al casinò e al teatro. L’incontro è aperto a tutti. E San Pellegrino, sempre sabato, sarà protagonista anche a Cesenatico, al Grand Hotel Da Vinci, in occasione della cerimonia di premiazione del concorso fotografico nazionale «Italian liberty», dedicato allo stile floreale. Tra le immagini premiate anche alcune provenienti dalla cittadina brembana.
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
da L'Eco di Bergamo
Grand Hotel, il ministero dà il via libera alla vendita
San Pellegrino Terme - Da ieri il Grand Hotel di San Pellegrino è interamente di proprietà del Comune. E l’albergo di re e generali, inaugurato nel 1904 e chiuso dal 1979, ora attende solo di trovare un acquirente disposto a farlo rinascere: il ministero dei Beni culturali, infatti, recentemente ha autorizzato la vendita, ponendo, comunque, alcuni vincoli sull’eventuale futura destinazione. Mercoledì sera, intanto, il Consiglio comunale ha approvato tre punti relativi all’albergo, di proprietà della società «Grand hotel srl». Innanzitutto il Comune, che deteneva già il 95% delle quote, ha acquisito il 5% che era della Provincia.Ora, quindi, è diventato proprietario interamente dello stabile; quindi, essendo la società «Grand hotel srl» in liquidazione, è stato proposto il trasferimento di proprietà al Comune; infine è stato approvato il piano delle alienazioni, ovvero la possibilità di vendita dell’albergo, per un valore stimato di 5 milioni e 474 mila euro. Di fatto il Comune ora è per la prima volta proprietario in toto di uno dei suoi edifici simbolo, acquistato nel 2000 dalla Provincia e poi, solo in parte, ceduto all’amministrazione locale. «La Provincia – ha detto il sindaco Vittorio Milesi – ai tempi era stata individuata come istituzione importante per la ricerca di soluzioni sull’immobile. In questi ultimi anni, invece, c’è stato un suo completo disinteresse rispetto ai destini del Grand Hotel, tanto che non vi è stata alcuna opposizione alla cessione (per 8.000 euro, ndr) delle loro quote ». «Di fatto – ha aggiunto il sindaco a margine del Consiglio – l’operazione avviata ormai 15 anni fa per riuscire a far rinascere l’ex albergo è fallita. Adesso è tutto completamente sulle nostre spalle. Ora che apriranno le nuove terme, quello del Grand Hotel resta il problema da risolvere».
«In questi anni – prosegue il sindaco – tante società e imprenditori hanno visionato la struttura ma mai nulla si è concretizzato. La strada è quella della vendita, o tramite asta pubblica, oppure con trattativa privilegiata con il gruppo Percassi. Interesse ultimamente, hanno dimostrato anche la Cassa depositi e prestiti (società per azioni a controllo pubblico, all’80,1% del ministero dell’Economia, al 18,4% da Fondazioni di origine bancaria e all’1,5% di azioni proprie, ndr) e il Demanio (tramite il “Progetto dimore”) che sta presentando il Grand Hotel come fiore all’occhiello in diverse mostre nazionali e internazionali». Nel frattempo è arrivato anche l’ok alla vendita da parte del ministero dei Beni culturali, con alcune prescrizioni: la destinazione d’uso principale dovrà essere ricettiva, il progetto dovrà evitare recinzioni che limitino la visibilità dei prospetti liberty e che si dovrà garantire la possibilità di visitare gli ambienti più significativi. Di fatto, stando al Piano di governo del territorio, l’ex albergo potrebbe essere trasformato completamente anche in scuola alberghiera, casa di riposo, struttura sanitaria, residenze o edificio commerciale (ma solo in parte), oltre che naturalmente in hotel. Inoltre, la riapertura (in uno dei suoi piani), della casa da gioco – più volte chiesta allo Stato dal Comune – è considerata come fattore che potrebbe contribuire in maniera determinante alla rinascita. Per recuperare l’edificio, infatti, è stato stimato che servano almeno 40 milioni di euro. Forse quello che finora ha frenato tutti i potenziali investitori.
Grand Hotel, il ministero dà il via libera alla vendita
San Pellegrino Terme - Da ieri il Grand Hotel di San Pellegrino è interamente di proprietà del Comune. E l’albergo di re e generali, inaugurato nel 1904 e chiuso dal 1979, ora attende solo di trovare un acquirente disposto a farlo rinascere: il ministero dei Beni culturali, infatti, recentemente ha autorizzato la vendita, ponendo, comunque, alcuni vincoli sull’eventuale futura destinazione. Mercoledì sera, intanto, il Consiglio comunale ha approvato tre punti relativi all’albergo, di proprietà della società «Grand hotel srl». Innanzitutto il Comune, che deteneva già il 95% delle quote, ha acquisito il 5% che era della Provincia.Ora, quindi, è diventato proprietario interamente dello stabile; quindi, essendo la società «Grand hotel srl» in liquidazione, è stato proposto il trasferimento di proprietà al Comune; infine è stato approvato il piano delle alienazioni, ovvero la possibilità di vendita dell’albergo, per un valore stimato di 5 milioni e 474 mila euro. Di fatto il Comune ora è per la prima volta proprietario in toto di uno dei suoi edifici simbolo, acquistato nel 2000 dalla Provincia e poi, solo in parte, ceduto all’amministrazione locale. «La Provincia – ha detto il sindaco Vittorio Milesi – ai tempi era stata individuata come istituzione importante per la ricerca di soluzioni sull’immobile. In questi ultimi anni, invece, c’è stato un suo completo disinteresse rispetto ai destini del Grand Hotel, tanto che non vi è stata alcuna opposizione alla cessione (per 8.000 euro, ndr) delle loro quote ». «Di fatto – ha aggiunto il sindaco a margine del Consiglio – l’operazione avviata ormai 15 anni fa per riuscire a far rinascere l’ex albergo è fallita. Adesso è tutto completamente sulle nostre spalle. Ora che apriranno le nuove terme, quello del Grand Hotel resta il problema da risolvere».
«In questi anni – prosegue il sindaco – tante società e imprenditori hanno visionato la struttura ma mai nulla si è concretizzato. La strada è quella della vendita, o tramite asta pubblica, oppure con trattativa privilegiata con il gruppo Percassi. Interesse ultimamente, hanno dimostrato anche la Cassa depositi e prestiti (società per azioni a controllo pubblico, all’80,1% del ministero dell’Economia, al 18,4% da Fondazioni di origine bancaria e all’1,5% di azioni proprie, ndr) e il Demanio (tramite il “Progetto dimore”) che sta presentando il Grand Hotel come fiore all’occhiello in diverse mostre nazionali e internazionali». Nel frattempo è arrivato anche l’ok alla vendita da parte del ministero dei Beni culturali, con alcune prescrizioni: la destinazione d’uso principale dovrà essere ricettiva, il progetto dovrà evitare recinzioni che limitino la visibilità dei prospetti liberty e che si dovrà garantire la possibilità di visitare gli ambienti più significativi. Di fatto, stando al Piano di governo del territorio, l’ex albergo potrebbe essere trasformato completamente anche in scuola alberghiera, casa di riposo, struttura sanitaria, residenze o edificio commerciale (ma solo in parte), oltre che naturalmente in hotel. Inoltre, la riapertura (in uno dei suoi piani), della casa da gioco – più volte chiesta allo Stato dal Comune – è considerata come fattore che potrebbe contribuire in maniera determinante alla rinascita. Per recuperare l’edificio, infatti, è stato stimato che servano almeno 40 milioni di euro. Forse quello che finora ha frenato tutti i potenziali investitori.
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
e pensare che si son spesi solo
3 milioni di euro di soldi pubblici, solo
3 o 4 anni fà .... senza spendere quei soldi per la tanto decantata e difesa a spada tratta "operazione di facciata" (ormati da rifare), il valore sarebbe stato tanto uguale...soldi buttati 


