La Scuola in Valle Brembana???

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IW2LBR
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Messaggio da IW2LBR »

Concorso scolastico sulla Valle Brembana

Concorso scolastico sulla Valle Brembana - Vª edizione - 2007
Il Centro Storico Culturale della Valle Brembana e il Comitato Genitori dell’Istituto “Turoldo” hanno organizzato la quinta edizione del concorso scolastico sul tema Aspetti della Valle Brembana, della sua gente e della sua realtà storica, culturale, religiosa, sociale, scientifica, tecnologica, economica, architettonica, artistica, ambientale. Il concorso, dotato di un montepremi in buoni acquisto di materiale didattico del valore di 2.350 euro (di cui 1.800 del Comitato Genitori e 550 del Centro Storico Culturale) era riservato agli studenti delle classi quinte dell’Istituto Turoldo che potevano partecipare con tesi di maturità.....

...CONTINUA
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N.C.
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Messaggio da N.C. »

Sono pienamente daccordo con la linea adottata dal ministro.

Io ho studiato alla scuola per geometri e vedevo tante volte promosse persone con debito combinato topografia - costruzioni (paragonabili a latino e greco in un liceo classico) che se ne "sbattevano" e talvolta non si presentavano nemmeno a tentare di recuperarlo.

Analogo nei licei scientifici. Al primo anno di università mi sono trovato in classe con numerosi ex alunni di liceo scientifico che non sapevano cosa fosse un limite (la prima cosa che si fa in 5° nei licei).
Alla mia domanda: ma allora come hai fatto a passare la maturità? la risposta comune era: mi hanno alzato il punteggio le altre prove. a_19 a_19

Sono convinto che sia così anche per altre scuole.
Ma allora si diplamano geometri capaci e geometri che non sanno fare rilievi topografici, ragionieri capaci e ragionieri che non sanno fare un bilancio, e così via...

Forse questa è un occasione preziosa per livellare le preparazioni dei diplomati e per dare più pregio ad un titolo che forse oggi viene sottovalutato.
Nicola
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fantasia
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Messaggio da fantasia »

president scrive:

.....gli incapaci......e i nullafacenti ci sono dappertutto.....

esatto! e a tutti i livelli, docenti e studenti compresi.
voglio dire che la scuola deve insegnare, preparare e, come molti spicchi della società, risente sicuramente di una crisi.
non diamole però tutte tutte le colpe: c'è anche gente che va a scuola per scaldare una sedia, come dicevano (anche a me) i miei insegnanti.
è vero che la scuola primaria è sovraccarica di "cose" (non so più come chiamarle, l'ultima mi pare essere competenze) da insegnare.
mi chiedo se non sia chiamata a supplire a carenze di altre parti della società.
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N.C.
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Iscritto il: sabato 24 febbraio 2007, 9:04

Messaggio da N.C. »

president ha scritto:Secondo me è giusto introdurli mettendo però rigidi paletti allo strapotere dei docenti....
Se i professori delle superiori hanno strapotere allora quelli universitari sono un gradino sopra Dio.
president ha scritto:Ma dal punto di vista della didattica era un disastro come buona parte delle altre scuole
Non è vero!!! la qualità della didattica non è poi così disastrosa. Io da geometra della valle brembana ho finito a luglio il primo anno in un università (la migliore per il mio campo) senza ritardi a differenza di altri che, pur avendo il diploma di una scuola rinnomata, o sono passati ad altre università, o hanno indietro numerosi esami.

Per favore, non sputiamo nel piatto in cui abbiamo mangiato per cinque anni, questo NO!
Nicola
mad
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Messaggio da mad »

personalmente credo che la scelta di attribuire alla prova di settembre un valore selettivo sia una dimostrazione di serietà e di consapevolezza della debolezza di un meccanismo rivelatosi inefficace.. nato per aiutare i ragazzi più in difficoltà, a mio parere negli anni il "sistema debiti" si è trasformato nella "legalizzazione del lazzaronismo" di buona parte degli studenti. ma sono solo considerazioni personali, causate probabilmente dal fatto che al mio liceo un 5 1/2 era vissuto davvero come una minaccia, e si sudava per rimediare... devo dire altresì che non ho mai avuto esami a settembre, quindi non so come si vive una spada di damocle suilla testa per una intera estate, ma la corsa a rimediare a quel mezzo punto al sei sì, la ricordo bene nonostante gli anni trascorsi!!!

il nuovo meccanismo non è proprio uguale a quello precedente, perchè prima non c'era la possibilità di rimediare alle insufficienze grazie a corsi tenuto dalla scuola... e lì nasce la mia prima curiosità:chi terrà i corsi? e con quali fondi? dal contratto non mi pare che rientrino nella cosiddetta "funzione docente", quindi dovrebbero essere pagati a parte, con un aggravio sulle finanze delle scuole...
inoltre il fatto che il consiglio di classe abbia tempo fino a settembre mi incuriosisce, in quanto credo che siano pochissimi i casi di consigli formati esclusivamente da docenti in ruolo, quindi senza le trasformazioni da un anno all'altro che la presenza di docenti precari comportano, e ci saranno docenti chiamati a decidere di persone che neppure conoscono..ma questo sarà stato un problema anche prima dell'introduzione dei debiti, quindi qualcosa faranno...

mi meraviglia il tono pessimista/catastrofista dell'intervento di president, invece!!!
quale "strapotere ulteriore" avranno i docenti, se non quello di compiere il loro lavoro??? inoltre non credo si potranno fare "ricatti", perchè con quel termine si indica richiedere con minacce qualcosa che non ci spetta!!!
se uno studente non ha la sufficienza nella mia materia, sta a lui, alla famiglia, alla scuola( su quest'ultima ho però i miei dubbi...) fare in modo che rimedi.. a settembre io docente sarò obbligato a formulare un elaborato d'esame coerente con il programma svolto.. per intenderci: se si è arrivati fino al "Passé composé" non potrò mettere i congiuntivo!quindi se uno studente ha studiato, si è preparato, il docente non può far proprio niente!!!

è vero, i nullafacenti ci sono ovunque, tra i professori come tra gli alunni, ma ci sono regole, ovvie, che pure i peggiori rispettano...i docenti non hanno bisogno di paletti, perchè ci sono già, e tanti...mancano agli studenti, invece ( e le loro reazioni di questi giorni suffragano la mia opinione!!!), perchè chiamiamoli saperi, contenuti, competenze, il fatto di fondo è che devono studiare TUTTE le materie, e se uno compie il suo dovere il problema degli esami non lo tocca, perchè è promosso a giugno!!!
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N.C.
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Messaggio da N.C. »

Mi è sempre paicuta molto la frase latina Faber est suae quisque fortunae (anche se capisco solo la sua traduzione in italiano: ognuno è artefice del proprio destino).

Ma questo caso è molto particolare, io alle medie non ho mai brillato (lo dimostra il mio "sufficiente" sull'attestato e la repulsione che avevo nei confronti della matematica e dello studio in generale). Poi ci sono state le superiori, c'è stato l'Ing. Botti, la prof. Fedrà, il prof. Bottani e la mitica ing. Carminati... che oltre ad insegnarci a guardare le cose scientificamente ci hanno aiutato a maturare nella testa.
Se riuscirò a diventare ingegnere sarà anche per merito loro (e questo non lo dimenticherò di certo).

W il TUROLDO!
Nicola
mad
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Messaggio da mad »

nel tuo caso, president, il prof era patologico..però credo fermamente che nessuno può essere bocciato a settembre perche non corre o non è agile...e non voglio difendere a spada tratta la categoria, ma sono convinta (o mi illudo) che la maggior parte dei docenti non siano così!!
e i paletti ci saranno, perchè non sarà IL professore, ma il CONSIGLIO DI CLASSE a decidere: non daranno tutti i numeri, spero!!!
quanto all'ultima tua parte, il legislatore prevede l'obbligo all'istruzione, non l'obbligo a frequentare licei o istituti tecnici! per i casi più disagiati dal punto di vista cognitivo ci sono altri tipi di scuole, o realtà come i CFP.

infine, per i genitori che si illudono che i figli possano fare tutto, forse aumentare il "potere" dei prof potrebbe essere una soluzione. il sistema scolastico tedesco, ad esempio, prevede che il consiglio orientativo espresso dai consigli di classe alla fine del primo ciclo ha carattere vincolante. tradotto: se il tuo consiglio di classe ti consiglia il CFP, non puoi essere ammesso al liceo. e anche una bozza iniziale delle tante riforme italiane aveva paventato questa opportunità..ma personalmente sono fermamente contraria a questa selettività a tredici anni, avrei difficoltà a scegliere io il futuro dei miei alunni...basterebbe solo che i genitori riconoscessero la competenza degli insegnanti, e accettassero, o cercassero di capire i motivi di un'indcazione piuttosto di un'altra..e per fortuna molti già lo fanno!
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fantasia
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Messaggio da fantasia »

mad, io non vorrei neanche decidere del futuro dei miei alunni.
senza contare quanto chiunque possa cambiare in un brevissimo arco di tempo, per cui chi incontro a settembre può essere diversissimo da chi ho salutato a giugno.
personalmente ho avuto più volte l'esperienza degli esami a settembre: in alcuni casi quei tre mesi sono serviti, perchè ho avuto più tempo per dedicarmi ad una sola materia.
per come ho vissuto i debiti dei miei figli, non mi sono sembrati validi, soprattutto perchè non era chiaro come e quando sarebbero stati recuperati.
d'altra parte, penso sia anche giusto tentare strade nuove e quando si vede che non portano da nessuna parte, cambiare rotta.
prof patologici ci sono, come in tutte le fasce di professionisti.
mi rifiuto di credere ai consigli di classe patologici.
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N.C.
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Messaggio da N.C. »

Secondo me non è molto il valore numerico di 13/14 anni il problema ma il come si arriva a quell'età. Mi spiego, a 14 anni è noto che non si è maturi al 100% (secondo me lo si è appena sopra del 50) ma è a quell'età che bisonga iniziare a decidere, dopo forse diventa troppo tardi.

Oggi secondo me si è abituati ad alzare l'età "pargolare" nel senso che si considerano i ragazzi pargoli fino a età sempre maggiori. Ricordo quando mi raccontavano che mio nonno aveva inziato a lavorare nei cantieri a 8 anni a_19 (e pensate che un po' di tempo fa la mia professoressa di fisica ha menzionato un tale che è diventato professore universitario a 16 anni).
Queste sono situazioni estreme, lo so, ma ho voluto riportarle perchè ritengo che le capacità decisionali (aimè sempre più latenti) ci siano anche nei ragazzi di quell'età.
E' per questo che bisogna seguirli senza privarli della libertà di decidere su una cosa così importante per il loro futuro.
Nicola
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