fedeskoll ha scritto:Io ti dico solo che sto resistendo da 3 giorni alla tentazione di guardare le webcam. Mi sono imposto di non guardare. Preferisco non vedere. Ho promesso che riaprirò la pagina delle webcam da domenica (sperando di vedere qualcosa di diverso).
pcrespi ha scritto:sì..... lo guidi tu il motoscafo ?
sto pensando di cambiare le gomme,
cmq, ho visto una previsione che per domenica diceva "50 cm a Foppolo" ma se non ha fatto 50 cm in tutto questo disgraziato inverno??????
bronto ha scritto:cmq, ho visto una previsione che per domenica diceva "50 cm a Foppolo" ma se non ha fatto 50 cm in tutto questo disgraziato inverno??
50cm domenica è impossiblie, hai visto le previsioni di topo gigio?
Comunque sia se fa questi mm entro martedì lo mette davvero il mezzo metro a Foppolo (e sarebbe la nevicata + abbondante di tutto l'inverno...)
La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve
Per il circo bianco della Valle Brembana una stagione
almeno sotto il profilo meteo ma non solo – da dimenticare
....... Nel comprensorio di Brembo Ski domenica e lunedì scorsi erano entrati in funzione ancora i cannoni artificiali. Poi il caldo li ha spenti. In questi giorni la colonnina di mercurio era tranquillamente sopra i 10 gradi. Restano comunque aperti 16 su 17 impianti e 19 piste su 32, a Foppolo, Carona e San Simone-Valleve, con un manto nevoso intorno ai 30-40 centimetri. «Dicembre è partito male per la mancanza di neve – dice Andrea Bosco, responsabile marketing della Brembo Super Ski, la società di gestione degli impianti –, ma gennaio e febbraio sono andati bene, anche se è ancora molto presto per fare un bilancio della stagione. Molto dipenderà da cosa succederà d'ora in poi. Se, come annunciato, all'inizio di settimana prossima dovesse ancora nevicare si potrà proseguire con più tranquillità e quindi avere un bilancio positivo». Tra le iniziative programmate altre due settimane di «Free ski» (dopo quelle di gennaio), con la possibilità, tra fine marzo e inizio aprile, di sciare gratuitamente soggiornando negli alberghi di Foppolo.......
L'intervista Pietro magnolini «Con inverni così si rischia di chiudere»
Pietro Magnolini è presidente lombardo dell'Anef, associazione di categoria che riunisce gli esercenti funiviari a vocazione prevalentemente turistica. Traccia un bilancio al limite del drammatico: la crisi e un inverno secco come non mai mettono a rischio la stessa sopravvivenza di alcune stazioni.
Magnolini, com'è la situazione?
«La stagione è negativa per tutti, con perdite dal 5 al 50%. Tengono i grandi comprensori sciistici, che offrono un'ampia offerta alberghiera e piste innevate artificialmente. Registrano perdite inferiori al 5% il consorzio Adamello Ski in alta Vallecamonica e i comprensori della Valtellina come Bormio, Livigno e Santa Caterina. Per tutti gli altri è un bagno di sangue: a soffrire sono soprattutto le stazioni più piccole, a quote piuttosto basse e contraddistinte da un pendolarismo che porta gli sciatori sulle piste per un giorno, due al massimo».
È il caso di quasi tutte le bergamasche…
«Purtroppo sì. A contenere i danni è soltanto il consorzio Brembo Ski, in Valle Brembana, con un calo del 15% rispetto allo scorso anno. Le stazioni di Valle di Scalve e Valle Seriana stanno soffrendo parecchio, con perdite fra il 25 e il 30% per Presolana-Monte Pora, superiori nelle restanti località. Fanno peggio soltanto le bresciane Borno e Montecampione: meno 50% rispetto al 2010».
Quali sono le cause?
«Anzitutto il meteo: l'inverno è partito male e proseguito anche peggio… Un dicembre senza neve, un gennaio caldo e un febbraio o troppo freddo o troppo caldo. Il disgelo è già partito e in questi giorni si vede la neve arretrare a vista d'occhio. Le avverse condizioni meteo hanno, però, soltanto aggravato il bilancio della crisi economica generale, che per le società impiantistiche si è tradotta in minori introiti e maggiori spese di gestione. Su tutte l'aumento dei carburanti e le spese per la neve artificiale».
Prospettive?
«Ormai penso sia impossibile recuperare la stagione. Gli anni scorsi, in un modo o nell'altro, si rimandava la chiusura fino a Pasqua ma questa volta saranno in pochissimi a farlo: la neve scarseggia pressoché ovunque, soprattutto in quelle stazioni (vedi Colere, ndr) coperte solo in parte da impianti di innevamento artificiale. Certo, la neve naturale potrebbe ancora cadere ma ormai siamo a marzo e difficilmente, con la terra calda e un fondo pressoché assente, basterà a raddrizzare la stagione. Se arrivano inverni come questo sono batoste, che nel giro di qualche anno potrebbero mettere in pericolo la sopravvivenza stessa di alcune stazioni».