Concordo pienamente da quanto scritto da Luka, anche se bisogna considerare che il forse esagerato sviluppo dei centri commerciali ha comportato la consuetudine da parte dei villeggianti (io compreso) a venire a Piazzatorre con la macchina carica di derrate alimentari (giustificato da una differenza di prezzo non indifferente).Luka964 ha scritto:Stiamo vedendo i primi risultati che non sono nient'altro che l'effetto della massiccia invasione dei centri commerciali.. i piccoli prima o poi dovranno chiudere tutti.. questà è pura realtà di come siamo messi nei paesi..
A Piazza Brembana, a dicembre 2006, hanno chiuso ben due negozi di alimentari, senza trovare nessuno che li rilevasse!!! è sempre più difficile avere un'atività in proprio, e lo stato di certo non aiuta!!
Mi auguro che qualcuno possa prendere in considerazione un servizio adeguato per chi villeggia alla Rossanella, anche se penso che non sarà così semplice (vista comunque tutta la burocrazia che sta dietro l'apertura di una qualsiasi pur minima attività, che scoraggerebbe chiunque ad iniziare).
Secondo me, si può solo sperare in un ritorno al passato, dove tutto aveva proporzioni più umane, e nei paesi il piccolo negozio era anche un luogo dove scambiare quattro chiacchiere tra un panino, e un etto di salame!!
ciao a tutti.. e viva la montagna che tanto ci da!!
Tutto ciò provoca l'impossibilità per un negoziante di sopravvivere lavorando solo con un paio di mesi (a dir tanto) per vendere qualche etto di salume e qualche panino.
Questa situazione è iniziata anni fa con la chiusura di diversi negozi non alimentari (sportivi, cartolerie) ed arriva ora a colpire gli esercizi alimentari.
Non a caso ormai in tutta l'alta valle sono presenti solo (con qualche eccezione) bar, pizzerie e ristoranti e che il commercio si basa unicamente su mercati settimanali (che tra l'altro non aiutano di certo l'economia locale)
La soluzione?
la soluzione sarebbe quella di Fare più acquisti nei paesi - ma la vedo di difficilissima applicazione...
Forse potremmo solo aspettarci l'istituzione della consegna a domicilio, ma con l'inevitabile aumento del prezzo