Discussione generale fabbricati rurali in Valle Brembana

News, cronaca, curiosità e proposte nei singoli comuni della Valle Brembana in provincia di Bergamo.
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Franco
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Iscritto il: lunedì 27 gennaio 2003, 23:43
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Messaggio da Franco »

Buon giorno a tutti gli utenti.
Ho letto con interesse la discussione che sta nascendo e la ritengo molto interessante e di sicuro interesse per tutti.
Sono particolarmente interessato al discorso che è scaturito in relazione alle recinzioni che chiudono i sentieri.
Essendo un fruitore di tali vie di comunicazione che utilizzo in bicicletta ritengo riprovevole che qualcuno si permetta di sbarrare i percorsi che sono sempre stati utilizzati.
Recentemente ho avuto occasione di recuperare un antico sentiero nel Comune di Zogno e vi posso assicurare che non è sempre facile far capire che quanto stiamo facendo e solo RIPRISTINARE quello che già esisteva.
Alcuni proprietari, asserendo giustificazioni puerili, ritengono che quello che non è da anni utilizzato possa essere inglobato nella proprietà.
Fortuna per noi non è così.
Ritengo pertanto che il modo migliore per far si che tutto questo non accada è che i nostri sentieri siano sempre in buone condizioni e che siano "usati" sia dai pedoni che dai ciclisti nel rispetto delle norme minime di educazione

Franco
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ezio
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Iscritto il: mercoledì 15 gennaio 2003, 15:22

Messaggio da ezio »

In primo luogo…….. grazie, grazie a tutti, per la partecipazione, sono molto contento che questo argomento sia seguito da diverse persone!

Ho deciso di aprire un argomento nuovo, a parte, specificatamente dedicato all’aspetto architettonico del recupero dei fabbricati rurale montani. Questo, non per dedicare uno spazio solo agli addetti ai lavori (anzi), ma solamente per fare “ordine” e permettere una lettura più rapida degli argomenti.
In questa sezione invece, mi piace, che la discussione sia di tipo generica per far scaturire argomenti nuovi.
Il problema dei sentieri è un aspetto molto discusso e reale (vedi anche altro forum specifico).
Da un lato bisogna conservare e mantenere accessibile questa viabilità che è parte integrante della storia dei luoghi montani, dall’altro lato, c’è sempre il rovescio della medaglia: laddove il fruitore non è educato crea danni quali l’abbandono dei rifiuti, il danno alla flora e fauna, agli stessi fabbricati rurali, orti giardini e altro (basta un passante su cento, che sia maleducato, per provocare danni che convincono nel chiudere sentieri di passaggio su lotti privati).

La ragione sta sempre dalla parte della buona educazione e del rispetto, non tanto della proprietà privata ma dell’ambiente montano in generale.

Un grazie va a chi, come Franco, si prodiga al recupero di questi sentieri. Tutti noi, turisti, sportivi, appassionati di montagna, proprietari di fondi rustici e non per ultimi amministratori, dovremmo capire che il sentiero è il mezzo per poter ammirare e godere le bellezze delle nostre valli, in pratica altro non è che la finetra sui nostri paesaggi.

Grazie a tutti!
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ol gogis
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Iscritto il: mercoledì 11 dicembre 2002, 17:03

Messaggio da ol gogis »

Ciao a tutti
Non per fare l’avvocato del diavolo, ma preferire un rudere disabitato ad un edificio ristrutturato mi sembra esagerato. Quest’ultimo deve proprio essere un pugno nell’occhio per suggerire questa scelta.
Fuori discussione la recinzione in muratura e rete metallica: questa in montagna proprio NO!
Ricordo che prima il tetto, poi le mura e di quella costruzione rimarrà soltanto un mucchio di pietre.Per questo e perché comunque anche se per poco tempo all’anno quel pezzo di montagna sarà vivo e curato, sono disposto a chiudere un occhio di fronte ad un intervento un po’ troppo “personalizzato”.
Premetto che sono un camperista itinerante, per cui sono allergico a sostare nello stesso posto e di conseguenza non amo troppo le costruzioni, ma ripeto l’importante è tenere vivo l’ambiente.
Condivido invece appieno la nota sull’educazione: deve essere filosofia di vita e va applicata ovunque.
Dovessi cambiare stile di vita e decidere di fermarmi, conto su di voi e sui futuri interessati alla discussione per avere utili suggerimenti.
SALUTONI.
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ezio
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Messaggio da ezio »

.......A volte cercano solo un rifugio...... dove continuare le liti condominiali che hanno in città.


Hai ragione......., ma il nostro compito è quello di far capire alle persone che: recuperare un fabbricato rurale delle nostre valli vuol dire anche recuperare la storia, la cultura e le tradizioni della ns terra, se alcune persone non amano la natura, è necessario che rispettino la cultura storica dei luoghi in cui vengono a "rifugiarsi", in tal senso è importante che ci sia una salvaguardia "costruttiva" del patrimonio rurale anche tramite una legislazione specifica e attenta.



Scritto Da - Ezio on 24 Febbraio 2003 00:07:01
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ol gogis
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Messaggio da ol gogis »

Trovo molto interessante l’osservazione di Valentino che fa nel forum ”energia alternativa”.
Energia del futuro (ormai attuale) inserita in edifici ristrutturati.
Certo un “pannello solare” non rientra nell’architettura del passato, ma l’esigenza di chi ci abita e l’effetto non nocivo sull’ambiente credo vada a vantaggio di tutti.
SALUTONI
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ezio
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Messaggio da ezio »

interessante lo spunto........complimenti........la mia idea sul tema:
la voglia sarebbe di dire NO! Niente pannelli per garantire la tipologia architettonica e il carattere dei fabbricati, ma ...come al solito, la ragione o per meglio dire la realta, dovrebbe pensare di collocare questi pannelli in modo razionale e non troppo "sfacciato". Non è però semplice, causa problemi di orientamento e superfici necessarie all'impianto.
Se sono disposto a vedere qualche pannello solare (ben posizionato) non sono però disposto a vedere le parabole satellitari! Queste no! In baita ...in fondo si và per altri scopi...molto più interessanti e distensivi......


ciao Ezio
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

E' chiaramente vero che l'estetica di un pannello solare termico lascia a desiderare, anche se a breve dovrebbero essere disponibili con colorazioni differenti dal solito nero-violetto, inoltre c'e' poco da nascondere: deve prendere sole quindi essere visibile !!!
Certo quando sulla relazione inviata alla Regione per il Contributo si legge che per un piccolo impianto si evita di mandare in atmosfera 2000 Kg di Co2 ogni anno la cosa deve far pensare e fare slittare in secondo piano l'estetica, entro certi limiti s'intende !!!

Per il discorso delle Baite attinente al forum sarebbe interessante se si facesse come in Valle d'Aosta dove la Regione rende disponibile un contributo del 50 % sull'acquisto di stufe a legna o pellet a chi dichiara di riscaldare esclusivamente con questo tipo di combustibile.
Credo che si possa raggiungere due scopi precisi: il primo è che la Co2 contenuta nel fumo della legna è in equilibrio con l'Ossigeno trasformato durante la sintesi clorofilliana quando la legna era in vita, quindi non c'è un aumento di inquinante nell'aria; il secondo è che si crea tutto un mercato legato alla legna che ha come conseguenza diretta la 'manutenzione' del patrimonio boschivo della zona.

La legna fa parte delle biomasse, è quindi energia sostenibile.
Lasciando perdere il classico ma poco efficiente camino, ai fini termici stanno avendo grande rilevanza in questo ultimo periodo le stufe a pellet grazie al loro elevato rendimento energetico.
Non so se avete notato sono spuntati rivenditori di stufe a pellet ovunque, tanto che adesso sembra che ci siano difficoltà di reperibilità di combustibile !
Attenzione all'acquisto, ci sono prodotti veramente scadenti ma molto attraenti esteticamente !!

A proposito, se a qualcuno interessa, causa trasloco, sono costretto a vendere la mia, mi piange il cuore darla via me non posso fare altro.

Ciao a tutti !
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

Sono d'accordo con cllocate se il discorso rimane nell'ambito del tema del forum, ma se prendi l'argomento in generale ti sbagli di grosso.
Qui si parla di baite rurali e le soluzioni per il riscaldamento devono essere altre, forse un discorso diverso si potrebbe fare per l'energia elettrica, girando in montagna sempre più spesso si vedono piccoli impianti fotovoltaici credo destinati per lo più all'illuminazione.
Anche in questo caso valgono i soliti discorsi estetici però....
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ezio
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Messaggio da ezio »

in primo luogo ...grazie a tutti per la partecipazione alla discussione.

Sono in accordo per quanto riguarda i pannelli solari, è accettabile l'impatto ambientale estetico in rapporto a tutti i vantaggi che l'impianto fornisce (risparmio, ecologico ect).
Per quanto riguarda il riscaldamento delle baite, sono di nuovo integralista.......bisogna a mio parere riscaldare solo con legna (non altro !!), anche la produzione dell'acqua calda è fattibile con scaldabagni a legna. Il mio bosco lo pulisco cosi!!, basta che un fulmine faccia cadere una pianta.........e il combustibile è pronto. Utilizzo la mia baita ormai da sei anni e non ho mai tagliato un albero "in piedi" per far legna, schianti da fulmine, potature e pulizia del bosco bastano per scaldare la casa.


ciao Ezio
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