Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Segnalazioni e ricerche storiche in Valle Brembana..
Brembanus
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da Brembanus »

BIBLIOGRAFIA SU SIMONE PIANETTI

Segnalo le principali pubblicazioni a stampa su Simone Pianetti, invitando chi ne conosce altre a segnalarle.

Di particolare interesse è la bella monografia di Angelo Gozzi, Il 'Dies Irae' di Simone Pianetti e altre storie di Valle, Corponove, Bergamo, 1995.
Essenzialmente romanzata, per quanto non priva di spunti di originali, l’opera di Annibale Mattavelli, La farina del Diavolo, Simone Pianetti: 1858-?, Ferruccio Arnoldi, Bergamo, 1992.
Lo tesso vale per Roberto Trussardi, La taverna del diavolo. I sette omicidi dell'anarchico Simone Pianetti. Romanzo storico, Ed. Eretica speciale, Stampa alternativa, 2008.
Tarcisio Bottani, Ermanno Arrigoni, Un tragico capitolo: la vicenda Pianetti in "Camerata Cornello, mille anni di storia civile e religiosa", pag. 221-250, Corponove, 2003.
Tarcisio Bottani, Ermanno Arrigoni, Simone Pianetti, il vendicatore di Camerata Cornello, in "Briganti e banditi bergamaschi", pag.128-177, Corponove, Bergamo, 2007 (seconda edizione 2008).
Felice Riceputi, La strage del Pianetti, in “Storia della Valle Brembana, il Novecento”, Corponove, Bergamo, 1999, pag. 80-83.
Giuseppe Giupponi, La giornata balorda di Simone Pianetti, in "Un po’ di storia di San Giovanni Bianco", Coop. Rosa Luxemburg, Bergamo, 1987, pag. 55-58 (il testo è riportato senza modifiche nell’opera dello stesso autore, Valle Brembana due secoli, ‘800-‘900, Ferrari, Clusone, 1997, pag.146-148).
La sentenza del processo al Pianetti è stata pubblicata per la prima volta da Tarcisio Bottani e Wanda Taufer sotto il titolo Povero fratello. La sentenza, in "Storie del Brembo, fatti e personaggi dal Medioevo al Novecento", Ferrari, Clusone, 1998.
Denis Pianeti, Storie e fatti di cronaca nera in una valle al bivio fra progresso e tradizione, in "Il sogno brembano", Centro Storico Culturale Valle Brembana, 2006.
Tra le numerose rievocazioni giornalistiche: Franco Rho, Dopo mezzo secolo la strage del Pianetti non ha più alcun alone leggendario, in “L’Eco di Bergamo”, 15 luglio 1964; e Tarcisio Bottani, Albergatore uccise sette persone per vendetta poi scomparve: un mistero che dura da 70 anni, in “Il giornale di Bergamo-oggi”, 13 luglio 1984.
H.Ashton-Wolfe, Pianetti, the chamois hunter; a tale of the Black Hand, in "Crimes of violence and revenge", Houghton Mifflin Company, 1929. (pag.59-93).

Su Quaderni Brembani del Centro Storico Culturale Valle Brembana sono stati pubblicati i seguenti contributi:
Bruno Reffo, Pianèt (n.2, 2003/2004)
Ermanno Arrigoni, La corrispondenza di Simone Pianetti (n.2, 2003/2004)
Tarcisio Bottani, Ermann Arrigoni, A 90 anni dalla strage di Simone Pianetti (n.3, 2005)
Denis Pianetti, Dall'America un nuovo capitolo sull'enigmatico passato di Simone Pianetti (n.3, 2005)
Wanda Taufer, Simone Pianetti e i cantastorie (n.7, 2009)
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andrea.brembilla
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da andrea.brembilla »

Grazie a Brembanus per l'aiuto che ci dà sempre sul forum... a_21 ...ogni tassello per conoscere sempre meglio il nostro territorio è ben accetto
a_14

Certo il carteggio del Pianetti delinea un uomo dalla figura complessa, e contribuisce ad aumentare il suo alone di leggenda.
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
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Skiador
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da Skiador »

Segnalo che La Stampa ha da poco messo on-line tutti i giornali dal 1867 a oggi e la consultazione e' libera, un patrimonio di informazione incredibile accessibile in un batter d'occhio (anzi di click..).

A tale proposito, attivando la Ricerca Avanzata sul nome di Simone Pianetti tra il 1914 e gli anni immediatamente successivi si trovano molti articoli sulla vicenda.

Come esempio, trovate di seguito l'articolo del giorno immediatamente successivo la strage:

http://www.archiviolastampa.it/componen ... _24845701/

Per il resto degli articoli, buona ricerca!
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Paolo
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da Paolo »

Skiador ha scritto:Segnalo che La Stampa ha da poco messo on-line tutti i giornali dal 1867 a oggi e la consultazione e' libera, un patrimonio di informazione incredibile accessibile in un batter d'occhio (anzi di click..).
Affascinante l'idea di poter consultare così facilmente 150 anni di cronaca, e il sito sembra anche ben realizzato (mi sono già letto alcuni degli articoli sul Pianetti) - grazie per la segnalazione.
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IW2LBR
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da IW2LBR »

il link non funziona...
per una veloce lettura inserisco alcuni articoli tratti dalla Stampa come segnalato da skiador

La Stampa 14.07.1914
Sette persone uccise a fucilate da un cacciatore di camosci


Sette persone uccise a fucilate da un cacciatore di camosci Sette persone uccise a fucilate da un cacciatore di camosci Il parroco,imeco,guceconcaore,segretario è il cursore comunale di San Giovanni Bianco tra le vittime - L'assassino latitante sui monti - L'orróre del popolo - La folle premeditazione. (Per telofono alla STAMPA) Bérgass», 13 Dotta. • Oggi, ne) pomeriggio, ei spargeva a Bergamo la notizia di un fatto terrorizzante, di una strage orrenda rivelante un'inaudita ferocia, avvenuta nella mattinata in Valle Jg fc n precisamente nel paesello di ' ' , , Z. , j, San Giovanni Bianco, . e nel villaggio ai Camerata Cornelio, San Giovanni Bian- co è un alpestre villaggio assai frequentato* .dai-villeggianti, bergamaschi, milanesi e (.piemontesi per la sua.posizione sopra un dosso. E' uno dei migliori posti della Valle Brembana ed è mólto conosciuto perchè in vicinanza dell'importante stazione di San .P^tao. Camerate Cornelio è una loca Uta nota invece specialmente agli studiosi, perchè la culla della famiglia di Torquato Tassò. La notizia della strage, avvenuta alassù si è rapidamente diffusa per tutta la vallata, recando in ognuno un senso di sgoménto e di dolore. 1 La belva umana umana, è Simone Pianetti, di anni 52, di.i„ _ „ „,___, „,a_„ -«L,*.».-!,» Hi un lP, SanK GlOT?n?lBia£°°' P">Prt«t»™> dl un smulino elettrico. Egli ha oggi ucciso sei! persone e. ne ha ferito mortalmente, una settima, che è morta poche ore dopo. Il Simoine Pianetti era da tempo ormai-completa- mente dissestato. II suo mulino era da qual cne m?Se chiuso e le sue disagiate condì o . - ., „VBVftnn condotto ad uno stato di ziom io avevano CUIIUOUO au UI1U tuuu Ul pascPmvrfvsmvtpppscIl nome del protegoniste, una vera belva ^pudjl'.esasperazione tale, che ieri domenica ave-id va agli amici e ai compagni sulla piazza e- \ b ' ' . . . i , ,, ', ' • ' i ;egii avrebbe oggi tradotto in atto il suo e tristo divisamento, ! spresso la sua volontà di voler compiere '' t,un vero eccidio. Però nessuno credeva che;lSi dice che ieri, nel pomeriggio, fu chia- -,mato davanti al giudice conciliatore di Ca ' meràta Cornelio da una certe Catterina Mi- - iesi per una contestazione finanziaria. Dì- . -s-. .... , .. e nanzi al giudice, che era certo Giovanni : Ghilardi, vi fu un vivace battibecco. Il roni, ciiiatore fini col dar ragione alla donna, ro . . ..... . .. ■ . ' ... e questo fatto inasprì talmente & Pianetti, che giurò, appena uscito dall'ufficio del ' onci liatpre, di vendicarsi ; infatti fra le sue e - vìttirné di oggi si trovano il giudice, conciliatore e la donna che lo aveva convenuto - ! jn giudizio o.! .. ■ '. __.,„u.^ ,„ j .„,. e ,Ma ecco senz altro la narrazione della : rowre terribile" cronaca che ho potuto racr-scogjle,,e interrogando molte persone ancora ,, ; -, - ! La Prima vittima è stato il dottor Morali ; Domenico,• medico condotto di San Giovan • ni, un professionista torinese molto ben vo- o- iuto in tutta la Valle Brembana ner la sua o- 1UU> m tUUa ,a ValIe HM stupefatte e vinte dallo spavento. Sono fatti di una ferocia inaudite e che dimostrano che quanto il Pianetti aveva ripetutamente e pubblicamente manifestato è stato da lui effettuato. Un notaio salvo per miracolo e la triste fine del dottor Morali n- ^ntà e il suo valore di clinico. Prima del'; Morali, l'assassino .avrebbe voluto uccidere e-;u notaio dott. Domenico Arizzi, che vonne a" i reeentemente nominato consiglieer provi* o. ! ciale. Non si è ancora potuto sapere perchè e- il Pianetti aveva concepito un odio feroce o- cóntro il notaio- «irli anohp ìppì an^nvn. Ai. ;COI"ro " nf1810\.eS» an^e.ien alMteva ó-;06ndo che la sua Prhna vittima sarebbe .-te9. -te il notaio Arizzi. Nessuno però aveva ere- ° duto alle sue parole. Stamane, veao le 5, ... r,. ^,,, . 4 ' ' li 11 Pi&neUi si recava all'abitazione del notaio 'Arizzi, ma non lo trovò nello studio, benché sapesse che celi era mattiniero. La signora i a del notaio era ancora a letto. TI Pianetti, credendo che il notaio stamane sarebbe venuto a Bergamo, come era sua consuetudine ogni lunedi, se ne andò alla stazione della ferrovia elettrica di San Giovanni Bianco-Bergamo, ed attese la partenza del _ tram per vedere se fra i viaggiatori vi era i-1 anche l'Arizzi. Ma non lo trovò. Allora il o : pianetti apdò a casa di certo Canali Marti e, i" " 1""^ TzT a«*«" ~. 5 no> e "On^ndÒ del figlio Attilio, essendo a, anche questi una delle vittime desi "nate lgairdcit2| psggpdtdgdpoo aa na. o alio te mvi npse inte nrial ati one el, el di mtoi ina neppure l'Attilio Canali venne dal Pianetti trovata In quel momento il Pianetti era, senza fucile, ma però aveva una mano nascosta sotto la giacca, ove probabilmente aveva uno stile o una pistola. Non avendo trovate la sua seconda vittima prefissa, v> rsole ore 7, il Pianetti sali al Roccolo, do Ve-iU'dottor Domenico Morali era solito an. dare ogni mattina per dare il becchime agli uccelli che egli allevava con gelosa cura, Il dottore era stato visto lavorare attorno ad alcune piante che si trovavano in giro al Roccolo. Quando ebbe terminato i suoi lavori il dottor Morali aperse lo sportello é" usci fuori dal Roccolo e si avviò lento e tranquillo giù per il sentiero che conduce alla provinciale; ma, dopo pochi passi, è stato freddato con due colpi di fucile. L'assassino lo aveva atteso al varco. Alcuni istanti prima il Pianetti era stato visto da due signorine villeggianti mentre egli si trovava a terra sdraiato quasi nascosto dietro un cespuglio. A fianco aveva un vetterly a due canne.

Era calmissimo. Le due signorine quasi scherzando gli chiesero se quel fucile era preparato per uccidere lo ro due. — No ! — rispose con calma il Pianetti — Io sono abituato ad ammazzare solo del la roba che si mangia 1 Le signorine procedettero oltre sorridendo, credendo d'aver a che fare con uno del tanti cacciatori. Poco dopo venne fatta la triste scoperta del primo assassinio da una donna, che fu la prima a dare l'allarmo: accorse sul luogo un sacerdote, certo Santo Rota, ed altre persone, che cercarono di recar aiuto al povero medico: egli sopra' visse pochi minuti: il dottore Morali non ebbe ohe una 4»la parola e un solo eoatfro: « Mooie I ar andò a colpire 11 povero sacerdote in pieno „. • M, „a^„tio i,—^,, «„:„„* ti „ Pianettl Peretta risposta spianò il fucile e sparò un colpo, che colpi al fianco il Giup- piomaabinca le ulla rini cdacrtanodistapetto. Y prete ce^^bwSlTGtapipftnì allora unitamente a un altro contedino che jgHsi trovava presente, cominciò ad inveirei contro l'assassino, gridando che aveva uc-|romchpoegmtavonachCompiuto questo orribile assassinio, il Pianetti si avviò verso la canonica, di Camerata Cornelio, dove abitava un'altra delle vittime designate, e precisamente quel parroco, il sacerdote don Camillo Filippi. Il parroco e il cursore fulminati ! Già parecchie volte 11 Pianetti aveva confessato di avere un rancore profondissimo verso il parroco: questi in quel momento si trovava nel sacrato della chiesa unitemente al cursore comunale Giupponl Giovanni. II Pianetti, appena li scorse, rivoltosi al parroco, disse: « Riverisco, signor parroco I Ella sa che cosa mi ha fatto ». Il parroco si volse e cercò di prendere la cosa per scherzo : ma il Pianetti, per tutta risposta, spianato il fucile, sparò un colpo, che ciso un santo uomo che non aveva fatto ^ che de, b(me .R ^ ^ mgj vita_ „ poni, il quale cadde a terra cadavere senza un grido, senza un urlo. Padre e figlia uniti nella morte! Ma la belva umana non era ancora sazia di sangue e soddisfatta nella vendetta: ve leva altre vittime, ed allora si recò in casa 'dadei segretario comunale, signor Giudici A-1de bramo, un uomo di circa 55 anni. Il Segre-1 di i _ „ : , _ l _ „M.|A * * JJÀ^nl [ta tario era solo in ufficio, intento ad alcuni! telavori. Il Pianetti si presentò all'uscita del- |zi'; l'ufficio e levatosi il cappello fece per rivo! gere la parola al Segretario. Questi disse all'uomo che si era improvvisamente parato innanzi: <t Che c'è? Che.volete?». Il Pianetti rispose senza tremare : « C'è questo! » e così dicendo spianò il fucile e partirono duecolpi che colpirono ih pieno il Segretario, il quale stramazzò al suola In quel frattempo una figlia del Segretario, una simpatica giovane signorina di 24 anni stava per entrare nell'ufficio del padre. La poveretta fu testimone dell'assassinio ■ di suo padre'. Spaventata mandò grida acutissime. Quindi, fatta una rapida giravolte, cercò di fuggire, salendo a tre a tre i. gradini che portano ai superiore. Ma 1! Pianetti la inseguì fino al secondo piano e mentre la ragazza stava per chiudere l'uscio di una camera in cui era entrata, un colpo la feri fai pieno petto uccidendola sull'istante. . L'assassino, imperturbato e non perseguitato, continuò la sua strada verso nuovi delitti. La strage non era ancora compiuta perchè rimaneva ancora il giudice conciliatore, Giovanni Grillasi, d'anni 66, calzolaio, - marito della maestra del paese. Appena aperto l'uscio del negozio del calzolaio, il Pianetti proditoriamente, senza pronunciare parola, spianò il fucile e lasciò partire un colpo che andò a ferire il disgraziato, facendolo cadere all'istante cadavere. Il forsennato attraversò allora il viale di San Giovanni Bianco per andare a Camerata Cornelio. Intanto la notizia della strage avvenuta si era eparsa rapida e fosca: tutti chiusero precipitosamente le porte degli esercizi e anche si barricarono in casa. L'assassino si avviò su per l'alta valle Taleggio, arrivando fino all'edificio delta centrale elettrica della Società «Orobia». Egli aveva in animo di ammazzare l'amministratore della Società, certo slg. Palanca, contro il quale nutriva un odio inestinguibile.

Ma il Palanca non era in ufficio, ed allora l'assassino rivolse i passi verso una modesta casetta abitata dalla ere- i e' cPMditrice Caterina MUesi, che abita appunto nella frazione Cantalto, che è vicina a Roncaglia. Anche la. Caterina Milesi fu avvicinata dati'alassi no : dopo un breve colloquio con la disgraziata, violento ed atroce, e è a i e e l a a o i n edammtompezisirocaè fetrtafunafm[fucoaohcise|r' dadclassIilcsleddrzil Pianetti spianò il fucile e la colpi al pseno: la donna stramazzò al suolo hi un {mWjR&f ",Wf,.ln.,5ì-di^-fc 0Oltre alle vittime di cui vi ho accennato, taaltre erano designate, ed una fra queste era pil maestro Orlandmi. che e anche segreta- |ario comunale di San Gallo, il bel villaggio afamoso per I suoi latticini, i suoi roccoli e vla buona polenta. Il maestro Orlandlni, ap-lcpane apprese i primi fasti della belva uma-jtana, abbandono la sua casa per sottrerei : dssealla follia omicida del Pianetti, L'inchiesta dell'Autorità Nel pomeriggio ai sono recati a San Gin*, vanni Bianco il capitano dei carabinieri ed cil delegato cav. De Martino, ma essi erano i Csoli e non poterono mettersi alla ricerca ! Mdell'assassino. Più tardi sono partiti per il paese una dozzina di carabinieri; altri ne vennero reclutati nelle sezioni attorno àSan Giovanni Bianco, San Pellegrino, e cosi si è cominciato la caccia alla belva umana: alle ore 14,30 i cadaveri si.trovavano ancora nello stesso luogo dove erano caduti, in attesa dell'autorità. Si è recato sul posto U giudice istruttore cav. Perego ed il procuratore de) re. Il segretario giace disteso nvlanovroCsul dorso, nell ufficio comunale, ancora rpresso il tavolo sul quale ha compiuto ili gquotidiano, umile e assiduo lavoro. Li pres- so sono ancora 1 registri aperti dello Stato fCivile. Una grande macchia di sangue si al- i lama al suolo dalia feriu imvtnM* aJu!■ vlarga ai suolo dalla ferita prodotta dalla efucilato. Nella sala singhiozza - quando ; «noi visitiamo la sala — un giovane figlio dell'ucciso ; egli dice: « Giuro che trarrò vendetta ! ». Non si ha il coraggio di confortare, di parlare all'infelicissimo. Un arto Giuseppe Rinaldi nei locali dell'ufficio ha trovato due bossoli vuoti calibra N. 4. Le salme, del parroco, dal cursore e del dottora Morali si trovano ancora stese al snolo: siccome nel pnaisrlygto è Irtrmnrlnnlsto zdmpt•pl: 'pa l1 piovere, le povere salme straziate sono stata malamente riparate dalle Intemperie con abiti e tavole. Don Filippi tiene nelle mani incrociate un rosario, ed il popolo muova a lui intorno recitando sommessamente delle preghiere: era vene rat issimo. La caccia all'assassino L'assassino, come dicemmo, fece la .-ua ultima vittima nella frazione Roncaglia nella persona di una sua parente, Milesi Caterina. Nel pomeriggio e. mentre vi telefono i carabinieri," giunti da ogni nunto, stanno dando la caccia all'assassino. Dapprima si credeva che avesse preso la via della montagna, verso l'alta valle Taleggio, ma, dai notizie che ai sono potuto raccogliere noi dintorni, pare invece che egli si sia ipostato sul versante di dèstra verso l'alta Val ^««^0 attraverso il monte di gH^ne talevteSa Com6 vi ho' gl& dett0j jj Pianetti da va. |rocchlo tempo esternando minaccio, ma nessuno vi aveva fatto caso. Si sapeva che era un tipo iroso, ma nessuno avrebbe potuto sospettare quello che ha compiuto: egli era, in questi ultimi giorni, non solamente per i suoi dissesti sommamente eccitato, ma anche per il fatto che, ancora una volte, era stato escluso dal Consiglio comunale, carica alla quale ambiva molto, ma che però gli elettori non vollero mal aftì- 'dargli per le sue qualità ed i suol prece- 1denti. Il Pianetti è un esperto cacciatore 1 di camosci, quindi praticissimo della mon- [tamii, Trtwl ra.n f,» vorintn ci Poffi ridilo Sto- ! tegno. Ieri sera fu veduto al Caffè della' Sta |zione della Valle Brembana, con la moglie i e°,' .comPnal 1 numerosi alberghi, sono ' chiusi.

L'assassino voleva esser sindaco! Ho .cercato di sapere per quali ragioni il Pianetti si è mutato in una belva umana. Ma nessuno osa esprimere giudizi e dare ed una figlia. Sembrava calmissimo, ti compianto Da Bergamo sono partiti stassera molti amici e conoscenti delle vittime che erano molto stimati : specialmente il torinese dottor Morali e il parroco godevano molta stima e affetto tra le persone di tutti i partiti, per le loro virtù personali e per l'abnegazione colla quale adempievano alle loro missioni umanitarie. Era corsa voce che il parroco era stato ucciso mentre si trovava al capezzale delia vecchia madre: la notizia è inesatta. E' certo però che la povera inferma, appena apprese la tragedia è entrata in agonia. Ecco ora qualche dato sulle ferite riportate datìe povere vittime. Il dottor Morali fu colpito con un primo colpo al polso sinistro. Il medico tentò fuggire : una donna, afferma di averlo sentito gridare : « Tu non mi ucciderai! ».- Ma mentre si voltava per [fuggire fu colpito al fianco destro da un colpo di fucile che lo rese cadavere. Si deve anche aggiungere .che alle, due signorine ohe incontrarono il Pianetti sdraiato sul ciglio della strada del roccolo e che gli chiesero ner iacherzo se il fucile fosse caricato |rispose: «Voi non siete carne per i miei ' denti : io attendo un altro merlotto ». Il segretario comunale Giudici fu colpito alla carotide e sua figlia Valeria fu uccisa da una fucilata alla testa. Il giudice conciliatore Ghilardi è irriconoscibile:, egli ha la faccia completamente fracassata. Il messo comunale Giupponi è stato colpito al dorso. La palla lo ha passato da parte a parte. Il sacerdote don Camillo Filippi ha ricevuto il colpo di fucile in pieno petto. Un particolare strano: nemmeno una goccia di sangue è uscita dalla ferita. La povera Milesi è srtata colpita all'addome dalla parte destra. La palla è penetrata dalla parte destra ed è uscita dalla sinistra.

La poveretta è morta stanotte alle ore 23, fra strazianti dolori. L'impressione in paese è enorme. I ne- particolari precisi: questi buoni é semplici {montanari temono il ritorno del bandito 0116 è ancora KM"»*: tutti cercano di evi- tare le domande pericolose. Da quanto ho a potuto raccogliere, credo che le ragioni del- |a strage siano l'interesse e l'ambizione: si o attribuisce a un perturbamento psichico grae vissimo provocato dal dissesto: il Pianetti -lche era un tempo possessore di una discre-jta sostanza e poteva essere a capo di una i : delle più facoltose famiglie del paese, è stato completamente rovinato e non sapeva spesso come fare a provvedére alla moglie ed ai suoi nove figli. Inoltre l'assassino, *, d come viho. «letto, aspirava ad un seggio in o i ConB,g,,°. comunale, non solo, ma anche al a ! Mgg'° sinde.cale. Questa sua ambizione l e n i : , to o non fu mai appagata per il suo carattere violento. Appunto per il suo carattere collerico, il Pianetti vide abbandonata dagli avventori una sua trattoria con annesso negozio a Camerata. Vennero giorni di' preoccupazioni e di decadenza economica gravissima. Mentre vi telefono, pattuglie di carabinieri e di agenti di P. S. con carabine, agli ordini dei' delegati cav. De Martino e dott. Canotti e del capitano dei carabinieri Mo- a relli, battono la montagna. Altre pattuglie li girano nel paese in cerca dell'assassino, - Questa sera tardi è stata trasportata alla o fua abitazione la salma del dottor Morali. - i nel Pomeriggio furono tulfo !■ vi»l*at« dal Procuratore del Re. cav. Dolila a e dat giudice istruttore Baruffi perle cono ; «tatozioni di legge. Si era ordinata li rimo. o ò ra e o: zione delle salme, ma poi le. si è rinviata a domattina. E' accertato che' il Pianetti stamane aveva designato due vittime nelle persone del fratello Giovanni e di un nipote. Ma essi, avvisati a tempo, si posero in •alvo. La moglie dell'assassino si è recata presso I paranti: si è tentato di Interrogarla: essa non risponde: piange, in preda al : 'più vivo terrore. Domani si procederà afe a l'autopsia dei cadaveri.
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

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La Stampa 19.07.1914
La febbrile e vana caccia al bandito di Camerata Cornello


La febbrile e vana caccia al bandito di Camerata CornelloLa febbrile e vana caccia al bandito di Camerata Cornello Le squadriglie militari — // Pianati tra le fortezze naturali [.Ir dell'Alpe — / favoreggiatori — Fuggito . in vai Brembanà? (Per telefono alla Stampa). San Giovai Bianco 18 nttSb h i il Pitti fd dinactc San Giovanni Bianco, 18, notte. 11 sole è tramontato ancora una volta (ed e Questo il sesto tramonto) senza che . le squadriglie che danno la caccia al bandito Piadetti siano giunte a catturarlo. Le notizie inviatevi ieri sera lasciavano prevedere vicina Ba sua cattura; invece oggi siamo ripiombati nella sfiducia e la popolazione è sempre dominata dal' terrore. "Infatti ieri sera quando il mandriano Carrara è tornato dalla montagna col rapporto del (maresciallo Forti, ha raccontato che il Pianetkì era in uno stalo compassionevole. Egli non -poteva quasi più reggersi— diceva il mandriano — era febbricitante; cosicché ieri era córta la convinzione in molti che il Pianetti difficilmente avrebbe- potuto raggiungere nella, serata qualche vetta per sfuggire all'aceerchiam<ento che Ieri è stato ancora intensificato da, parte delle Autorità.:

L'angoscia della popolazione i.'. Quassù, a Sa» Ciovaoni Bianco( la popo'laziono continua a vivere, in angoscia perchè «ssa teme sempre di vedere il. bandito ridi.«ceso dal monte, battere col fucile spianato le vie del paese e compiere le ultime minacciale vendette. Questo è stato sempre il divisamente del bandito è così egli si ò sempre e'«presso coi mandriani dell'Alpe coi quali ha •parlato in questi giorni terribili. Nelle vie "della bella borgata che negli anni tranquilli In questi giorni estivi è gremita di villeggianti «di turisti, non si vedono bambini. Tutti stanzila chiusi in casa: la borgata cosi bianca tra *1 verde delle praterie e delle foreste, cosi trecca per il rumore di cento fontane d'acqua jsnlara, sembra percossa da una atroce sventura o vinta da una epidemia paurosa. : Le notizie di ieri assicuravano che il Pianetti èra scomparso fra le xoccio del Fogliaro. Questo silènzio da parto delle squadriglie che danno la caccia al bandito, impressiona lutti avvalora le diffidenze di quanti hanno accettato con beneficio di inventario il racconto idei mandriano Carrara. Il pastore favoreggiatore ! ■ Molti credono che il Carrara, per favorire il Pianetti suo amico, abbia sviato col suo rae "cónto le traode delle Autorità., i " Non bisogna del resto dimenticare che il Pianetti Ita mangiato per tre giorni alla bulla del Carrara e che fu il Carrara a dargli la 'mantellina da bersagliere: non bisogna dimenticare che fu il Carrara a fornirgli la scodella rinvenuta nella grotta dove il bandito ..ha- dorniito una delle prime notti. E' ben vero Chci i carabinieri della squadriglia Forti ieri hanno sparato, ma può darsi benissimo che -essi abbiano equivocato credendo di vedere ad oltre 800 metri il Pianetti, mentre in realità trattavasi di un'altra persona.

E allora' dove è il Pianetti? Nessuna notizia è giunta, nessuno lo. ha avvistato nè sul monte della Vecchia h# a Cespodosio; e ?e anche ieri' a ^mezzogiorno il Pianetti si trovava nella baita 'del vecchio mandriano, a quest'ora egli può • "essere molto lontano, perche, sfuggendo il .ierchto in. cui si era cercato di stringerlo, egli ha forse potuto riparare su' qualche montagna .che circonda il Venturosa, e il Can Cervo. ' Dove si è rifugiato il Pianetti ? ' - - Secondo U racconto fatto ieri dal Carrara e secondo il rapporto del maresciallo Forti, il vecchio cacciatore di camosci, dopo lo scambio di fucilate, raggiunse la vetta e scompar •vé per un' pericoloso passio del Fogliaro, verso Vendul. Sulla ' vetta ' della montagna è -stato infatti rinvenuto un bossolo del fucile del bandito. A destra della cresta si aprono due •giocoli passaggi, appena segnati nella ; roccia, certo più adatti per capre e camosci che per il passaggio* di uomini che non abbiano l'audacia, il sangue freddo e la pratica di Simone Pianetti, dell'abilissimo cacciatore che . nel dare la caccia ai camosci in qualche punto difficile prendeva il suo cane sulle spalle. L'ascesa al Fogliaro è insidiosissima ed il monte-Vendul 6 tutto, un frastaglio di roccie atràilombanti di. guglie, di punte ardite e sottili. Sui fondo 1 canaloni, i baratri del burroni biancheggiano in un silenzio quasi di i tomba, mentre di notte, sull'alto 1 gufi stridono roteando In ampli veli t gridi del malaugùrio. DI giorno volano : molti falchi la cerca di Ssppeperviaprla befordesolEe Si' mdifanegpommtacoveposqTuzimacil stguti,sacugiriRqqpochseegslalilaqmsdcmnzrsntdijlrutmpcccmidcccm e a e i i a a . e i o l e l a a ioo o i e e loa, a a a ò il li a ra il mr r è el ue che o ihe n il ie e ur di no io. di Sembra che sia il Pianetti, fuggendo ' ieri disperatamente inseguilo dai carabinieri, sceso per questa valle, scomparendo fra le roccie, per la strada tracciata a destra; Ma quella via inette a due passi a quella di Gassiglio e presso uno sbocco, del sentiero di Baciamorto; la stradella alpestre e il sentierino sodo parò ben guardati dai carabinieri e dalle guardie forestali ed è certo quindi iene il Pianetti avrà deviato ascendendo. per qualche tratto diffìcile, solo da lui conosciuto. Egli avrà probabilmente, sorpassate le creste e Sisara incamminato.su quei sentieri che solò i' camòsci battono' e che anche 1 cacciatori temono. E' quella una via pericolosissima che difficilmente anche il Pianetti, che ha' ormai 50 anni, potrà superare. Tutto qui fa credere che egli oggi abbia trovato qualche grotta per riposarsi e cosi riprendere eoa maggior lena domani la fuga attraverso quei macigni, sul limite di tremendi e profondi burroni. Finalmente oggi, dopo due giorni di aspettalivii, sono giunti quassù eentoseltauta soldati, con venti carabinieri e selle ufficiali.' l' soldati vennero divisi iu tante squadriglie cosi composto: otto soldati e due carabinieri. Ógni due squadriglie c'è un ufficiale che le comanda. — Tutto lo squadrìglie vennero poi divise in sezione e disposte Ih modo da. accerchiare il monte Vehtiilosa ed il Caricervo.

Con questo acoerchlamento si spera di stringere da vicinò il Piauelti c farlo cadere nelle mani della giustizia, a meuochò egli, fuggendo, ieri all'inseguimento della squadriglia del maresciallo Forti, abbia trovato una via libera c sia così passato sopra un'altra montagna. Questa soia c'è a San Giovanni Bianco qualcuno clic crede che il bandito possa, aver raggiunto l'alta valle Brenibalia e abbia trovato ricovero nel folto bosco che è soprastante' a Roncobello, dove egli ha una sorella, dalla quale potrebbe avere aiuti, qualche cibo e qualche informazione. Se 11 Pianetti i; giusto fino lassù, difficilmente potrà essere scovato data Ut folta vegetazione che oopre la montagna fin quasi sulla vétta. Arrivati lassù e se anche il suo rifugio fosse conosciuto e fosse scoperto, un'altra via egli avrebbe, cioè, superando qupii» ci.o,.ir,; scendere verso la valle Soriana la Via Mala, potrebbe raggiungere la Valtel lina. Ma le Autorità che qui . stanno dando la caccia al Pialletti orano ancora convinte questa sera che egli sia tuttora su queste montagne, ed avrebbero pensalo di far presidiare tutte le baite, per impedire ai mandriani che stanno lassù di fornirgli del cibo. Dovrà cedere per fame! So ciò avverrà e se il Pianetti si Irova ancóra sul Vehtulosa, egli dovrà cedere per fame. E' beasi vero che vi è una località dove non vi sono mandriani, e dove vi è abbondanza d'acqua e di cacciagione; però nessun sparo è stato udito oggi. Nei giorni venturi gli spari del Pianetti per procurarsi la selvaggina potrebbero essere intesi, In tal modo potrebbero essere indirizzato verso la località dove il Pianetti avrà sparato lo pattuglie che ijli danno la caccia.

Oggi, alle ore 17, quando sono partite per la montagna le pattuglie di soldati e di carabinieri, ho creduto bene di Inviare con loro uno dei nostri informatori, esperto della montagna e abile alpinista, affinchè possa tenermi informato immediatamente qualora la pattuglia fosse cosi fortunata da incontrarsi col bandito. 3000 lire di taglia E" giunto un telegramma dal Ministero, che eleva da L. 1000 a L. 3000 la taglia per chi consegnerà vivo o morto il bandito Si mone Pianetti, oppure per chi saprà dare tali indicazioni da poterlo catturare. Non essendo finora giunta alcuna notizia dello squadriglie inviate sulla montagna, il capitano Camera Giuseppe, del 78.o fanteriache comanda le truppe dislocate quassù, e che è un torinese, ha ' deciso di partire domattina, alle c. con una'nuova squadriglia, alla ricerca del bandito. La squadriglia del vice-brigadiere Granaglia, che ebbe 11 primo conflitto col bandito, è ritornata questa sera in caserma o sarà sostituita da un'altra.
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

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LaStampa 17.07.1914
Il bandito di Camerata Cornello batte la montagna a circa 3000 metri


Il bandito di Camerata Cornello batte la montagna a circa 3000 metri Il bandito di Camerata Cornello batte la montagna a circa 3000 metri vanonseguimento• Il Pianetti affamato parla coi pastori e annuncia nuovi delitti - I funerali delle vittime - Oggi batteranno la montagna i soldati alpini. (Per telefono alla Stampa). •tevaaal Manoo, 16, notte. E' la quarta giornata ohe le «quadriglie di carabinieri e^ guardie forestali stanno. dando la caccia a Simone Pianetti, il bandito fero ce, che scorrazza sulle montagne; ancora non si ha notizia di una probabile cattura, per quanto,* da molti indizi che si hanno dai mandriani, la sua presenza sia stata segnar lata in parecchie località. La popolazione della vallata continua a vivere in granale sgomento. Essa spera che presto si riuscirà a catturare.U bandito. Le squadriglie di carabinieri sono rimaste sulle montagne tutta la notte, nonostante l temporali che si sono scatenati nella serata. Alcuni di essi sono, tornati a San Giovanni Bianco fradici d'acqua, ma poi dovettero ritornare sui monti per la scarsità degli agenti. Essi sperano di chiudere: il Pianetti in un cerchio, togliergli cosi gli alimenti e ob bissarlo ad arrendersi. 'Ma, pur troppo, Ciò è ancora un desiderio, perchè la tona ètrop po vasta ed il cacciatore di camosci troppo resistente. Un ragazzo ha parlato eoi banditoStamane dai rapporti delle squadriglie Inviati al capitano dei carabinieri, cav. Morelli, che dirige il servlslo. abbiamo appreso che verso le 17 di ieri sera la squadriglia comandata dal brigadiere Gran agita aveva appreso da un ragazzo di 'lassù che il feroceassassino si trovava a ■Forcella di'Campiglio, e cioè in una località più bassa . — Cosa ti.disse il Pianetlir — chiesero i carabinieri al ragazzo. . —'Egli stava scuoiando una lepre — rispose il ragazzo — mi ordinò di non dire ai carabinieri che lo avevo visto; poi -si allontanò rapidamente. Un'altra squadriglia riferì che il Pianetti era etato avvistato verso le 16 in direzione della baita > Porana Esito . negativo diedero tutte le altre squadriglie inviate per informazioni. Tutti i posti sono però ben vigilati. E' certo che il Pianetti, che è sprovvisto di denaro, non pensa affatto ad abbandonare quel regno che egli si è costituito. fra le scogliere dei monti sopra la valle Asinina Egli, anche nei momenti più difficili, troverà lassù un sicuro asilo, specialmente sulle cime inaccessibili del Can Cervo e della Venturosa, che isl alzano aspre e difficili a tremila metri sul livello del mare. 1 funerali di cinque vittime Stamane, alle 10, nel caratteristico paesello montano di Camerata Cornelio ebbero luogo i funerali delle cinque altre vittime: del parroco, sacerdote don Camillo Filippi, del segretario, comuualo Giudici, di sua figlia Valeria del giudice conciliatore Ghilardl e del messo comunale Giappone. Una folla imponente vi ha preso parte. Nel salire la mulattiera, ho incontrato il Aglio del povero segretario. .

Egli mi disse di avere appreso la notizia dell'eccidio, a Genova, solo lunedi sera. Il sole è scomparso e il cielo si è fatto scuro. La tristezza invade tutta quella folla, che attende il passaggio del corteo recitando le preghiere. Alle 10 precise un lungo corteo di sacerdoti inizia il corteo. La salma del parroco è tolta dalla euii casa ed è portata da quattro robusti giovanotti .attraverso le anguste e ripide vie del paese.- Si gira attorno alla-chiesa, e la bara ornata di un drappo e delle insegne sacerdotali, viene deposta nel centro, tra doppieri accesi. Vengono portate poi le altre quattro saune. I sacerdoti cantano le loro preghiere, e poi entrano nella chiesetta, parata a lutto, dove ha luogo la solenne funzione religiosa; quindi le salme vengono por tate al cimitero. . ' li corteo, imponentisslmo. gira due volte intorno alla chiesa. Precedono le Confraternite maschili, dei ragazzi, numerose Associazioni sociali cattoliche, con bandiere, venute da Bergamo, e numeroso clero con cotta bianca. Reggono i cordoni della salma del parroco il deputato del Collegio, on. Bortolo, il sindaco di Camerata Cornelio. Manzoni, e due sacerdoti. Al cimitero pronuncia un commosso discorso, augurando pace alle vittime e giustizia severa al bandito, il deputato del Collegio, on. Bortolo. Intanto da tutti 1' campanili della valle si suona a morto, higubremente., ■ Ritornato a San Giovanni Bianco dopo ì funerali, mi incontro con una pattuglia che e scesa dalla montagna per rifornirsi di viveri, non avendo lassù trovato che del latte. I poveri giovanotti, che sono affamati, dopo poche ore hanno ripreso là via della montagna. Da essi si apprende che 1 mandriani non .negano asilo e-pane all'assassino, mentre lo cedono assai mal volentieri al carabimen. I poveri mandriani temono la vendetta del fa roce bandito; perciò sfuggono la vicinanza degli agenti, che sono andati lassù per liberare la montagna dalla belva. Le salme delle vittime di Simone Pianeti sono tutte scese sotterra, e sui loro tumuli ancora coperti dàlie corone di fiori inviate dal pietosi Ranno ieri e oggi pregato i parenti.

Simone Pianetti è tutUxa latitante. Egli scorrazza aulle montagne inseguito dalle pattuglie li carabinieri che con sempre rinnovata energia cercano di stringerlo' in un cerchio per 5arlo capitolare: ma difficilmente essi riusciranno nell'intento. fi rifugio del bandita Le notizie qui giunte nel pomeriggio farebbero credere vicina la sua cattura, ma i valligiani, si mostrano increduli perchè affermano che sono troppo pochi quattro giorni per fiaccarne le jenergie del vecchio e resistente uomo della montagna. Egli d'altronde ha una zona troppo 'vasta di'azione per temere che una trentina di carabinieri divisi in squadriglie riescano ad accerchiarlo. RHaasumendo: le notizie di questi quattro TiornJ di latitanza e ricerche noi abbiamo la ooWèrmà ohe TI Planettr non ha "mai abbandonato le montagne che sovrastano Camerata Cornelio e Sana Giovanni Bianco, ne ha mai cercato di passare il confine. Infatti egli si è costituito il suo regno fra le Come del Grealesco, sopra la valle Asinina, 11 canale della Torre sopra Cespedosio, i canali Cattivi e i Corni del Fogliare. E' questo un gruppo di vette che ai trovano sulle montagne del Can Cervo e Venturosa e ohe sono a una altezza di circa duemila metri. Egli dopo aver ucciso lunedi alle ore 13, la vedova Milesl, abbandono Cantalto e saU per la strada vecchia di comunicazione fra Taleggio e San Giovanni Bianco a Cantiglio, ove si asciugò gli abiti bagnati dalla pioggia e si rifocillò in una «balta » di carbonai, dove parlò col carbonaio Gluppoml, ohe lo accompagnò per un tratto di via e al quale raccontò reocldio«da lui compiuto. I carbonai di quella «baita», lunedi nel pomeriggio'' avevano bisogno di viveri e decisero di inviare a San Giovanni Bianco un ragazzo per il rifornimento. Il Pianetti allora cercò di opporsi, temendo che il ragazzo potesse parlare e rivelare cosi 11 suo nascondiglio. .

Ma 1 carbonai Insistettero e finirono colf'Inviare il fagazzo per i viveri. Allora Jl Plaoaftl' larciò Caninglio, diventato pericoloso per lui e sali alla trazione Ce Correi. Martedì egli comparve nel canale della Torre e precisamente alla Teccio ove pregò la.donna Antonietta Giupponi di preparargli della polenta. Siccome questa era intenta alla custodia del bestiame, il Pianetti si offri lui di sostituirla, e méntre egli attendeva che la polenta fosse pronta, vide al di sotto, una squadriglia di carabinieri incaricata di dargli la caccia in quella zona Allora il Pianetti chiamò la donna e le fece vedere i carabinieri, e dopo averle raccontato i suoi atroci defitti disse: « Prima che mi prendano córrerà molto tempo .. Il bandito vuole giornali e denari. ' In quell'occasione egli pregò la dorma di scendere in paese per avere denaro dalla moglie è perchè gli portasse dei giornali, dandole appuntamento per ieri alle •baite > di Piazzolo. 11 Pianetti diede alla donna la sua rivoltella carica di sei colpi, « Mi costa — egli disse, — quaranta lire, e voi potrete rivenderla per 30. Tanto io vado ora ad ammassarmi ». Ieri invece si presentò alla donna un altro podivlduo, ohe a nome del latitante le chiese la restituzione della rivoltella offrendole in compenso una lira; ma la donna non volle consegnarle. Questa rivoltella è stata oggi sequestrata dal maresciallo del carabinieri Forti die ne diede oggi notizia al capitano del carab-nieri cav. Marelli. Alle ore 12 di martedì il FiPiriL11! Sostato a Grealesco.

Alle ore 19 egli sparò dalle rupi sottostanti alle «balte» di Ptaazolo, sulla squadriglia che era al mulino h? ™ ^a^g'g!a- Ciò ?a OTe<iere che la notte di martedì il Piamertti la passò sulle scogliere dei Can Cervo, oppure nella grotta delia Teccia.. Verso mezzogiorno di mercoledì egli era ancora al Grealeggio, dove cercò di avere giornali da,,que! «ri*»*!: alle ore 17 fu visto alla Forcena cu Cantiglio, da un ragazzo. Ieri egli doveva attendere a Cantiglio la Giupponi Antoniatte che gli doveva portare il denaro ritirato dalla moglie,- giornali e viveri. All'appuntamento non asìdò la dorma, bensì la squadrilo, a del maresciallo Bianchi, che fu scaglionata U2*°v.1i8e;nt^roJh€ a latitante avrebbe do^JS^T6 Per giungere Ivi all'ora fissata I carabinieri ss ne stavano appiattati coi» le armi pronte, ma a mezzogiorno nessuno apparve. // Pianetti dato dal mareeeiallo Bianchi Pooo- più tardi però sopra una vetta ft maresciallo. Bianchi vide due persona una delle quafli gli pareva che falciasse l'erba. Puntò aitara il binoccolo e gli parve di riconoscere in uno di essi, proprio il Simone Pianetti. Le due vp?00 dopo scorti, gli agenti scomnayvano dal versante opposto verso la località ^mIIL?1?"8"1 fu P« vlsto dal ragazzo. I caSSSS?» r5pa?tro àPPia<tatì ano a stamattina, ^fH!!??0 1 DUrr°M del Venturosa Ieri sera ESL2£?!IU r*^1* 8' Pia tardl- si scatenò il teroporale cosi violento che impedì le rioerehe, benchè.i carabinieri non abbiano abbandonato per tutta la notte 1 posti loro assegnati. // bandito invoca un po' di latte e un po' di fuoco? nSSP°aJ. IU»eraU avvenuti a Camerata Cornelio delle cinque vittime, è giunto In quel paesello un mandriano, certo Emanuele Car ,Serina- '1 «male ha sul monte della Vecchia la sua mandria per il pascolo estivo. H. Carrara raccontò al delegato De Martino che ieri sera, verso le 19, mentre sulla montagna imperversava il temporale avverti un rumore di ghiaia nel vicino canalone. Uscito dalla baita, scorse un individuo in uno stato veramente compassionevole Era il Pianetti, che colle mani allargate, implorando, gli grido: • Abbiate carità! Datemi un po di latte e un po' di legna per riscaldarmi! Non ne posso più ».

Spaventato, e anche commosso, il Carrara lo ospitò. Allora il Pianetti gli fece I esteso racconto, piangendo, della sua odissea e lo pregò di recarsi a San Giovanni Bianco, dalla moglie, per invocare soccorsi, dandogli appuntamento per oggi alla frazione Grealeggio. Partendo dalla baita, il Pianetti esclamò: «Sono sfinito, non posso più reggermi in piedi; ma prima che mi prendano voglio consumare tutte le mie cartuccie! Si sa che egli possiede 150 cartuccia Subito - dopo1 questa notizia 6 partita per quella località una pattuglia di otto carabinieri e di guardie forestali; ma la pattuglia non potrà raggiungere quella montagna che dopo sei ore, tempo più che sufficiente al Pianetti per riparare altrove. Verso le ore 15 ei è scatenato un nuovo uragano nella valle. .Subito dopo fece il suo ingresso nella caserma dei carabinieri, tutto bagnato, il carabiniere Berardi, il quale portò al capitano dei carabinieri un rapporto del maresciallo Forti, che si. trova sul monte della Vecchia. II rapporto è del seguente tenore: «11 Pianetti Simone trovasi appiattato nel folto di un bosco suj monte della Vecchia presso Cespedosio. Occorrono -d'urgenza rinforzi ». Il rapporto aggiunge che il maresciallo ha sequestrato la rivoltella del bandito. Il carabiniere dice poi che la pattuglia del maresciallo Forti avvistò il Pianetti oggi, verso mezzogiorno. Il bandito trovava*! a circa 500 metri dai militari, sopra un cocuzzolo del monte della Vecchia, il maresciallo Forti sparò contro di lui due colpi di moschetto, senza ferirlo. Il bandito allora si allontanò e riparò nel folto del bosco. Da tutti si deplora che alla caccia di qua sto feroce bandito concorrano solo circa quaranta militi. Le Autorità, impressionate, hanno però ordinato che domattina partano per San Giovanni Bianco 200 soldati alpini, richiamati della classe 1691, appartenenti tutti ai paesi delle valli IBrembana e di Taleggio. I soldati saranno comandati da due tenenti di complemento, pure della vallata, dall'avvocato Attilio Calvi e dall'avv. Pesenti, notissimi alpinisti, entrambi profondi conoscitori di quelle montagne. E' in tutti vivo il desiderio che l'opera di questi baldi giovani riesca ad assicurare alla giustizia il temuto bandito, facendo tornare in queste valli, che sono ora sotto una dolorosa impressione,, la tranquillità e la sicurezza.
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da IW2LBR »

LaStampa 23.07.1914
II cacciatore di camosci è sui monti di Val Brembana


II cacciatore di camosci è sui monti di Val Brembana II cacciatore di camosci è sui monti di Val Brembana Pillotti in hi il coionio del suicìdio a San Ólovannl - BiamO', .28, notte. . Simone Ptanetti è ancora vivo. Questa è la notizia che stasera .posso» darvi con sicurezza, perchè di lui si hanno.avute precise notizie^ Egli è riparato, come lo da due giorni vi dicevo, sui monti dell'alta ' vallo Brembana verso Cà San Marco. Ma ecco senz'altro le notizie che ho potuto personalmente raccogliere da un carbonaio che lunedi parlò col bandito. VI annunziai ieri sera che il Planettl'fu visto lunedi sul monte Avaro. La notizie è confermata oggi con maggiori particolari dal carbonaio Santi. Antonio di Santa Brigida, qui sceso appunto per Tifarire i particolari al capitano dei carabinieri. Marotti, che dirige il servizio. ' ■' Un peutor* incontra il bandito Lunedi mattina il Santi è andato verso il tardi n«Ua .sua t balta » posta sul monte Val, che è nelle vicinanze del,monte MoncuCco, dove in questi giorni egli e occupato per far carbone. Quando egli giunse alla « baita » erano circa le 11 ma, con sua meraviglia, trovò che 'U lucchetto di sicurezza, che era aUa pòrta, era stato strappato. Pensò allora che il suo compagno di lavoro'.lo avesse preceduto e che per entrare avesse .strappato il lucchetto.

Fece per aprire ma, altra sorpresa, la porta era assicurata all'interno. Chiamò, ma nessuno rispose: bussò, ma.invano! Egli pensò allora che qualche disgrazia fosse occorsa al suo compagno nell'interno della • baita ». Il Santi stava per allontanarsi, ma aveva fatto solo una cinquantina di' passi quando si senti chiamare. Si voltò e vide che la porta della «baita» era aperta.e un. uomo gli faceva segni di avvicinarsi. — Chi siete? — gli chiese egli. L'altro non rispose',, ma gli continuò a far segni. *, — Allora siete il PianetM? — domandò il carbonato. — Si, sono proprio il P'ianetti, ma- mi racco mando; la mia vita è nelle vostre mani. — E il bandito afferrata la mano del rude montanaro glie la strinse fortemente e poi glie la baciò, scoppiando in lacrime. Il carbonaio restò profondamente commosso o il Pianetti gli disse: Scusatemi buon uomo,-vi ho rotta la porta, ma avevo tanto fame e bisogno di riposol Egli raccontò che appena entrato nella «baita» mangiò polenta e formaggio da lui rinvenuti sopra una tavola. e Forte ai costituirà 11 Pia.netti fece poi il racconto dell'eccidio da lui compiuto a San Giovanni Bianco o a Camerata Cornelio per vendicarsi. Quindi fece per allontanarsi, ma rivoltosi nuovamente al Santi gli disse: «Sentite, io non ho denaro per pagarvi: ma vi sono riconoscente. Scusatemi». Il carbonaio allora gli disse: «Se volete rimanere rima/neté pure, io non vi tradirò ». Il Pianetti allontanandosi gli. disse: «Forse verrò ancora».

È 'scomparve per un sentiero che dava sul monte. La sera egli tornò ancora alla « baita » verso le 8 e mezza con grande sorpresa del Santi, il quale, rimasto impressionato dalla visita della mattina aveva' tenuto il segreto per se solo. Nella « baita» il Piaiiietti chiese da mangiare, e allora il carbonaio gli apprestò una'scodella di minestra: quindi gli disse che poteva riposare nella cuccia che stava nella «baita»,-ma -il Pianetti non volle fermarsi nell'Interno e preferì sdraiarsi fuori della « baita », ove riposò fino alle ore due. A quell'ora si alzò e dopo aver salutato il suo benefattore, al quale raccomandò di salutargli la famiglia e i suol bambini, fece per allontanarsi; ma poi, come sospinto da una forza maggiore ritornò nella «batta» e raccontò'le sue miserie al Santi. Gli disse che da otto giorni vagava di montagna in montagna e parecchie volte aveva pensato al suicidio; tre volte anzi fece par suicidarsi, ma poi non ebbe il coraggio perchè al momento fatale 11 pensiero dei figli gli balenò davanti alla mente. Egli spera di poterli ve dere ancora. Il Pianetu-, aggiunse poi che se domenica non avrà raggiunto il confine egli si costituirà. "Oggi poi sul Grealeggio l'autorità ha proceduto all'arresto di un mandriano che fu visto da una pattuglia di carabinieri far dei segni. Il mandriano arrestato, che è un bresciano valigie trasportato a San Giovanni Bianco,' ma pare che si tratti di uu arresto per misure di pubblica sicurezza, non avendo l'arrestato fornito sufficienti indicazioni e non avendo spiegato perchè si trovava -sul monte. E' accertato però clie 1 mandriani sono sempre buoni amici di Simone Pianetti, ai quale forniscono sempre viveri in abbondanza.
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Re: Simone Pianetti..assassino o giustiziere?

Messaggio da Skiador »

Paolo ha scritto:Affascinante l'idea di poter consultare così facilmente 150 anni di cronaca, e il sito sembra anche ben realizzato (mi sono già letto alcuni degli articoli sul Pianetti) - grazie per la segnalazione.
Si' veramente, e' possibile anche trasformare gli articoli in pdf tramite un apposito "button" sulla destra di ogni articolo, in modo da poterli conservare e/o stampare in formato originale.

Grazie Gino per l'inserimento in formato testo, che contiene alcuni errori ortografici inevitabili, dato che sono stati derivati automaticamente da un riconoscitore di lettere direttamente dall'immagine della pagina di giornale.

Tra l'altro, mi sono dilettato a cominciare a fare una ricerca di altre notizie del passato piu' o meno recente riguardante la Valle Brembana e le sue cronache, veramente affascinante. A volte si scoprono delle curiosita' davvero uniche...invito tutti a dilettarsi nella lettura, tra l'altro coadiuvata da un ottimo motore di ricerca avanzata (ad esempio inserendo i nomi di paese o frazione di cui si vuole vedere se la stampa nazionale ha mai parlato...!).

a_45
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