Da L'Eco di Bergamo
Carona, stop alla nuova strada a servizio dell’alpeggio
Carona – «Quella strada serve per salvare gli alpeggi e la montagna». Il sindaco di Carona Gianalberto Bianchi non ci sta allo stop dei lavori imposto dal Parco delle Orobie. Il tracciato, in corso di realizzazione, avrebbe dovuto aiutare gli alpeggiatori dell’alpe Sambuzza. Ma finora, più che altro, ha suscitato la contrarietà di qualcuno, obbligando a un surplus di lavoro Parco, Soprintendenza ai beni paesaggistici e Procura.
Si attende la Soprintendenza
Si tratta della via rurale – poco più di un chilometro – che il Comune di Carona stava costruendo a circa 1.700 metri di quota. Parte dalla strada che conduce al rifugio Longo e raggiunge una baita comunale. Iniziati quest’estate i lavori sono stati sospesi dal Parco delle Orobie lo scorso fine settembre. Parco che ora sta attendendo dalla Soprintendenza ai beni paesaggistici una decisione sul da farsi. Ma cosa è successo? Stando al progetto presentato dal Comune, la strada (finanziata per l’80% da fondi regionali, in zone di particolare tutela ambientale), avrebbe dovuto consentire il risanamento di una vecchia casera per gli alpeggiatori. Quella baita, però, non sarebbe mai stata toccata mentre il Comune ne ha realizzata una nuova distante alcune decine di metri. La segnalazione parte ad agosto da un privato cittadino (che qui preferisce restare anonimo). Chiede lumi in Comune e segnala i suoi dubbi al Parco. Proprio il Parco, a suo tempo, aveva concesso le autorizzazioni, da un punto di vista ambientale e paesaggistico, alla realizzazione dell’opera. L’intervento concreto, però, non avrebbe poi rispettato quello originario previsto sulla carta. Lo stop del Parco, infatti, è dovuto a «difformità all’autorizzazione paesaggistica»... CONTINUA
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