IW2LBR ha scritto:
4 giugno 2019
Torcola, addio ai vecchi impianti di risalita
Piazzatorre. La proprietà toglierà pali e funi di ovovia e monoposto in Soliva, ferme dal 2005. Lascerà le stazioni
La Sesp: «Per gli altri due skilift e la seggiovia resta un’offerta dalla Croazia, ma trattiamo anche con il Comune»
L’iter è iniziato. La Sesp ha ufficialmente chiesto al Comune di poter smontare pali e funi della vecchia ovovia, e di quanto resta della seggiovia monoposto che portava fino al rifugio in Torcola Soliva. Piazzatorre, probabilmente già quest’estate, dirà addio a due dei suoi storici impianti di risalita, i primi realizzati nella stazione sciistica dell’alta Valle Brembana entrata in funzione nel 1952, solamente tre anni dopo Foppolo. La funivia, con le sue cabine azzurre, è ormai un lontano ricordo: l’ultimo anno di namento fu il 2005, poi lo stop. Così accadde anche per la seggiovia monoposto che dall’arrivo della cabinovia di arroccamento portava fino al rifugio delle Torcole. Le cabine, peraltro, ormai da due anni, sono state tutte vendute dalla proprietà: alcune sono finite in Francia e Germania, altre a Livigno, altre ancora in studi di architettura e design, o in negozi sportivi. La proprietà degli impianti di Torcola Soliva è della Sesp, con quote del 49% di Giuseppe Passera di Milano e di Francesco Damiani di Piazza Brembana, infine al 2% di Marco Calvetti di Piazzatorre. «Abbiamo chiesto al Comune il permesso di togliere pali e funi dell’ovovia e della seggiovia monoposto, ormai obsoleti – spiega Passera –. Una volta che sapremo quale è l’iter da seguire procederemo con i lavori. Probabilmente entro quest’estate». Per quelle strutture ormai abbandonate, la Sesp paga ancora un affitto alla Società degli antichi originari, proprietaria dei terreni.
Di fatto gli impianti sono vetusti e difficilmente riutilizzabili. Da qui la decisione di smantellare ciò che ancora restava. Saranno conservate le stazioni di partenza e arrivo dell’ovovia («Mai dire mai, magari in un futuro...», dice Passera), mentre della seggiovia monoposto (i seggiolini sono già stati smontati), resterà solo la stazione di arrivo. A quel punto, nel comprensorio di Torcola Soliva resteranno installate la seggiovia biposto Torracchio di 795 metri e due sciovie, il Roccolo di 650 metri e il Sole di 500 metri. Di fatto entrambi chiusi dal 2005, a eccezione di due stagioni dal 2010 al 2012, quando funzionarono in collegamento con le seggiovie (oggi aperte) di Torcola Vaga, più a nord. La società Sesp li fece girare dal 1995 al 2005, accumulando però negli ultimi otto anni perdite per un milione e 266 mila euro. Da qui la decisione di fermarsi. Oggi la Sesp, però, paga ancora circa 60 mila euro tra affitti dei terreni e concessioni dai Comuni di Piazzatorre, Moio de’ Calvi e Valnegra, sui cui terreni si trovano gli impianti. Sul tavolo della Sesp ci sarebbe la proposta di una società impiantistica croata che, grazie a fondi europei, sarebbe disposta ad acquisire, smontare e ricollocare gli impianti altrove. «C’è anche un interessamento del Comune, con cui stiamo trattando - dice Passera -. Siamo quindi in attesa di capire cosa fare».
