Sempre mi rimane preziosa la variegata bellezza della val Brembana, anche se ultimamente, essendomi concentrato maggiormente sulle esplorazioni dei luoghi in cui attualmente - e spero per lungo tempo ancora - risiedo e risiederò, e che saranno protagonisti forse di un qualche futuro reportage "clandestino", la mia presenza in essa è invero assai sporadica. Ma molti sono gli anfratti, i luoghi ora svaniti dalle carte e dalle memorie della maggioranza, che punto comunque a riscoprire, come sulle tracce di una civiltà di giganti da tempo immemore scomparsa; e le fatiche, la vita sobria, la fame, la saggezza, cosa sono se non caratteri peculiari incisi nella roccia e nel sangue antico della gente orobica di un tempo?
Bene, dopo questa introduzione volutamente prolissa, descrivo brevemente la piccola avventura di ieri in quel di Piazza Brembana.
Questo l'itinerario, con l'andata in rosso e il ritorno in blu.
