Inizio la descrizione di quest'escursione con qualche premessa:
1) si svolge parzialmente fuori dalla Val Brembana, ma penso possa essere interessante per i frequentatori del sito, visto che si diparte comunque dal ns. territorio
2) come si noterà dalle foto con colori autunnali, l'uscita non è stata effettuata in questi giorni, ma lo scorso autunno (il 7 ottobre). Poichè è consigliato un pernottamento al rif. Longo ho pensato di postarla solo ora (all'epoca non mi è parsa una buona idea inserirne la descrizione, visto che era l'ultimo fine settimana di apertura del rifugio).
3) colgo l'occasione per ringraziare i gestori del Longo (Enzo, Rossella e Valerio, in rigoroso ordine alfabetico), per avermela suggerita (pur bazzicando spesso in zona non la conoscevo, e penso che sia effettivamente poco nota), e per avermi rifocillato a dovere (come sempre...).
Per godersi appieno questo giro consiglierei di effettuarlo in due giorni, con pernottamento al rifugio, essendo la lunghezza e il dislivello totali un po' impegnativi per una sola giornata (circa 35 km, e 2500m di dislivello) - nulla vieta di farlo in una sola tappa, fisico permettendo, ma si rischierebbe di non avere il tempo sufficiente per apprezzarlo.
Una vista indicativa del percorso, effettuato in senso antiorario, è la seguente (mi scuseranno, spero, Skiador & co. per la poca professionalità dell'immagine - ormai avete viziato il pubblico con i vostri gps e fotoritocchi


Si tratta, in pratica, della solita salita da Carona al rif. Longo; da qui si sale al lago del Diavolo, quindi al passo di Cigola, si discende lungo la Val D'Ambria fino, appunto ad Ambria, e si risale dalla valle di Venina fino al passo di Venina e, di nuovo, al Longo e a Carona. Non presenta difficoltà particolari; richiede un po' di attenzione solamente la discesa dal passo di Cigola, in presenza di neve, perchè la traccia non è facilmente individuabile: bisogna puntare decisamente a destra per riuscire a perdere un po' di quota senza andarsi ... ad incasinare, per poi spostarsi a sinistra, dove si dovrebbe riuscire a trovare il sentiero che porta al fondovalle.
Anche il passo di Venina può essere innevato, ma il sentiero è più visibile. Assolutamente consigliata una sosta ad Ambria, borgo del 1600 (presumo, essendo del 1615 la chiesetta) molto piacevole (una sorta di Pagliari valtellinese... :-) ). Per il resto nulla di particolare da segnalare (se non la sofferta rinuncia ad una polenta e cassöla offertami dal cordialissimo guardiano della diga di Venina - ho pensato che non mi avrebbe aiutato nella risalita del passo...), quindi lascerei spazio a qualche foto...
Risveglio al rifugio
