Carnevale Tradizionale di Valtorta
reportage by gogis e valanga
Carnevale particolare quello di Valtorta, niente a che fare almeno per una parte della festa - nella quale trovano spazio anche le maschere che si incontrano altrove - coi soliti Carnevali. Quello di Valtorta, infatti, si inserisce nei Carnevali della più antica tradizione popolare, quella, per intendersi, che mischia la magia del bosco e della montagna, i loro misteriosi personaggi - l’uomo dei boschi, il diavolo, i nani e gli elfi, e ancora le «masche» o streghe dei carnevali piemontesi - che popolano il mondo contadino di un tempo; contadini che avevano, nei secoli passati, rapporti molto stretti con il mondo del mistero. Ed ecco, a Valtorta, «ol diàol», «i furchetì», «ol vècio», «la ègia», «ol zio barba» e «la zia meda», personaggi tipici, questi, del Carnevale valtortese che trovano corrispondenza in altri Carnevali della montagna italiana, laddove resiste ancora una comunità rurale attiva.
