Coralli fossili
Mentre cammino sul sentiero nel bosco adocchio uno strano sasso, presumo siano dei coralli fossili.
Cerco qualche indizio sul sito del MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI “E.CAFFI”
ERA MESOZOICA TRIASSICO: il periodo è caratterizzato da un'alternanza di cicli con acque basse e calde, in cui si formano grandi scogliere coralline, e momenti di emersione in cui le scogliere scompaiono. Verso la fine del periodo il territorio bergamasco è coperto da un mare caldo tropicale con estese scogliere. Tra una scogliera e l'altra rimangono delle lagune dove l'acqua tende a ristagnare rimanendo priva di ossigeno; in queste lagune i resti degli organismi possono conservarsi perfettamente allo stato fossile come è avvenuto a Cene, Zogno e Berbenno. Le rocce di questo periodo, ricche di fossili, sono in prevalenza calcari e dolomie (le antiche scogliere), marne, arenarie e argilliti nerastre. Oggi costituiscono la parte principale e centrale delle montagne della bergamasca e sono sede di ricchi giacimenti minerari che nel passato.
Inoltro la foto a Filippo, geologo, il giorno dopo mi da la conferma, precisando che la roccia in cui sono contenuti appartiene alla formazione geologica denominata "Calcare di Zù"
Era: MESOZOICA Periodo: TRIASSICO Età: NORICO SUPERIORE-RETICO.
In riferimento ai cicli del triassico specifica che:
si tratta di cicli sedimentari con condizioni marine più profonde (trasgressione marina) e meno profonde (regressione marina) ma fondamentalmente prevalgono acque basse e calde. Le lagune, sono in realtà delle vere e proprie fosse anossiche, cioè profondi bacini asfittici con scarsa circolazione di acqua, che risulta quindi povera di ossigeno, all'interno delle piattaforme carbonatiche. Infatti gli spessori dei sedimenti in queste fosse sono notevoli.