Monte Cadelle dal Passo di Dordona (cresta est)
Sabato il meteo dovrebbe concedere qualche sprazzo di sole, optiamo per una gita tranquilla non troppo lontano da casa. Andiamo alla scoperta del monte Cadelle da me mai salito. Optiamo per la cresta est, quella che si diparte dal passo Dordona. Logica e all'apparenza non difficile, è però stranamente poco percorsa. Giunti a Foppolo, ci incamminiamo lungo il sentiero del passo Dordona mentre le prime luci di questa incerta giornata ravvivano un po' la valle già in veste autunnale. Poco prima del passo tagliamo in direzione di un dentino roccioso che non esitiamo a salire. Ridiscesi con attenzione, diamo inizio alle danze. La cresta è dapprima erbosa e camminabile, per farsi quindi più rocciosa e divertente. Giunti ad un intaglio, allestiamo una doppia su spuntone per scendere un canalino innevato, altrimenti ostico senza ramponi.
La parte mediana della cresta è piuttosto continua con passaggi di I e II grado esposti e piacevoli. Resiste la vista sulle retiche, mentre sulla cima Vallocci compaiono le prime nubi. Senza quasi accorgercene, tocchiamo l'anticima dalla quale si apre la vista sulla conca del Cadelle e sul monte Valegino. La vetta rimane tuttavia distante, ci attendono ancora 40 minuti di piacevoli passaggi su bella roccia. Dalla cima il panorama è assai ridotto e fa freschino; ma soprattutto ci attende un pasto caldo al rifugio Dordona. Scendiamo per un breve tratto di cresta (ovest) per poi gettarci a capofitto in un canale innevato che sgancia direttamente nei pressi della bocchetta dei Lupi. Ci concediamo una puntatina al bel laghetto del Cadelle prima di mettere le gambe sotto al tavolo al cospetto di un bel piatto di Lasagne bitto e funghi.
Satolli e soddisfatti torniamo all'auto non prima di esserci messi in gioco sull'ardua "falesia" del paravalanghe. Con qualche trucchetto completiamo tutte e tre le vie, scarponi ai piedi.
Ecco le foto:
Ottima posizione per una baita
