Allo Zuccone dei Campelli, salendo dalla Ferrata Minonzio
Sono lì nell'orto a metà mattina con la vanga in mano e mi guardo attorno: ma che ci faccio a casa..??!! Concludo velocemente i lavori programmati, la giornata è troppo bella..!! Arrivo a Ceresola poco dopo mezzogiorno, mi è saltata in mente la pazzia di salire allo Zuccone dei Campelli percorrendo la Ferrata Minonzio, mai tentata in precedenza. Il percorso inizia dietro il bacino dell'acquedotto posto in cima ai Piani di Bobbio, il primo tratto è un normalissimo sentierino che offre una bellissima visuale sui Piani, poi il gioco si fa più serio: il tracciato è adatto solo ad escursionisti esperti, cenge erbose a volte strettissime e canali attrezzati portano fino ad un intaglio posto alla testata del Vallone dei Camosci e fin lì la ferrata può essere considerata una spettacolare via alternativa per salire allo Zucco Barbesino, che si raggiunge senza troppi problemi girando a sinistra. La ferrata invece prosegue a destra e adesso non si scherza più: passaggi esposti e difficoltosi rendono il percorso decisamente impegnativo per un semplice escursionista, per raggiungere la vetta dello Zuccone devo ricorrere a tutta la concentrazione di cui dispongo, guai a difettare di forza di volontà e di esperienza su terreni difficili come questo. Ho imparato a procedere guardando solo il metro di montagna davanti a me e non quello che sta oltre, senza questo espediente non sarei mai arrivato in vetta: è decisamente molto più difficile del previsto, un lungo tratto in discesa mette alla frusta la mia preparazione, perciò una volta lassù la soddisfazione è immensa, la croce di cima segna la fine delle tensioni, resta la felicità di aver fatto una pazzia che ora però mi regala a piene mani panorami stupendi, luci e colori che il pomeriggio inoltrato tinge di tonalità indimenticabili.
E' mezzogiorno a Ceresola, oggi la mia pazzia comincia a quest'ora....
