Tra le Torcole e il Toracchio, l'altopiano al centro dell'Alta Valle Brembana
La zona delle Torcole e Toracchio Sono montagne più “giovani” di quelle che costituiscono la catena che chiude le Orobie a Nord: Pizzo dei Tre Signori, Pizzo del Diavolo, Redorta, eccetera, costituiti da rocce metamorfiche e vulcaniche di età tra i 300 e i 600 milioni di anni. Per la verità i rilievi di Piazzatorre non sono costituiti da dolomie omogenee, così come il resto dell’Alta Valle. Nei massicci imponenti di dolomia - Esino del Pegherolo, Secco, Cavallo, Cavallino affiora un vistoso “occhio” di rocce metallifere, e tali massicci sono circondati da una ben definita cintura di quel tipo di dolomia che i geologi chiamano Muschel - Kalk. C’è poi una lingua di Servini Triassici che, proveniente da Piazzolo, si insinua tra le dolomie a sinistra e il gruppo del Torcola e Toracchio a destra. È un confine vero e proprio dato che Torcola e Toracchio appartengono alla fascia di terreno Permiano e non Triassico (dolomie) come il resto delle nostre montagne. Chiusi tra la spalla destra dolomitica e quella sinistra Permiana i piani di Piazzatorre mostrano la loro “tenera età”. Tali piani risalgono infatti al Quaternario (circa 400 mila anni fa), l’era delle grandi glaciazioni. In quest’ epoca tutto l’arco alpino fu coperto completamente da immensi ghiacciai che si spingevano verso la pianura. Nella Valle del Brembo, data la sua piccola estensione rispetto a quella dell’Adda, si accumulò meno ghiaccio che altrove. Il fronte dei ghiacciai si fermò probabilmente all’altezza dell’attuale Camerata e alcune vette sono riuscite ad emergere dai ghiacci e conservare parte del manto di vegetazione.