La cascata della rana

[freedom]

Capovalle, Roncobello, Sabato 26 Gennaio 2019 - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche

Salita su ghiaccio: Cascata della rana

Partecipanti: Io, CadeSpi.

Sabato vengo accompagnato dal più esperto Fabio a salire queste balze ritenute un classico Brembano su cui si possono muovere i primi passi su ghiaccio. Le condizioni non erano certo delle più "amichevoli" dato il ghiaccio vetrato dove la picca entrava solo dopo qualche colpo assestato bene. In loco altre due cordate dopo di noi.
Dopo essere scesi ci siamo diretti a Cambrembo per alzare un po' il grado salendo i due tiri della colata naturale sulla strada.


Lo sci-alpinismo, l'alpinismo e l’arrampicata su roccia/ghiaccio sono attività potenzialmente pericolose; chi le pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le informazioni fornite in questo sito, relative agli itinerari di arrampicata e sci-alpinismo, vanno verificate di volta in volta sul posto, soprattutto per quello che riguarda lo stato dell'attrezzatura. Prima di pianificare una gita è indispensabile consultare i bollettini meteo e/o nivo-metereologici.




Alla prossima.

[lucaserafini]

Bellissima, bravi! Il ghiaccio era proprio bello duro, eh?

Una chicca storica: sapete perchè si chiama Cascata della Rana? Quando siamo arrivati all'attacco nel 1981 c'era incastrata nel ghiaccio basale una povera rana a pancia in su, anzi se ne stava sepolta all'interno del ghiaccio vitreo, che era così trasparente da permetterci di vedere il corpo del povero animale in tutti i suoi dettagli più fini, qualche centimetro all'interno della massa vitrea. Era viva? Era morta? Non lo sapremo mai... dicono che certe rane hanno la capacità di ibernarsi e resistere per tutto l'inverno...

[CadeSpi]

Una glassatura dura dura di un paio di centimetri sul primo tiro, bello plastico e un po' bagnato il secondo.
Parecchia acqua a Cambrembo, rispetto a due settimane fa si è spostata a centro cascata ed è molto bagnato il candelino di uscita.
Il candelino di S.Simone invece sembrava attaccato con lo sputo sopra.

Grandissimo Freedom alle prime esperienze su ghiaccio con gli scarponi da scialpinismo .

Per Luca: sarebbe bello se raccontassi anche qui l'origine dei nomi delle cascate come hai fatto a me.
E magari anche le vie: ma Francesca chi è??

Aggiungo qualche foto al volo.

Partiamo presto perchè l'idea è di fare almeno una doppietta e magari un tris. L'alba i saluta dalla cresta del Menna

[CadeSpi]

E' un po' che non ci vediamo e chiacchierando amabilmente arriviamo al colatoio della Rana.



La mancanza di neve ha trasformato l'avvicinamento in un flusso ghiacciato appoggiato.
So già che i polpacci se ne accorgeranno e infatti sarà così.



Tralasciamo l'ordine cronologico delle foto ed eccoci ai piedi dei 2 salti della Rana (foto fatta in discesa)

[CadeSpi]

Freedom arriva in sosta al primo tiro.



Con 4 veloci calate in doppia (le prime due soste attrezzate con maillon le altre su abalakov) siamo al punto di partenza.

[CadeSpi]

Veloci torniamo all'auto e senza neppure disimbragarci ci dirigiamo verso Cabrembo.
Dalla strada della val Rotta osserviamo l'obbiettivo n.2, il candelino di S.Simone, ma l'uscita della colonna non finisce di convincermi.



Bellissima invece la cascata di Cabrembo dove sono già impegnate delle cordate.
Un forte sta anche risalendo la cascata artificiale, ci fermiamo a studiarne i movimenti eleganti.


Pronti via, anche noi risaliamo la cascata con due bei tiri con parecchio verticale.
Paolo esce un po' bagnato dal candelino.



Vista la doccia decidiamo di non proseguire con un po' di moulinette.
Ce ne scendiamo quindi a Branzi per la meritata birretta e il consueto scambio di informazioni con vari alpinisti di ritorno dalle loro avventure.

Alla prossima (come dice Freedom).

[IW2LBR]

Bravissimi!!!! potevare farmi un fiscio e vi avrei ripreso dall'alto!!!

[lucaserafini]

Eh sì, devo aprire un post con la storia della toponomastica delle cascate... ma prima devo recuperare alcune vecchie diapositive e digitalizzarle, così il post di ricostruzione storica risulta più completo.

Francesca era una bella bimba appena nata nel 1981, quando abbiamo aperto la via, dal papà Sergio Pesenti di Zogno, che era del gruppo Serafini-Malgrati-Panza-Scanabessi-etc.
Sergio ci chiese di nominare la via appena aperta con il nome della sua bimba, ed io e Angelo (Panza) non potemmo che concordare...

[freedom]

Bravissimi!!!! potevare farmi un fiscio e vi avrei ripreso dall'alto!!!

Lascia che migliori un pochino la tecnica e poi ti chiamo.