Pegherolo mon amour... dopo 50 anni di onorata carriera alpinistica mi trovavo a non aver ancora salito questa famosissima montagna...

Incuriosito dalle nuove relazioni sulle catene rinnovate ed avendo a disposizione in modo del tutto imprevisto la domenica me ne vado a San Simone e percorro tutta la cresta. Vi agevolo alcuni video. Invece che ritornare dalla cresta Pegherolo-Cavallino-CornaErba-Cavallo, ho deciso di esplorare la discesa del versante Nord del Passo della Piodessa. Che poi tanto passo non e'... e' piu che altro una barriera di roccia compatta situata ad una elevazione minima sulla cresta. Ne e' scaturita una bella avventura, di cui pure vi agevolo la copertura video. Comunque il Pegherolo, anche con le nuove catene, resta a mio parere una salita alpinistica di bassa difficolta' ma con esposizioni tali da poter provocare cadute fatali. Le catene infatti non sono presenti in molti tratti esposti. Dove ci sono il loro posizionamento e' ottimo. I tratti con catene sono a mio parere piu' facili di una ferrata come ad esempio la Minonzio allo Zuccone Campelli, ma la loro assenza in vari tratti alpinistici rende la salita al Pegherolo non assimilabile ad una via ferrata. E questo andrebbe evidenziato con un opportuno cartello all'inizio della cresta. Io personalmente ho salito l'intera cresta senza toccare ferro, a mio parere ci sono tratti di II grado con alcuni passaggi fino al III inferiore. Comunque la parola d'ordine al Pegherolo, cosi' come su tutte le nostre montagne "friabili" e': "piede fermo ed equilibrio". Le mani sono secondarie, se i piedi sono sicuri.
Alla fine, una salita bellissima!!
Foto della bastionata Nord del Pegherolo con la linea di discesa dal passo della Piodessa. (T=Torrione Berera, P=Pegherolo, C=Cavallino, E=Corna dell'Erba)