15.09.18 “Grado bagnato, grado aumentato”! Questo vecchio proverbio, che ho appena inventato, sintetizza la salita della Via del Diedro alla Punta Osvaldo Esposito. Io e Pietro abbiamo iniziato a preoccuparci quando abbiamo visto la strada per il Calvi bagnata. Probabilmente ha piovuto la notte e la nostra via è tutta a Nord, quindi non si asciuga! Infatti troveremo tutte le placche bagnate. Decidiamo di partire ugualmente, al massimo ci caliamo dalle comode soste attrezzate con spit. Invece tiro dopo tiro riusciamo a superare le aumentate difficoltà e arriviamo in cima al torrione dove c’è la calata nella breccia. Davanti a noi vediamo la placca del quinto tiro tutta bagnata. Da qui fa impressione perché sembra verticale. Decidiamo di scendere e andare a vedere. E’ bella ripida, ma sembra che qualche appiglio ci sia. Parto e con non poco sforzo riesco a superarla. La parte più difficile è stato togliermi lo zaino che non passava nella fessura finale, con i piedi appoggiati su un paio di centimetri di roccia… bagnata! Superato il quinto tiro, Pietro affronta il sesto che presenta le ultime difficoltà e poi, dopo il facile ultimo tiro, siamo finalmente in vetta! Ci abbiamo messo molto più tempo del previsto viste le difficoltà, ma la soddisfazione è stata maggiore. Attraversiamo tutta la cresta fino alle soste di calata. Scegliamo di scendere dal versante Valle dei Frati per velocizzare il rientro. Una grande applauso a “Pietro che non si è tirato indietro”, altro proverbio appena inventato!
Punta O Esposito Via del Diedro