
Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Gaetano ed io sul secondo tiro


Orobie Brembane, mon amour: calcare, dolomia, verrucano, gneiss, scisti, vulcanite, graniti, pseudotachiliti… where else?
- lucaserafini
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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Il secondo tiro visto dall'alto, con Sergio e Silvano giù alla S1


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
I chiodi di Sergio... una garanzia!


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Meraviglioso panorama della Val Venina dalla S3 alla sommità dello Scudo


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Un giro di orizzonte
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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Arriva Sergio, bello carico di ferramenta...!


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
e costruiamo l'omino di vetta


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Dopo la "Walk on Venina's Wild Side" i vecchi sono sazi... i giovani ancora affamati... vanno per la "Right Side"


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Re: Lo Scudo del Venina, la placca più bella delle Orobie
Via “Walk on Venina’s Right Side”
Marco Serafini e Hamal Cantù (a comando alternato)
1: attaccare circa 10 metri a sinix del grande diedro, in corrispondenza di un blocco appoggiato alla parete. Si risale la placca direttamente puntando al muretto verticale terminale, che si supera verso sinix a guadagnare la S1 ( 1 ch, 2 friends, 2 chf, 35 m, IV e IV+, R4.)
2: si prosegue seguendo la placca più compatta che disegna una schiena nel bel mezzo della parete. Raggiunta la cornice sommitale, ci si sposta sulla destra per prendere un divertente sistema di fessure che porta alla S2 (1 ch, 4 friends, 2 chf, 60 m, IV e IV+, R4).
Lasciati solo i chf alla S1.
Arrampicata di aderenza (friction) su placche cristalline molto rugose e non avare di minuscole increspature che agevolano la salita: run-out pronunciati (fino a 10-12 metri tra una protezione e la successiva) che richiedono grande sicurezza al primo di cordata su queste difficoltà. Chiodatura difficile (come sempre sul GCCS) data la compattezza e la frequenza di fessure cieche. Poco adatta ai friends, portarne comunque alcuni medio-piccoli.
Discesa: dalla sommità dello Scudo raggiungere verso destra un isolato larice, da cui si scende agevolmente in mezzacosta in direzione SSO su cenge erbose tra placche gneissiche (notevole una costola montonata gneissica sottostante, che assume una forma di trampolino, formata dal ghiacciaio che ha levigato ma non spaccato la protuberanza cristallina) a guadagnare i prati che riportano piegando a destra (direzione NO) alla base dello Scudo (10 minuti).
http://nuoveviesulleorobie.blogspot.com/?m=1
N.B. una preghiera ai ripetitori: divertitevi senza spittare. Lo Scudo, i gradi e la roccia meritano un approccio alpinistico come il nostro anche su future vie!

Marco Serafini e Hamal Cantù (a comando alternato)
1: attaccare circa 10 metri a sinix del grande diedro, in corrispondenza di un blocco appoggiato alla parete. Si risale la placca direttamente puntando al muretto verticale terminale, che si supera verso sinix a guadagnare la S1 ( 1 ch, 2 friends, 2 chf, 35 m, IV e IV+, R4.)
2: si prosegue seguendo la placca più compatta che disegna una schiena nel bel mezzo della parete. Raggiunta la cornice sommitale, ci si sposta sulla destra per prendere un divertente sistema di fessure che porta alla S2 (1 ch, 4 friends, 2 chf, 60 m, IV e IV+, R4).
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Arrampicata di aderenza (friction) su placche cristalline molto rugose e non avare di minuscole increspature che agevolano la salita: run-out pronunciati (fino a 10-12 metri tra una protezione e la successiva) che richiedono grande sicurezza al primo di cordata su queste difficoltà. Chiodatura difficile (come sempre sul GCCS) data la compattezza e la frequenza di fessure cieche. Poco adatta ai friends, portarne comunque alcuni medio-piccoli.
Discesa: dalla sommità dello Scudo raggiungere verso destra un isolato larice, da cui si scende agevolmente in mezzacosta in direzione SSO su cenge erbose tra placche gneissiche (notevole una costola montonata gneissica sottostante, che assume una forma di trampolino, formata dal ghiacciaio che ha levigato ma non spaccato la protuberanza cristallina) a guadagnare i prati che riportano piegando a destra (direzione NO) alla base dello Scudo (10 minuti).
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Ultima modifica di lucaserafini il martedì 15 settembre 2020, 13:48, modificato 1 volta in totale.
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