Fraggio dogana Veneta rovine e storia,Val Taleggio

Segnalazioni e ricerche storiche in Valle Brembana..
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esmeralda
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da esmeralda »

elio.biava ha scritto:mi soffermo di più, davanti a questo scempio del tempo e dell’indifferenza ed incuria
dell’uomo (solo pochi anni fa, vedevo su queste lobbie di legno il vecchio contadino che vi abitava).

Immagine
Sembra la miniatura di un presepe
Molto interessante il tuo reportage e grazie perchè mi permette di conoscere attraverso le tue foto una parte della storia della valle.
Ho portato il mio Io sul punto più alto e lo lascio lassù, l'Io che voglio essere.
Scendo con l'Io che sono.

Reinhard Karl (fotografo-alpinista tedesco)
arrigoarrigoni
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da arrigoarrigoni »

Seguo sempre con molto interesse i notiziari di Val Brembana News compresi i servizi fotografici. Tra questi ultimi privilegio, con un po' di campanilismo che spero mi venga perdonato, quelli che riguardano, in tutto o in parte, la mia amata valle dell'Enna. Così anche se sto qualche giorno a qualche settimana senza salirvi da dove sto con la famiglia, mi sembra di essere sempre nei miei luoghi natii. Questa settimana sono addirittura tre i servizi che toccano la Valle, quello di Maca, davvero splendido, sul Tramonto natalizio dal Resegone (montagna a cui si può arrivare per diversi percorsi anche dalla valle Taleggio e che i valtaleggini considerano anche un po' loro, dal punto di vista affettivo e geomorfologico), quello di Mariolu da "Avolasio ad Artavaggio" e quello di Elio Biava sul "Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia".

Anche questi due belli e interessanti. Naturalmente qualche volta cerco anche di interferire e di dare qualche piccolo arricchimento (non alle foto, materia in cui non sono particolarmente versato! ma ai commenti). O di fare qualche piccola precisazione. Non per salire in cattedra ma perchè penso che l'amore per i luoghi non ha nulla da perdere, anzi può diventare più profondo, se nutrito di conoscenze e sfrondato anche da qualche inesattezza che la credenza popolare e la tradizione possono aver contribuito a tramandarci. Così a Mariolu ricordo che le Casere di Maesino, se pure si trovino così riportate in documenti assai antichi e anche in mappe recenti, in realtà sono le Casere di Maesimo (Maesem, in dialetto). Elio Biava - che immagino discendente della importante famiglia valtaleggina che ha dato, tra l'altro, alla comunità di Taleggio notai, speziali, sindaci - che ha fatto col reportage sul Fraggio (forse da Fractum=rotto) un lavoro davvero interessante, spero invece che non se ne avrà a male se ricordo che della presenza di una dogana veneta al Fraggio si ha testimonianza forte e diffusa nella tradizione popolare ma non nei documenti (almeno che io sappia), e che anche se per qualche periodo una dogana veneta è stata attiva lo deve essere stato in tempi piuttosto antichi e per un periodo assai breve, come quella che, comunque, non era su uno dei transiti principali di scambi commerciali. Il papà del poeta Samuele Biava, come ben ricostruisce Bernardino Luiselli in uno dei suoi lavori importanti, era medico e esattore delle tasse in quel di Vercurago... Queste precisazioni nulla tolgono alla importanza dell'edificio del Fraggio, descritto e documentato da Elio Biava, alla bellezza e alla mestizia di molte rovine e alla impellenza di fare qualcosa che tramandi segni, testimonianze e conoscenza di un passato originale e importante. Auguri a tutti per un buon 2012.

Arrigo Arrigoni
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elio.biava
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da elio.biava »

arrigoarrigoni ha scritto:Seguo sempre con molto interesse i notiziari di Val Brembana News compresi i servizi fotografici. Tra questi ultimi privilegio, con un po' di campanilismo che spero mi venga perdonato, quelli che riguardano...col reportage sul Fraggio (forse da Fractum=rotto) un lavoro davvero interessante, spero invece che non se ne avrà a male se ricordo che della presenza di una dogana veneta al Fraggio si ha testimonianza forte e diffusa nella tradizione popolare ma non nei documenti (almeno che io sappia), e che anche se per qualche periodo una dogana veneta è stata attiva lo deve essere stato in tempi piuttosto antichi e per un periodo assai breve, come quella che, comunque, non era su uno dei transiti principali di scambi commerciali. Il papà del poeta Samuele Biava, come ben ricostruisce Bernardino Luiselli in uno dei suoi lavori importanti, era medico e esattore delle tasse in quel di Vercurago... Arrigo Arrigoni
Sono molto onorato di aver ricevuto una risposta così interessante! (naturalmente ho letto i libri e articoli da lei pubblicati), Sono anche parzialmente documentato su Samuele B. ed il padre, so di Vercurago naturalmente e mi sembra che il padre si era trasferito li per lavoro in seguito...infatti tornavano spesso in vacanza o da parenti a Taleggio. Ho assistito ai racconti durante la commemorazione di Samuele B.nel millenario, da parte di B.Luiselli (devo ancora leggere il libro dedicato, l'ho solo sfogliato).

Eppure quello della Dogana son sicuro di averlo letto, sarà mia cura cercare il dove...può darsi che mi sia confuso con uno dei tanti Biava sui quali mi stò dedicando e come saprà è un rompicapo (600 famiglie in Italia sono ancora presenti)...anche se ho ben chiaro il ricordo di una frase dove si citava: Fraggio come sito di controllo e dove si applicavano i dazi ...ultimo baluardo di confine con la terra milanese...verso la Valsassina ecc.. Naturalmente io faccio queste modeste ricerche solo per passione ... consideri questo mio reportage solo un inizio, da approfondire e completare.

@ emeralda un grazie, ricordando il tuo bel reportage" il solito giro..." tu ci hai messo molto, l'atmosfera di qui !!
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
arrigoarrigoni
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

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Il cuore e la passione nei confronto dei luoghi dei nostri antenati e delle loro vicende sono elementi fondamentali che, se diffusi, suggeriranno sicuramente modi e forme di intervento che non lascino all'incuria, alla dimenticanza e al degrado totali quanto la civiltà rurale ha prodotto e elaborato nel corso di centinaia di anni. il mio modesto tentativo (mi scuso se può sembrare maniacale) è quello di dare alla passione, per quanto possibile, anche il supporto dei documenti storici, non per demonizzare quanto la tradizione orale o scritta ci ha tramandato (quasi sempre contiene qualche elemento di verità...) ma per dare alla passione piedi e gambe più solide.

Che il Fraggio abbia avuto un passato di una certa importanza lo dimostrano le sue architetture residue, che ci fosse la presenza di una Dogana veneta può averlo benissimo sentito e letto da più di una parte, perchè così è stato scritto da più di uno storiografo. Ma la fondatezza di tale presenza ad oggi (sempre per quel che riguarda le mie conoscenze) non risulta del tutto accertata. Nel parlarne io preferirei la formula "dice la tradizione" in modo da trasmettere al lettore una informazione ma anche un segnale di prudenza nel farla propria e nel diffonderla ulteriormente. E' mezzanotte, faccio un piccolo brindisi anche con lei, che, coraggiosamente, suppongo, se ne sta nel silenzio magico del Fraggio.

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elio.biava
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da elio.biava »

Da qualche giorno l'aria è pungente, le uscite per i boschi ed i pascoli attorno sono brevi.
Mi rintano in baita, cucino sulla stufa visto che la sera è lunga ed il tempo non mi manca.
Riattizzo il fuoco... e penso..."nonostante l'inverno ritardato, ho consumato tanta legna!"...
..."me ne rimane di secca solo per un mese"..."va beh! vedremo"...
gironzolo fra i quattro angoli e decido di fare il topo di libreria...sfoglio un libro già letto,
sono attratto dalle illustrazioni...belli i posti e la tecnica a china ancora più interessante, il tratto è dolce
e tondo, romantico...arte d'altri tempi quando il dagherrotipo era appena nato e solo per alcuni...


Ecco un percorso virtuale in lieve salita che, lasciato Pizzino sale a Salzana per finire al Fraggio.

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poco sopra Pizzino...Scorci romantici verso Salzana e Corno Zuccone___disegno A.Marenzi
MARENZI ANDREA
Telgate, Bergamo 1838 - 1891

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4 feb 2012
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da elio.biava »

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Salzana: santuario mariano del '400, ove, per i Quaresimali (prediche prescritte per la quaresima cattolica,
spesso raccolte in volume), confluiva tutta la Valle Taleggio
___disegno A.Marenzi

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4 feb 2012
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

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Sulla via del Fraggio: fontana detta di San Carlo (Borromeo), che - come ricorda la lapide in loco -
la benedisse durante una sua visita pastorale in Valle Taleggio
___disegno A.Marenzi

fonti S.CAROLVS
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4 feb 2012
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

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Sulla via di Pizzino___disegno A.Marenzi

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Salzana-->Fraggio 4 feb 2012.............................................................................la notte scorsa un cervo ha lasciato le impronte ( per un saluto a Enzo R. )
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Re: Fraggio, ex Dogana Veneta, rovine e storia,Val Taleggio

Messaggio da elio.biava »

in questo "pazzo" inverno senza neve, le primule trovano il loro momento di gloria...

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Angoli di bosco in Valle Taleggio verso il 1853___disegno A.Marenzi

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