Ridateci lo storico cippo dello Stato veneto
Restituiteci il cippo del Pizzo dei Tre Signori».
L’appello arriva dal presidente del Cai dell’alta Valle Brembana all’indomani della notizia
dell’insolito furto messo a segno probabilmente alla fine di agosto
Sulla montagna dell’alta valle è scomparsa la pietra – pesante almeno otto quintali – un tempo confine tra Repubblica Veneta, Grigioni e Stato di Milano (oggi al confine tra Introbio, in Valsassina e Valtorta). Un vero e proprio giallo, perché non si conoscono i motivi di tale gesto. «È un gesto gravissimo, tant’è che sembra incredibile – dice il sindaco di Valtorta, Piero Busi –. Valtorta si mobiliterà per individuare i fautori di questa sparizione e chiediamo di collaborare se qualcuno è stato testimone di un atto così sgradevole e incivile: siamo anche disposti a dare una ricompensa».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente del Cai dell’alta Valle Brembana, Gianni Molinari: «È stato violato un patrimonio storico e culturale. Il cippo è un simbolo che, come ricorda sempre il nostro escursionista Nazzareno Regazzoni, accoglie in quota gli alpinisti che giungono dal versante di Valtorta e da quello della Valsassina. Messo in un giardino o in un altro luogo perderebbe qualsiasi significato. Ci venga restituito».
Il furto sarebbe stato portato a termine qualche giorno fa, ai piedi del Pizzo. Qui se ne stava da quasi due secoli e mezzo una grossa pietra che segna il confine tra Lecco e Bergamo, nei territorio comunali di Introbio e Valtorta (di simili se ne trovano, per esempio, in Val Taleggio). Il cippo rappresenta un importante pezzo di storia del territorio: quando nel 1770 lo ancorarono al terreno, a 2.200 metri di altezza, al culmine della Valsassina, quel cippo di granito doveva delimitare il confine fra il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia e i Grigioni. Oggi segna ancora un confine, quello fra tre province lombarde: Lecco, Bergamo e Sondrio. Tanto che, nelle pagine della storia locale, si narra che fu per via di quel cippo che il monte Cengio fu ribattezzato il Pizzo dei Tre Signori... CONTINUA
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