L'estate è trascorsa velocemente e il repentino accorciamento delle giornate che si ha alla fine di Agosto è il preludio dell'avvicinarsi della stagione autunnale. Una appuntamento irrinunciabile mi aspetta alla metà di Settembre: si tratta del periodo d'estro dei Cervi che, seguendo un ciclo millenario e spinti da pulsioni primordiali, si avviano, dalla metà di questo mese alla metà di Ottobre, ad affrontare la loro stagione riproduttiva fatta di sfide, lotte e conquiste amorose. Il Cervo condensa in sé forza, l'astuzia ed una potenza fisica non comuni negli altri animali selvatici abitanti l’arco alpino, tanto che nella letteratura specifica questo animale si è conquistato la definizione di Cervo Nobile Europeo. Praticamente è da tutti considerato il Re della Foresta.
Il Cervo è il più maestoso ungulato che frequenta le nostre splendide Orobie ed anche il più elusivo: inutile tentare di avvicinarne uno nel resto dell'anno. Per avere una qualche possibilità di avvistamento bisogna provarci durante la stagione amorosa. In questo periodo i maschi sono "rintronati" dagli effluvi amorosi emessi dalle femmine. Solo durante la stagione amorosa i maschi perdono qualsiasi diffidenza nei confronti dei pericoli,e, attratti dagli istinti primordiali, si tuffano in quelle che comunemente vengono definite "aree di bramito" dove ingaggiano lotte furibonde per il possesso e la difesa delle femmine dell'harem.
L'esperienza maturata dal 2008 mi stimola in maniera irrefrenabile. Da quell'anno ad oggi ho realizzato una buona serie di indagini conoscitive sulle consistenze della popolazione che abita i territori "dell'Oltre Goggia" e quest'anno sono fermamente deciso ad andare oltre .......
Una costante ricerca di miglioramento dei mezzi e il genio umano mi hanno permesso di avere in mano un piccolo gioiellino della tecnica, qualcosa di assolutamente impensabile fino a pochi anni fa. Si tratta di una foto trappola in grado di fare riprese video accompagnate da registrazioni sonore, con una elevatissima capacità di immagazzinamento delle immagini. Quando ho avuto in mano per la prima volta una UNIT (si chiama cosi..) ha cominciato a ronzarmi in testa l'idea di "catturare i bramiti dei Cervi" ......
Che bello, mi dissi, se un giorno fossi in grado di catturare il poderoso bramito di questi animali.
Queste erano le intenzioni
Mi ritrovo ai primi di Settembre con i gioiellini ancora incartati nelle loro confezioni originali con cui hanno attraversato l'Oceano Atlantico e con l'attrezzatura ancora da rimettere in piedi. Ero maledettamente in ritardo .....
Con uno slancio in quattro e quattrotto tirai assieme alla bellemeglio batterie, cavi, schede di memoria, staffe, fototrappole e tutto l'occorrente per metter su il "trappolone faunistico sonoro". Alla fine lo zaino fu stracolmo e molto più pesante del solito, con l'aggravante che quest'anno la gamba non c'era assolutamente, nel senso che non avevo un briciolo d'allenamento ...
Riesco a ritagliare una mezza giornata libera mandando a quel paese mezzo mondo e decido di salire al "Regno della Tranquillità" verso la metà del mese, quando il periodo estrale del Cervo dovrebbe essersi già avviato.... sono in leggero ritardo, ma coi tempi ci dovremmo ancora essere. La salita è dura come al solito e sono in zona verso la metà del pomeriggio. In prossimità del Regno un branchetto di camosci mi saluta con il classico fischio dal bosco sottostante il sentiero.
Appena mollo lo zaino un richiamo proveniente dal cielo attrae la mia attenzione: una Regina dei Cieli, un Aquila Reale con il piccolo, volteggiano sopra il Regno. Non ho con me il binocolo ma lo spettacolo che i due animali offrono è sicuramente appagante e gratifica gli sforzi fatti per arrivare sin qui.
Mi guardo in giro, visto e considerato che sono un po' di mesi che non salgo più, e noto che le tracce degli animali selvatici che frequentano la zona sono parecchie: buon segno ....
Mi avvio alla porta e la conferma delle impressioni precedentemente espressa trova subito conferma. Una bella aspide fugge via precipitosamente dal luogo in cui stava crogiolandosi al sole: la porta del Regno. Non incontro vipere tutti i giorni, non sono pertanto avvezzo a questo tipo di contatto, e qualche brividino corre lungo la schiena, anche perché l'animale sembrava essere un adulto ben vispo, vista l'ora e la temperatura esterna.
Passo un paio di orette piazzando l'attrezzatura. C'è la pozza principale che è una garanzia, c'è poi la radura sotto ai faggi monumentali, luogo d'incontro di JJ5, che promette bene viste le tracce presenti e infine decido di avviare un esperimento piazzando una foto trappola in mezzo al prato, in un area dove l'anno scorso i Cervi rivoltarono ben bene la cotica erbosa strofinando il palco per terra in segno di marcatura del territorio.
Il piazzamento dell'attrezzatura viene completato solo in parte in quanto ho dimenticato a casa qualche accessorio. Un ottima scusa per tornare al più presto al Regno.....
Passato qualche giorno risalgo nuovamente. Lo zaino e nuovamente stracarico ma la seconda salita è più agevole della prima in quanto la gamba comincia ad essere rodata. Sistemo definitivamente l'attrezzatura in campo, sostituisco le schede e ritorno verso casa per una verifica degli eventi registrati: i display delle foto trappole hanno mi hanno indicato che si sono verificati un buon numero di eventi ....
Arrivo a casa, scarico le memorie e passo in rassegna i filmati e le foto fatte in meno di una settimana di monitoraggio ambientale....
Risultati ?
Lascio a Voi l'onere e l'onore dei commenti ....
