Casa Bottagisi a Redivo di Averara
Nell'estate 1995, in una bella e calda serata, ad Averara venne presentata ed illustrata al numeroso pubblico presente, un'importante ricerca storica, effettuata da Gualtiero Oberti e Kathia Arfani e pubblicata in un piccolo ma interessante volume dal titolo: "Casa Bottagisi a Redivo". Le parole dell'allora Sindaco di Averara, durante il discorso di apertura di quell'incontro culturale, riportarono giustizia all' ex "Casa Bottagisi", considerata da molti ed erroneamente l'ex "Dogana Veneta". Egli richiamò anche l'attenzione sui bellissimi portici, recentemente affrescati, con gli stemmi delle famiglie locali e preesistenti all'avvento della Repubblica Veneta, quando la Valle di Averara era autonoma e governata da propri Statuti. Riportiamo qui di seguito alcuni stralci del testo di Gualtiero Oberti, molto significativi ed interessanti. "Innanzitutto "Casa Bottagisi", in quanto, allo stato attuale delle ricerche, non è assolutamente possibile individuare nell'edificio di Redivo la sede della "dogana veneta". A tale proposito è curioso notare come in molte recenti pubblicazioni venga assegnato alla fabbrica il ruolo di "dogana", generalmente in una breve didascalia a commento di un'immagine fotografica, ma non si fornisca al lettore alcun chiarimento capace di spiegare i motivi di tale attribuzione. Si tratta evidentemente di una forzatura. Ispirata forse dal desiderio di coronare con un ulteriore ed importante monumento un centro antico già ricco di pregevoli testimonianze del passato. La storiografia ha destinato sempre grande attenzione allo studio della viabilità tra la Repubblica Veneta e i Grigioni e così è stato anche in questi ultimi anni ed in particolare in occasione del quarto centenario del ridisegno dell'importante via di comunicazione rappresentato dalla "Strada Priula".
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