Il nuovo salone soggiorno al Centro sociale don Stefano Palla dell’alta Valle Brembana
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Un nuovo e quantomai accogliente salone di accoglienza e pranzo: E’ la “novita” strutturale della casa di riposo del Centro sociale don Stefano Palla di Piazza Brembana presentata nel corso di una cerimonia sobria ma quantomai intensamente vissuta cui hanno presenziato numerosi rappresentanti delle amministrazioni comunali dell’Alta Valle Brembana, i sacerdoti dell’Alto Brembo, rappresentanze delle Forze dell’Ordine e di enti pubblici quali la Comunità montana di Valle Brembana ed il Consorzio dei bacini imbriferi del Brembo e del serio, il personale medico ed infermieristico e gli operatori della casa nonché i volontari, ed ovviamente gli ospiti, i “nonni” che vi risiedono ai quali è spettano l’onore, nella persona della decana signora Carolina Cattaneo ultracentenaria di tagliare il nastro di inaugurazione del nuovo spazio. Per sommi capi una descrizione della nova realizzazione. E’ stato ampliato il preesistente salone portandolo dai precedenti 200 mq scarsi ad oltre 400. Salone soggiorno e pranzo con blocco servizi arredati tutti a nuovo hanno sul lato di valle un’ampia vetrata che consente ai soggiornanti di godere di na affascinate visione delle montagne, della conca di Lenna e del cielo. Per dire: una visione naturale affascinante di cui si potrà godere da un ambiente quantomai confortevole. “Un lusso ci obiettano –ha osservato nel suo intervento di salto ai presenti il presidente della Fondazione do palla comm. Piero Busi- e la definizione può anche essere accettata, ma è un lusso forse dovuto per persone che hanno vissuto nel disagio pure abitativo e di cui hanno diritto negli anni che restano loro da vivere”. Costo complessivo dell’intervento compresi lavori di manutenzione alle facciate,circa un milione di euro, “una spesa –ha tenuto a precisare Busi- che non ha gravato sugli ospiti poiché derivante da atti di liberalità e non dalle rette”. La cerimonia di presentazione della nuova realizzazione è stata introdotta dal presidente Busi:ha salutato il vescovo mons. Francesco Beschi per aver onorato il momento con la sua presenza ed ancora tutti i presenti. Quindi ha motivato l’intervento precisando che è tutt’altro che definitivo della costruzione della casa di riposo. “Per sua natura –ha affermato- ci muoviamo in una realtà in costante progress per rispondere alle istanze sociali che man mano si evidenziano. Si è fatto tanto nel passato, si dovrà fare ancora tanto in futuro”. “State facendo un lavoro enorme e prezioso .gli ha ribattuto il Vescovo- perfettamente in consono con i dettami sulla conservazione dell’ambiente che ha al centro l’uomo e la persona, in particolare quella che versa nel bisogno espressi nella Sua recentissima lettera <<Laudato si…>> da Papa Francesco che Lei signor presidente ha avuto l’onore di incontrare. State mostrando interesse concreto ai valori irrinunciabili per la qualità dell’ambiente e della vita delle comunità e delle persone. Continuate così”. Il presidente Busi e mons. Beschi hanno quindi preceduto il corteo dei presenti fino all’ingresso del nuovo salone dove era ad attendere la centenaria signora Carolina Cattaneo ospite della Casa ed incaricata del taglio del nastro. Ha fatto seguito la benedizione impartita dal vescovo ed il tutto si è concluso con un buffet. Un’ultima annotazione. Nel corso del suo intervento Busi aveva affermato che la struttura della Casa deve essere un continua cantiere. Ed infatti ecco l’annuncio: nel prossimo futuro si lavorerà per la riqualificazione con ampliamento e realizzazione di spazi protetti all’esterno del Centro Alzheimer onde dare una risposta dignitosa agli ospiti affetti da questa pesante patologia.
reportage: testo Sergio Tiraboschi, video e foto by Mario Fois e Gino Galizzi
