Lavori in progetto e la motivazione dell'ampliamento del Rifugio Benigni
Il Rifugio Benigni, intitolato alla memoria di Cesare Benigni, perito sul Pizzo Diavolo di Tenda nel 1981, serve il bacino turistico occidentale dell’Alta Valle Brembana e della Val Gerola per tutto il periodo estivo, prolungando poi la sua apertura per tutti i fine settimana di ottobre e novembre e da aprile e maggio. Il locale invernale è sempre aperto e costituisce un utile punto di appoggio per lo scialpinismo. Nel corso degli anni le presenze sono aumentate anche grazie alla notorietà del sentiero delle Orobie occidentali (segnavia CAI 101) e agli escursionisti che salgono direttamente dai paesi del fondovalle in provincia di Bergamo, Lecco e Sondrio.
L’aumento delle presenze ha evidenziato l’inadeguatezza della struttura, soprattutto per quanto riguarda la cucina, la sala da pranzo e i servizi igienici (al momento situati all’esterno, con grande disagio per quanti pernottano al rifugio Benigni). Inoltre la mancanza di un vano da adibire a magazzino rende difficile fronteggiare le richieste dell’utenza. Pertanto si è reso necessario proporre un intervento di ampliamento e adeguamento della struttura, nel rispetto delle tipologia costruttiva e gestionale del rifugio alpino.
Il fabbricato fu costruito nel 1982. Inizialmente era costituito da una struttura quadrata di 6,30 m di lato suddivisa su due piani fuori terra con sovrastante sottotetto, con una cucina ed una sala da pranzo al piano terra, un piccolo servizio al piano intermedio della scala di collegamento al piano superiore, una camera per il custode e una camerata con una dozzina di posti letto al piano primo; esternamente al corpo principale si trovano un servizio igienico e una piccola dispensa. Nel 1992 sul lato ovest del corpo principale è stato realizzato un ulteriore corpo di legno destinato a bivacco invernale con otto posti letto. Ad oggi la superficie coperta dal rifugio ammonta a totali 61,50 m2 .
Nello specifico il progetto prevede di adeguare la struttura, sia negli spazi sia dal punto di vista igienico-sanitario, alle nuove esigenze imposte dall’aumento dell’utenza, per tanto si è giunti all’ipotesi di intervenire con un ampliamento di circa 25 m2 che, nel rispetto della tipologia costruttiva esistente, consenta l’adeguamento di cucina, sala da pranzo e servizi igienici e la realizzazione di un magazzino deposito posto nell’intercapedine che si andrebbe a creare sotto la sala da pranzo. Gli interventi prevedono:
1) Realizzazione nuova sala ristorante mediante la posa di nuovi muri perimetrali in pietra di cava con lavorazione tipo rustico semisecco. Il solaio sarà in legno così come il tetto, che avrà due falde con pendenza del 35% circa, con copertura in lamiera grecata verniciata. Le finestre e le porte finestre sarranno in legno di abete verniciato a una, due o tre ante. Le ante di oscuro in esterno saranno di profilato di ferro, tipo l’esistente.
2) Ampliamento della cucina, posa di pavimenti in piastrelle e adeguamento dell’impianto elettrico.
3) Realizzazione di servizi igienici;
4) Adeguamento dell’acquedotto e sostituzione della tubazione esistente con una nuova tubazione.
Ad intervento ultimato la superficie del piano terra sarà di 85 m2, quella del piano primo di 29 m2 .
Il cantiere verrà installato in corrispondenza dell’edificio da ristrutturare e comporterà l’occupazione temporanea delle superfici di pertinenza della costruzione per un’area complessiva inferiore a 150m2 .
L’accesso al cantiere avverrà lungo il sentiero esistente e non sono previste aperture di piste temporanee. Il materiale verrà recapitato sul posto mezzo elicottero.