Ieri c'ero anch'io assieme alle decine di scialpinisti, e dire che pensavo di essere il primo alle 8 con la preoccupazione di dover pistare la neve fresca

; si, ero quello con lo zainone rosso a passo di lumaca (solo in salita però nè?

). Tutti insieme appassionatamente su per il Montebello con circa 30cm di neve di buona qualità , ma ancora senza fondo! Peccato che hanno sbagliato le previsioni che dicevano cielo sereno in mattinata, se lo sapevo che in seguito sarebbe anche svolazzato qualche fiocco sarei rimasto a casa, poi si sa che quando vedi gli sci che scorrono e le gambe che vanno....ti fai trascinare

. Cosi' arrivo in cima alle piste (per la cronaca ci sono ancora le ruspe all'opera sulla Pista per il Passo Croce, salendo diritti non si da' fastidio ai lavori, o per lo meno nessuno ci ha detto niente) con l'idea di continuare sopra il LagoMoro. Il fatto che tutti salgano alla Croce del Montebello mi fa presagire che nessuno sia ancora passato.......ed infatti mi tocca pistare

. Valuto un pò la situazione e "inauguro" cosi il delicato traverso del Montebello: sulla stradina la neve c'e' quanto basta per percorrerla in sicurezza; anche se sul bordo esterno ci sono i sassi e su quello interno accumuli consistenti, il manto e' discontinuo lungo i pendii ripidi sopra,quindi penso che piccoli scarichi potrebbero eventualmente derivare da modesti (a ieri) accumuli nei canali che scaldandosi .....
L'andatura comincia a rallentare sopratutto quando poco sotto il Lago la racchetta mi cede in un accumulo fino a 80cm, Continuo sopra il Lago Moro
ancora libero dalla neve e con non poca fatica, con neve gessosa e il vento gelido, arrivo alla Cima di Valcervia (toponimo proposto per l'elevazione quotata 2.370m. posta subito a Ovest dell'omonimo Passo). Un'occhiata sulla Conca di Foppolo nel grigiore del maltempo in arrivo.
nel frattempo altre persone mi hanno seguito fermandosi al Lago, non le vedo salire oltre, comincio a scendere sciando su qualcosa di non bene definito...a parte gli sci, sotto il lago la pista e' fatta cosi si va piu'spediti mentre sotto il Montebello sembra un campo di battaglia; e'come sciare sulle uova ,me ne becco 2 o 3 (non di uova, anche se mi piacerebbe averle per tirarle ai Meteo...) sono l'ultimo a scendere non c'e' piu' in giro nessuno (sono solo le 14) divertente l'ultimo shuss pressato dal gatto in cui ho ritrovato il piacere di fare qualche curva decente

; poi come succede spesso , arrivi in fondo e come per dispetto il cielo diventa blu (al centro della foto la Cima Valcervia, a sx il M.Torello e a Dx il Montebello)

La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.