Conca del Calvi, uno di quei luoghi dove si va sempre sul sicuro, il bello della zona è che una volta in quota ci si può sbizzarrire con ulteriori itinerari variegati: ecco così che dopo gli appaganti panorami in versione autunnale della salita, solo una volta arrivati al rifugio io e l'atletica local cimocimo abbiamo scelto la nostra meta finale, optando per una cima sicuramente poco frequentata. Arrivati al Passo Portula abbiamo così girato a sinistra per salire il Monte Reseda, raggiungendolo per modesta cresta resa però più insidiosa da abbondanti pennellate di brina: impreviste nuvole seriane impedivano quasi totalmente la vista in quella direzione, ci siamo "consolati" alla grandissima con l'impagabile ed insolita vista sulla stupenda sottostante conca brembana, in cui siamo ridiscesi passando dagli ameni poggi che ospitano i Laghetti di Poris, altri gioiellini di quell'incomparabile meraviglia che risponde al nome di Conca del Calvi. Sì lo so, forse ho un po' esagerato con gli aggettivi, ma in una giornata così ci stavano proprio tutti: un peccato dover venir via...
Lago del Prato: ma che bella brinata...
