Da Cassiglio alla Baita del Foier e oltre

[Franchino]

Vado. Salgo un po’ a sinistra della Baita e trovo un sentiero che non sale e va a sinistra. Forse salirà più avanti e lo prendo. Metto qualche pezzo del mio nastro nei punti ben visibili come segnavia. Trovo ogni tanto un “aral” dove i boscaioli facevano il “poiat” per ricavarne il carbone.(credo che i vocaboli siano esatti!)

[Franchino]

Il sentiero continua e posso seguirlo bene perché, anche se vecchio, il bosco lo ha mantenuto, a volte integro. Ora sale un po’ e con un paio di tornantini prende quota, servendo sempre dei “rial” che alla fine saranno stati 5 o 6. Questo mi ha convinto che ho seguito un sentiero che usavano i boscaioli. Difatti dopo un po’ il sentiero finisce. Arrivo a queste roccette, passo in mezzo per guardare di là. Ok. questa è la “cresta” che degradando proviene dal M. Saetta. Da lì a salire non ci penso proprio!!! Fine dell’esplorazione!

[Franchino]

Mogio mogio, mi avvio verso la Baita raccogliendo tutti i miei pezzi di nastro per evitare che qualcuno vada alla caccia del tesoro!! Comunque chiamerò questo sentiero: “Il sentiero dei boscaioli e dei carbonai”!! Dal Foier scatto una foto alle roccette dove più o meno ero arrivato.

[Franchino]

Uno scatto a sinistra del Venturosa, forse la cresta che porta al Pizzo di Mezzodì?

[Franchino]

Sotto il portico della Baita segna 20 gradi. Qua si sta bene ma bisogna scendere anche se in pianura picchia!

[Franchino]

Dalla Baita scendo a sinistra (che non ho fatto prima) e alla fontana vedo un sentiero segnavia rosso. Memorizzo. Sì, una piantina di un giro fatto da Andrea trekking-escursioni-valle-brembana-orob ... t3737.html, che venendo dal Passo Baciamorti è passato per il Foier. E’ anche vero, però, che scriveva del sentiero che si perdeva… beh, vedo che i segnavia sono recenti, lo avranno messo a posto e vado. Ecco il bel sentiero (foto fatta guardando verso il Foier!)

[Franchino]

Arrivo in una zona dove hanno “tagliato” molto.

[Franchino]

Qualche scatto alle cime di fronte.

[Franchino]

Tanti ciclamini! e laggiù il lago di Cassiglio