Foppolo: il "Pioder" del Monte Toro e del Pizzo di Valbona

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Mi infilo nel piccolo tunnel...

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Mi affaccio dalla postazione circolare: ecco la Val Madre...
Le scaletta porta ad una prima linea di trincee, corre zizzagando per oltre un centinio di metri, terminando con un tunnel che però si interrompe subito...
Deviazioni laterali portano ad altre postazioni circolari di tiro, mentre scalette permettono di salire alla linea superiore di trincee, poste qualche metro più in alto: le trincee sono ormai invase da erbe e cespugli fioriti, sembra però di stare in un giardino...

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Passo Dordona: è ora di incamminarsi sulla cresta Nord-Ovest, eccola sulla sinistra...
Mi avvio a naso e a caso verso il massiccio traliccio dell'alta tensione: dopo i primi pendii pascolivi devo subito fare i conti con erba alta scivolosa, che si diverte a nascondere dove si posano i piedi, buchette insidiose si aprono a tradimento tra le zolle e i sassi, occhio...

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Raggiungo il traliccio, panorama verso il passo: sovrastato dai contrafforti del Monte Cadelle...

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La cresta non è facile, però un'occhiata al Rifugio Dordona e al Monte Vallocci me la posso permettere...

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Una flebile ed evanescente traccia sembra percorrere la cresta, balze erbose mi portano ad un primo salto di rocce che vanno aggirate sulla destra: il cammino non è per niente facile, già dai primi metri questa cresta si dichiara in maniera netta adatta solo ad escursionisti esperti...
Giungo su un primo dosso con bella vista sulla Val Madre...

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Panorama verso Il Dordona e il Cadelle, sulla destra il Vallocci...

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Qualche metro pianeggiante, che le quasi tracce percorrono in maniera comunque nervosa: davanti a me la cresta si trasforma in un grande macereto, si viaggia saltabeccando tra massi di un bellissimo grigio screziato dal giallo-verde dei licheni...
All'occorrenza si può stare qualche metro più in basso rispetto al filo di cresta: dopo una bella sgroppata ecco comparire un dosso con omino di sassi...