Ciao a tutti!
Ieri 9 dic 2011, nonostante il meteo poco invogliante, ho fatto A/R dalla frazione Costa di Valtorta al Rifugio Grassi. Era la mia prima uscita dopo un intervento chirurgico che mi ha bloccato da settembre. E la perplessità che vorrei condividere con tutti gli amici del forum è sui tempi di percorrenza indicati: in rete la salita è indicata per 3 ore e mezzo, anche sul sito del rifugio. Io ho impiegato 2 ore e 5 min in salita, 1 ora e 30 in discesa. Come dicevo, le mie condizioni non sono certo al top, dopo 3 mesi abbondanti di stop forzato. La riflessione è questa: perchè tempi così sovrastimati ? Possono indurre in errore, e qualsiasi errore in montagna può essere gravido di conseguenze... spiacevoli !
Credo che un tempo onesto di salita possa essere sulle 2 ore e mezza, 2 ore per la discesa. Circa il meteo, nevischiava dai 1800 in su, in salita. In discesa, asciutto e decisamente più caldo. A Costa, alle 15.30 il termometro dell'auto segnava 8 gradi !! Al rif. Grassi, ottima ospitalità; un plauso ai gestori per la coraggiosa scelta bio messa in pratica nel vino, nell'acqua, nei piatti serviti e in generale nel taglio dato alla conduzione del rifugio. Mi ha colpito molto favorevolmente, Bravi !!
Sentiero 104 da Costa al Rifugio Grassi
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- Paolo md
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Sentiero 104 da Costa al Rifugio Grassi
Sono rari gli uomini che sanno ascoltare. Siddharta
E delle donne non parliamone nemmeno...
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Re: Sentiero 104 da Costa al Rifugio Grassi
Ciao e complimenti per l'escursione dopo tre mesi di stop!
- se si sovrastima il tragitto (certo, non troppo), l'escursionista accetta il fatto che la propria gamba sopporta senza problemi ad esempio le tre ore di cammino per arrivare al Grassi... se poi ci impiega due ore tanto meglio, in ogni caso non si trova in situazione di difficoltà, perché il proprio allenamento lo supporta.
- se si sottostima il tragitto si può creare l'effetto opposto: l'escursionista con poco allenamento si può trovare in difficoltà sia fisica sia psicologica: "il cartello mi indicava un'ora e mezza, son già due ore che cammino e non sono ancora arrivato.. mi sarò perso? oddio ho il fiatone!". Da lì al panico è un attimo.
Tra questi due estremi bisogna trovare un compromesso... e non è sempre facile. Tra i due estremi meglio sovrastimare, anche se non troppo, e limitatamente ai cartelli ad inizio sentiero (per quelli intermedi o in prossimità di bivi, la precisione deve essere centrale). Porterò comunque il tuo caso a chi di dovere (commissione sentieri).
PS. secondo me, ci fosse maggiore cultura per l'escursionismo, sarebbe molto più efficace indicare, insieme alle ore, il dislivello e i chilometri... ma è un lavoro lungo e complesso (che comunque si sta facendo, e le nuove tecnologie come il gps ci danno una grossa mano).
E' sempre difficile indicare la distanza utilizzando le ore di cammino, in quanto è variabile in base al passo dell'escursionista. Di solito si preferisce sovrastimare, piuttosto che sottostimare, e il motivo è ovvio:Paolo md ha scritto: E la perplessità che vorrei condividere con tutti gli amici del forum è sui tempi di percorrenza indicati: in rete la salita è indicata per 3 ore e mezzo, anche sul sito del rifugio. Io ho impiegato 2 ore e 5 min in salita, 1 ora e 30 in discesa. Come dicevo, le mie condizioni non sono certo al top, dopo 3 mesi abbondanti di stop forzato. La riflessione è questa: perchè tempi così sovrastimati ? Possono indurre in errore, e qualsiasi errore in montagna può essere gravido di conseguenze... spiacevoli !
- se si sovrastima il tragitto (certo, non troppo), l'escursionista accetta il fatto che la propria gamba sopporta senza problemi ad esempio le tre ore di cammino per arrivare al Grassi... se poi ci impiega due ore tanto meglio, in ogni caso non si trova in situazione di difficoltà, perché il proprio allenamento lo supporta.
- se si sottostima il tragitto si può creare l'effetto opposto: l'escursionista con poco allenamento si può trovare in difficoltà sia fisica sia psicologica: "il cartello mi indicava un'ora e mezza, son già due ore che cammino e non sono ancora arrivato.. mi sarò perso? oddio ho il fiatone!". Da lì al panico è un attimo.
Tra questi due estremi bisogna trovare un compromesso... e non è sempre facile. Tra i due estremi meglio sovrastimare, anche se non troppo, e limitatamente ai cartelli ad inizio sentiero (per quelli intermedi o in prossimità di bivi, la precisione deve essere centrale). Porterò comunque il tuo caso a chi di dovere (commissione sentieri).

PS. secondo me, ci fosse maggiore cultura per l'escursionismo, sarebbe molto più efficace indicare, insieme alle ore, il dislivello e i chilometri... ma è un lavoro lungo e complesso (che comunque si sta facendo, e le nuove tecnologie come il gps ci danno una grossa mano).
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
cai.vallebrembana.org
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- Paolo md
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Re: Sentiero 104 da Costa al Rifugio Grassi
Ok, concordo con quanto dici a proposito del maggior pericolo nella sottostima rispetto al contrario; ma quando la sovrastima è così esagerata mi sembra comunque un errore (diverso, meno pericoloso) se possibile da correggere.
Completamente d'accordo anche con quanto dici a proposito dell'indicazione del dislivello e della distanza.
Buon lavoro!
Completamente d'accordo anche con quanto dici a proposito dell'indicazione del dislivello e della distanza.
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