Che bella la foto con la Pianura illuminata e lo sfondo col contorno della Catena Alpina al crepuscolo, mai vista cosi' particolare , complimenti e Buon Anno!
Quando vedo qualcuno passare sotto la finestra di casa diretto verso il Resegone, mi domando cosa troverà sù in cima e cosa porterà a casa... Ecco una risposta! Bravi!!! Buon Natale, Buon Anno e Buona Montagna a tutti.
Molto bella la quiete della sera.
Ci sono salita due giorni dopo in una giornata decisamente primaverile e senza una nuvoletta all'orizzonte.
Ti auguro Buon Anno e se ami la neve, un inizio nuvoloso (niente sereno)
Ho portato il mio Io sul punto più alto e lo lascio lassù, l'Io che voglio essere.
Scendo con l'Io che sono. Reinhard Karl(fotografo-alpinista tedesco)
Resegone, primo rifugio orobico Grazie al Cai della Valle Imagna
Brumano - I soci del Cai, sottosezione Valle Imagna, costruiranno un rifugio escursionistico sul Resegone, in territorio di Brumano. Il rifugio sorgerà in località Croci-Pradospino, a circa due chilometri dal piccolo paese valdimagnino e a 1.350 metri di altitudine, raggiungibile in circa un'ora di cammino. Il Cai, recentemente, ha acquistato una baita con 30 mila metri quadrati di terreno, quasi tutto a bosco, situata in quella zona. E in primavera inizieranno i lavori di ristrutturazione, parziale demolizione, per poi ricostruire e ampliare la baita esistente che diventerà il rifugio del Resegone. La struttura sarà in grado di ospitare gli escursionisti che percorrono i sentieri di questa montagna ma anche gruppi e famiglie. Sarà l'unico rifugio bergamasco sul Resegone poiché gli altri sorgono sul versante lecchese. Il progetto di ristrutturazione e ampliamento della baita è stato redatto dal socio del Cai Giandomenico Frosio. L'attuale edificio, abbandonato da decenni, è su due piani, un seminterrato e l'altro fuori terra. Nel progetto si prevede l'ampliamento al piano superiore dove verranno ricavati i locali a uso cucina, la sala da pranzo e i servizi. Nel seminterrato, invece, troveranno posto due camerette-dormitorio (delle quali una per i disabili) e una per il personale. Tutti i locali saranno dotati dei servizi indispensabili e secondo le norme dettate dall'Asl e dalla commissione centrale rifugi, anche a uso di persone diversamente abili che potranno accedere alla zona giorno e alla zona notte attraverso scivoli esterni.
I due piani saranno collegati da una scala e la struttura sarà provvista di porte di sicurezza e antifuoco. La struttura portante sarà in muratura coibentata, il tetto sarà a falde, realizzato con struttura in legno a vista e copertura in coppi. L'acqua arriverà dall'acquedotto comunale che corre nelle vicinanze, ma verrà costruito anche un serbatoio di riserva idrica per i servizi con il recupero di acqua piovana. I locali saranno riscaldati da una stufa a legna con relativo impianto di distribuzione del calore. Per la corrente si sta interpellando l'Enel per un possibile allacciamento altrimenti si ricorrerà ai pannelli solari o a un generatore di corrente. Per le finiture esterne verranno usati materiali che andranno a inserirsi senza impatto nel contesto ambientale. La spesa prevista, che comprende anche l'acquisto della baita da ristrutturare circondata da 30 mila metri quadrati di terreno, è di circa 200 mila euro, ma sarà di fondamentale importanza l'impegno dei soci Cai valdimagnini. «Il progetto del rifugio – spiega il presidente del Cai Valle Imagna Giancamillo Frosio – è stato approvato dal consiglio direttivo. I lavori inizieranno in primavera. Siamo convinti che non mancherà l'appoggio morale e speriamo anche finanziario affinché il nostro sogno diventi realtà». Entusiasta il sindaco di Brumano Luciano Manzoni: «Andrà ad arricchire l'offerta ricettiva e turistica del nostro paese ma anche di tutta la valle».