Variante di Zogno

Condizioni strade, progetti futuri, strade agro-pastorali, e varianti in costruzione in Valle Brembana provincia di Bergamo.
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pluto
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Re: Variante abitato di Zogno

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stanno ancora lavorando o sono fermi? irrilevante per il risultato finale....importante è che arrivino i soldi per andare avanti...
gianvalle22
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da gianvalle22 »

Il fatto che pochi mesi fa, in una data in cui l'opera doveva essere già terminata, sia emersa l'esigenza di un rifinanziamento massiccio (incremento costi di almeno il 50% rispetto alla stima iniziale) e di una nuova fase progettuale per tutti i lavori non ancora eseguiti non può essere considerata la normale procedura di esecuzione di un'opera pubblica.

E' diventata normale in Italia o, per meglio dire, corrisponde ad una prassi piuttosto ricorrente nel nostro bel paese. Come dire che le perizie, gli studi, i sopraluoghi di fior di tecnici nostrani, che hanno ricevuto sostanziose parcelle per tale attività, non valevano una cicca... questi signori dovrebbero essere richiamati e dovrebbero rispondere dei loro errori, restituendo quanto percepito e, se occupano tuttora incarichi pubblici, licenziati in tronco....
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alvin 51
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Re: Variante abitato di Zogno

Messaggio da alvin 51 »

gianvalle22 ha scritto:Il fatto che pochi mesi fa, in una data in cui l'opera doveva essere già terminata, sia emersa l'esigenza di un rifinanziamento massiccio (incremento costi di almeno il 50% rispetto alla stima iniziale) e di una nuova fase progettuale per tutti i lavori non ancora eseguiti non può essere considerata la normale procedura di esecuzione di un'opera pubblica. E' diventata normale in Italia o, per meglio dire, corrisponde ad una prassi piuttosto ricorrente nel nostro bel paese. Come dire che le perizie, gli studi, i sopraluoghi di fior di tecnici nostrani, che hanno ricevuto sostanziose parcelle per tale attività, non valevano una cicca... questi signori dovrebbero essere richiamati e dovrebbero rispondere dei loro errori, restituendo quanto percepito e, se occupano tuttora incarichi pubblici, licenziati in tronco....
mi trovo d'accordo con la tua analisi, perché troppo spesso e volentieri ci si trova davanti a situazioni uguali, nonostante i tabulati d'opera, gli studi, i calcoli e quant'altro. Ci si può anche sbagliare, nessuno lo nega ma dal momento che non ci si assume nessuna responsabilità in caso, non di errore ma di un solenne flop, il tutto venga mescolato e si perda la via, trovandosi in situazioni a dir poco imbarazzanti, con conseguente ricaduta sui contribuenti. a_35 a_45
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Re: Variante abitato di Zogno

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da L'Eco di Bergamo di Benedetta Ravizza

Variante di Zogno, rimpallo sui fondi - Provincia e Regione strette dai bilanci

la Regione si era impegnata a dare una risposta sulla variante di Zogno. Fuori i soldi». Un tweet del presidente di Via Tasso Matteo Rossi, ieri, ha scatenato uno scambio di saette tra Provincia e Pirellone. L’infrastruttura della Valle Brembana (almeno nelle dichiarazioni di intenti) resta una priorità per i due enti, ma, in mezzo, tanto per cambiare, ci sta una questione di moneta e di puntiglio politico. Senza trascurare la burocrazia. I lavori della variante, in carico alla ditta Itinera di Tortona (Alessandria), sono ufficialmente sospesi dal 30 ottobre scorso. Qualche operaio si è visto in giro in questi giorni, ma solo per alcune messe in sicurezza. La causa dello stop forzato è la mancanza di fondi. All’appello non ci sono 24 milioni di euro. L’allarme era stato lanciato dall’ex numero uno di Via Tasso Ettore Pirovano, in scadenza di mandato. Proprio l’esponente leghista, con i tecnici, aveva strappato un impegno alla Regione (con uno scambio di lettere che mettono nero su bianco le cifre), disposta a metterci 8 milioni nel 2015 e altrettanti nel 2016. Alla Provincia, invece, toccherebbe sborsare 7,8 milioni di euro nel triennio 2015-2016-2017. Per sbloccare il cantiere, quindi, secondo i ragionamenti del presidente Rossi, ora starebbe al Pirellone fare la prima mossa.

Con una «delibera quadro» la Giunta Maroni dovrebbe mettere in Bilancio i fondi promessi. Il tempo, però, stringe: la Regione deve fare l’assestamento di Bilancio, e quindi prevedere quelle somme, entro il 30 novembre (anche se dal Pirellone fanno sapere che si slitterà al 20-21 dicembre) , ma la «delibera quadro» ancora non si è vista. Da qui il pressing della Provincia. «La velocità della Regione serve per non far fermare l’opera», sprona Rossi, del Pd. Dalla Regione, però, chiedono garanzie anche alla Provincia. «I 16 milioni che ci siamo impegnati a mettere sulla variante di Zogno – spiega l’assessore regionale Claudia Terzi – dobbiamo toglierli da altri cantieri che sono meno avanzati e rappresentano uno sforzo importante per la Regione, alla luce del taglio di un miliardo di euro subito. Dobbiamo quindi essere sicuri che l’opera si concluda, per questo è necessario che la Provincia dimostri che gli 8 milioni di sua competenza ci siano, mettendoli a Bilancio. Noi ribadiamo la nostra attenzione particolare alla variante di Zogno, ci crediamo profondamente, ma dobbiamo essere sicuri al cento per cento che vada avanti». A questo punto Rossi rincara la dose: «Pirovano si era preso l’impegno senza mettere nulla in bilancio, e quell’impegno era bastato alla Regione per dare l’annuncio dei fondi. Ora tocca a noi dare seguito a quell’accordo, non esiste che cambino le carte in tavola solo perché non governano più la Provincia ». Terzi, però, stoppa la polemica: «Un presidente della Provincia dovrebbe risolvere i problemi, non buttare in politica la variante di Zogno. Non serve a nulla fare polemica con la Regione, chiamandola in causa anche per cose che non sono di sua stretta competenza. Se la prenda piuttosto col suo presidente Matteo Renzi e i tagli indiscriminati agli enti locali che sta facendo». «Quando ci troveremo a fare il Bilancio 2015, il nostro impegno sul triennio non mancherà. Ora aspettiamo la delibera quadro della Giunta Maroni», rilancia Rossi. Il ping pong potrebbe andare avanti all’infinito. Intanto laValle Brembana - ieri in piazza - aspetta le infrastrutture. Alla variante di Zogno mancano i consolidamenti esterni e alcuni tratti del tracciato. Regione e Provincia facciano riprendere i lavori.
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Re: Variante abitato di Zogno

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da Bergamo NEWS

Variante di Zogno, la Provincia vende azioni “Ora tocca alla Regione”

Vendere le azioni di Brebemi per ottenere i fondi necessari a concludere la variante di Zogno. Il Consiglio provinciale ha approvato due atti di indirizzo per recuperare i 7,9 milioni di euro inizialmente promessi dall'ex numero uno della Provincia Ettore Pirovano e non ancora trovati. In un momento di crisi e tagli il presidente Matteo Rossi ha proposto questa soluzione per dare risposte ai cittadini della Valbrembana senza compromettere ulteriormente il bilancio dell'ente. Il primo documento approvato dall'aula all'unanimità mette sul piatto le azioni detenute dalla Provincia in Brebemi. Il secondo invece ricalca la delibera presentata da Pirovano. “Sono soddisfatto dell'impegno preso dal Consiglio provinciale – commenta il presidente Matteo Rossi -. La speranza ora è che anche la Regione faccia la sua parte, lavorando insieme a noi per concludere quest'opera fondamentale per la Valbrembana e per tutta la Bergamasca”. Critica la Lega Nord: “Rossi non deve scaricare su altri la responsabilità del mancato finanziamento - spiega il capogruppo Gianfranco Masper -, quando in effetti è la Provincia a non aver fatto alcun atto in tal senso. Anche la decisione di vendere le azioni di Autostrade lombarde finirà in un nulla di fatto come per la vendita delle azioni della Serenissima che avevano criticato”. Ora si attende la mossa del Pirellone, che più di un mese fa aveva promesso 16 milioni di euro per far ricominciare i lavori. La delibera con le risorse economiche era prevista a metà novembre, ma ad oggi non c'è nulla di nuovo.
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Re: Variante abitato di Zogno

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da Bergamo NEWS

Variante di Zogno, Terzi: “Confermiamo i 16 milioni, da Rossi solo chiacchiere”

Regione Lombardia conferma l'impegno economico per concludere la variante di Zogno. Per ora solo attraverso le parole dell'assessore all'Ambiente Claudia Terzi, che non risparmia frecciate al presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi. Via Tasso ha dato il via libera alle vendita delle azioni Brebemi per trovare i 7,9 necessari a completare la strada di accesso alla Valbrembana. Il Pirellone dovrà mettercene altri 16, come promesso nelle scorse settimane e come ribadito ora dall'assessore Terzi. “La variante di Zogno resta una assoluta priorità per Regione Lombardia. Lunedì pomeriggio - spiega ancora l'assessore Terzi - ne ho parlato in un incontro in Regione con il collega Massimo Garavaglia (Bilancio, ndr) e il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti. E' confermato l'impegno a inserire i 16 milioni di euro nel bilancio regionale in approvazione entro fine anno e abbiamo dato la completa disponibilità ad un eventuale sopralluogo entro Natale. Mi dispiace invece - attacca l'assessore orobico - vedere che nell'assestamento di bilancio della Provincia di Bergamo non c'è nemmeno un centesimo per questa opera strategica. Perchè al di là delle chiacchiere sulla Bre.Be.Mi, già smentite dai vertici dell'azienda stessa, nel bilancio di via Tasso non hanno investito un euro. Quindi il presidente Rossi tiri fuori i soldi necessari per completare l'opera. Noi come Regione ci siamo. E non abbiamo mai cambiato le carte in tavola. Anche al predecessore di Rossi, Ettore Pirovano, avevamo chiesto di mettere da parte le risorse per la Variante. Purtroppo essendo in esercizio provvisorio non hanno potuto farlo. Rossi invece sì ma non ha fatto nulla>. Questo - conclude Terzi con una frecciata - non è un teatrino politico: senza l'impegno della Provincia la variante di zogno rischia seriamente di restare una cattedrale nel deserto. L'ennesima opera incompiuta e uno spreco di denaro pubblico. Regione Lombardia questo non lo vuole e pretende impegni chiari, formali e verificabili”.

“Anche in questo ulteriore incontro tenuto in Regione Lombardia, ho avuto conferma - spiega invece il sindaco di Zogno - della messa a disposizione del bilancio in corso di approvazione dei fondi di competenza regionale, necessari per la prosecuzione dell'opera. Ringrazio l'Assessore Terzi e l'Assessore Garavaglia per l'impegno assunto e per la condivisione della valenza strategia che la variante assume per il futuro sviluppo della Valle Brembana”.
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Re: Variante abitato di Zogno

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Mentre si cercano i soldi per la prosecuzione della Variante, necessita pagare gli affitti per aree private occupate dal cantiere...I costi di un piazzale per materiale inerte:

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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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pluto
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Re: Variante abitato di Zogno

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elio.biava ha scritto:Mentre si cercano i soldi per la prosecuzione della Variante, necessita pagare gli affitti per aree private occupate dal cantiere...I costi di un piazzale per materiale inerte...
mi ricordo che la necessità di affittare il piazzale era strettamente collegata al posizionamento baracche -autogru - escavatori - jumbo - muletto telescopico - pompa spitz - centina - posizionatore - trivella -generatori - pale gammate - mezzi di trasporto - silos - ventilatori - camion/dumper - smarino -materiali da costruzione ...ma ora che non c'è più questa necessità perchè li le attrezzature non servono più e non ci sono più, è rimasto solo lo smarino a-36 .... mi domando a_34 ....non si poteva spostare quel mucchio di terra e restituire il piazzale al proprietario evitando così questi quasi 50 MILA EURO ??
Ultima modifica di pluto il giovedì 27 novembre 2014, 16:42, modificato 3 volte in totale.
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Re: Variante abitato di Zogno

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da L'Eco di Bergamo

Zogno, 16 milioni dalla Regione

Zognoì - «È confermato l’impegno a inserire i 16 milioni di euro per la variante di Zogno nel bilancio regionale in approvazione entro fine anno, e abbiamo dato la disponibilità a un eventuale sopralluogo entro Natale». L’assessore regionale Claudia Terzi sintetizza così l’incontro avuto con il collega di Giunta Massimo Garavaglia, delegato al Bilancio, e con il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti. Quindi, il Pirellone si conferma pronto ad assicurare, sul triennio 2015-2017, le somme necessarie a far ripartire i lavori (dopo che i costi sono aumentati di complessivi 23,8 milioni di euro). L’impegno a trovare i propri 7,8 milioni entro il 2017 è stato confermato anche dalla Provincia, ma sul tema torna la polemica. Terzi puntualizza infatti che «nell’assestamento di bilancio della Provincia non c’è nemmeno un centesimo per quest’opera strategica. Al di là delle chiacchiere su Brebemi (Via Tasso metterà all’asta le proprie quote in Autostrade Lombarde per recuperare fondi, ndr), non hanno investito un euro. Quindi il presidente Rossi tiri fuori i soldi necessari per completare l’opera. Noi come Regione ci siamo. E non abbiamo mai cambiato le carte in tavola: anche al predecessore di Rossi, Ettore Pirovano, avevamo chiesto di mettere da parte le risorse per la variante. Purtroppo essendo in esercizio provvisorio non ha potuto farlo. Rossi invece sì, ma non ha fatto nulla».

Insomma, quel «fuori i soldi» rivolto da Rossi poche settimane fa alla Regione ora rimbalza da Milano in direzione Via Tasso, con la richiesta di «impegni chiari, formali e verificabili». «Questo non è un teatrino politico – conclude Terzi –. Senza l’impegno della Provincia la variante di Zogno rischia seriamente di restare una cattedrale nel deserto». E il pericolo sarebbe anche che le risorse regionali vengano spostate altrove. «Cinquanta giorni fa ho ereditato la responsabilità di guidare la Provincia e di operare tagli al bilancio per oltre 6 milioni di euro, che abbiamo rimodulato prestando attenzione innanzitutto alla viabilità e al dissesto idrogeologico, cosa che l’assessore Terzi dovrebbe apprezzare – ribatte Rossi –. In Consiglio, oltre a confermare la delibera di impegno assunta da Pirovano a settembre, abbiamo optato per l’unica scelta (la vendita di azioni, ndr) che oggi ci permette di provare a recuperare nuove risorse». «Ora abbiamo davanti un bilancio pluriennale – aggiunge Rossi –in cui ragionare anche sulla valorizzazione del patrimonio per individuare possibili fondi. Per noi quindi le polemiche stanno a zero, continueremo a confrontarci con l’assessore competente (alle Infrastrutture c’è Alberto Cavalli, ndr). Prima o poi però mi piacerebbe anche che qualcuno affrontasse il tema delle responsabilità di questa situazione, che certo non sono nostre».
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