elio.biava ha scritto: ↑venerdì 8 novembre 2024, 10:16
Non condivido queste osservazioni, un po' generiche e spannometriche, non vere...
Che poi faccia comodo a qualche stazione tenerlo chiuso lo capisco, che sia comodo per lo scialpinismo "del pomeriggio", che piaccia per portare i figli con il bob, che piaccia così ai gestori dei rifugetti lo capisco....
Ma non si dica che che non ha le caratteristiche sufficienti allo sci.
Sono stati fatti tanti investimenti, anche negli anni di chiusura impianti, se ci fossero quattro soldi sarebbe una bella idea (anche per il futuro di riscaldamento climatico) riaprire la stazione di sci.
Ricordiamoci inoltre che è l'unico territorio brembano con possibilità di miglioramento/ampliamento futuro, posizionato a nord in una zona di valico stradale ideale, adatto dal punto di vista geologico ambientale, quindi votato al turismo di medio raggio e questo lo sanno benissimo gli amministratori locali.
Guarda che non sono tanto spannometriche. 4 impianti per 6 piste di cui in pratica 1 di arroccamento/rientro e 1 uno skiift di 150 metri, da un punto di vista tanto economico quanto ambientale è un assurdo. Una volta i vecchi skilift avevano costi di gestione bassissimi, oggi le seggiovie, per quanto non ad ammorsamento automatico, necessitano livelli di carico completamente diversi per essere economici. Investimenti: il laghetto non mi risulta sia mai stato completato e l'innevamento messo in funzione. Nel bel mezzo delle piste resta il rudere fastiscente del vecchio Camoscio. La struttura del villaggio alpino è sovradimensionata e oramai in stato parziale di abbandono.
Ho amato S.Simone e ha sicuramente una delle migliori posizioni per l'innevamento delle Orobie, seconda solo a Colere che però ha il problema del rientro e della conformazione del terreno, ma questo non significa ignorare la realtà.
Rimettere in funzione tutto è probabilmente antieconomico e i (pochi) soldi disponibili sarebbe meglio investirli altrove.
A meno che, con soldi freschi e privati, non arrivi un Belinghieri..o un Radici che ne faccia la stazione di casa..ma la vedo dura.
Anche la faccenda del Valico non l'ho capita del tutto. Non credo ti riferisca al S.Marco ma al progetto di una galleria di valico che colleghi l'AVB con la Valtellina. Anche in questo caso però c'è il problema della viabilità della valle, che già è al collasso con il traffico di rientro verso sud. Se ci fosse l'innesto da nord, con una valle pesantemente trafficata come la Valtellina, si dovrebbe rifare anche l'intero sistema stradale brembano.
Oltretutto in una valle con una conformazione come quella della AVB, diventare un'arteria di collegamento Nord-Sud vorrebbe dire sporfondare in un incubo di mobilità intermittente e inquinamento.