Non potevo di certo fare a meno di commentare anche io questo report: favoloso

! Il Monte Masoni non è molto frequentato (e questo spiega come mai per decenni stranamente non sia mai stata posta una croce di vetta come si deve) sia per la lunghezza d'accesso, sia per il suo aspetto bonario (solo visto da Ovest appare un piu' accidentato) e quasi defilato che dal basso non cattura spesso l'attenzione dell'escursionista. M63 ha mostrato a tutti l'eccezionale vista d'occhio che si può ammirare da questa massiccia montagna, bravissimo per aver colto proprio l'occasione di un 2Settembre limpido. Sublimi le viste dei vari laghi visibili ed eccezionali zoomate su montagne lontane, affiancate da contrasti di colori di paesaggi pre/autunnali con la flora e fauna delle varie quote. E' molto bello salire il Masoni anche dalla ValSambuzza quando il tratto finale senza neve consente di appoggiare sulla facile cresta Nord alla fine (evitando il canalino) così da compiere un giro ad anello (i più esperti possono anche concatenare la cresta al P.Zerna su roccia infida) ma probabilmente si preferisce tornare sul percorso del Venina per avere sempre davanti allo sguardo la visione della conca del Calvi

. Non mi ricordo se c'è la possibilità, poco dopo la baita Masoni, di prendere, per chi non volesse ritornare al Passo Venina, un canale diretto a mò di scorciatoia; le guide sciistiche lo menzionano.

La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.