Oggi grazie ad una bella giornata ho "inaugurato" la salita al Monte Torello (la spalla 2.455m. a SE del Monte Toro)
Alla partenza dal Piazzale Alberghi tirava un vento gelido che poi si attenuava alla Quarta Baita e col primo sole il clima cambia di colpo, fa caldo e mi metto in canottiera, poche persone in giro oggi nonostante il meteo eccezionale; oggi stanno provando a battere le piste e mi accorgo guardando in giro che Lunedi' e' scesa altra neve , purtroppo pero' i gatti non hanno lisciato i pendii ma hanno lasciato la neve granulosa (penso per fare aderire meglio la neve da sparare)
cosicche' la discesa su pista di preannuncia PEGGIORE di quella fuori

.
Sono indeciso se andare ancora alla Valcervia oppure al Torello, dipende se vuoi metterti a battere tutta la neve fresca o no penso.....

poi arrivato all'arrivo delle piste valuto un pò la situazione, tutto infatti si gioca nel passaggio chiave del Montebello Ovest, 10-20 mt che con la neve sbagliata possono essere molto pericolosi per il salto sottostante, (al centro della foto il passaggio traverso a sx, si nota la zona di accumulo che appoggia sul sentiero dei Laghetti Alti)

Cosi' mi decido, il manto nevoso e' molto irregolare, ci sono zone scoperte senza fondo e nel punto chiave c'e' proprio un accumulo di vento consistente, lo passo leggero senza inciderlo sennò si staccherebbe, poi entro nel lungo falsopiano che con lungo giro a sx mi porta sotto il Torello , qui c'e' un altro facile traverso che e' un po'esposto a "sorpresa" da eventuali piccole scariche da sopra, fa molto caldo e qui la neve che sinora era soffice si fa un po' umida , non tocco comunque sassi in quanto lo strato si sta comunque lentamente indurendo appena sopra il terreno

Arrivo al Lago Alto 2.270m. e noto questa preoccupante frattura

ma allora questa neve e' poca o e' tanta?

Penso che forse ho fatto bene a non fare il traverso del Montebello Est che avevo fatto domenica ma non capisco come Lunedi' la piccola nevicata e il vento abbiano creato degli accumuli cosi' importanti ....
La fatica di tracciare nella neve fresca comincia a farsi sentire pero devo ringraziare il cielo che non so per quale motivo non mi si e' ancora formato lo zoccolo sotto gli sci (neve fresca+caldo), se succedesse non ce la farei ad arrivare in cima .
RIsalgo la bella conca superiore e per lo spallone (contro il cielo)

il fatidico zoccolo mi si forma a 50 mt. dalla cima, sono esausto ma non mi dà il colpo di grazia perche' oramai ci sono

; un'occhiata al CornoStella (per cominciare a fare qualche pensierino)

e verso il versante di salita; non c'e' una nuvola a perdita d'occhio, il bel panorama va dal Rosa-Cervino al Disgrazia-Bernina fino all'Ortles (portate pazienza le foto son fatte col cell.)

Alle 15 scendo senza ancora sapere quanto ci mettero' , la neve si attacca sotto gli sci e mi frena , l'unico tratto divertente e' la neve polverosa sopra al LagoAlto, poi essendosi scaldata sotto e' soffice ma umida e appiccicosa cosi' lo zoccolo si prende la rivincita a mi si forma a scendere

, proprio nel punto piu'delicato del traverso da passare alla svelta

mi devo quasi fermare perche' ho 10cm di neve sotto gli sci! La discesa del Montebello e' tutta rovinata dalla neve mossa dal gatto, che peccato! Arrivo in fondo con le gambe a pezzi

La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.